Vedi tutti

Come l'NFL è tornata di moda

Il Super Bowl LVIII è stato un successo planetario e non è solo merito di Taylor Swift

Come l'NFL è tornata di moda Il Super Bowl LVIII è stato un successo planetario e non è solo merito di Taylor Swift

Il Super Bowl LVIII tra Kansas City Chiefs e San Francisco 49ers è stata la trasmissione televisiva più vista della storia con oltre 123 milioni di spettatori, un successo che ha coronato una stagione da ricordare per il Football Americano. Dopo anni di difficoltà infatti l'NFL è tornato ad essere lo sport di punta negli States e riuscendo anche a catturare un pubblico sempre maggiore intorno al mondo grazie alle International Series e un rinnovato star system. E Las Vegas domenica ha dimostrato di essere il palcoscenico perfetto per lo show, con star hollywoodiane e icone dello showbiz a fare da coro ai giocatori di entrambe le squadre finaliste, che hanno trasformato i tunnel dell'Allegiant Stadium in una vera e propria passerella tre ore prima della partita. Dall'auto agli spogliatoi, abbiamo visto un elegante set Bottega da capo a piedi del Running Back dei Chiefs Jerick McKinnon, un eccentrico set damier-denim LV di Trey Dean e un Prada multitasche di Deebo Samuel. Tutti capi che non hanno nulla da invidiare all'ultima SS24. Anche Travis Kelce, il giocatore più atteso della serata, ha brillato in un abito Amiri personalizzato in paillettes e tweed. Forse per abbinare la lucentezza del suo Super Bowl Ring o alla sua ragazza: una cantante poco conosciuta di nome Taylor Swift in quella che è stata di gran lunga la storia più seguita del weekend.

La moda in NFL

Sebbene i giocatori di Football Americano possano essere visti meno attenti all'aspetto modaiolo rispetto ai cestisti NBA o ai calciatori di Premier League, non è questo il caso. Anzi si può dire che la moda stessa rappresenti una competizione a parte all'interno della NFL, con le stelle che si impegnano per costruire il loro stile personale e il loro look pre-partita. In effetti, sembra che l'influenza e la visibilità della moda stiano crescendo, con un numero sempre maggiore di atleti che sono diventati spettatori abituali delle sfilate della Settimana della Moda presso brand come Marni, Amiri, Rhude e Louis Vuitton. Anche la star dei New York Giants Saquon Barkley ha sfilato per Hermes lo scorso settembre, come fatto in precedenza dai suoi colleghi calciatori. In uno sport fortemente connotato esteticamente in campo, con casco, shoulder pads e maglie oversize, i giocatori collaborano audacemente con i loro personal stylist per trovare ispirazione nella moda per caratterizzarsi quando non indossano la divisa di gioco. 

Cosa c'è di intrigante nel vestire i giocatori NFL, con corporature così poco convenzionali e contratti di squadra così rigidi e pieni di regole. "È un processo graduale che richiede molta comunicazione. Si impara a conoscerli a livello personale, a capire i loro obiettivi personali in fatto di stile, a conoscere la loro personalità e ciò che già gli piace. Da lì, si può costruire una base per lavorare insieme e trovare il loro stile personale ed elevarlo da lì" mi racconta lo stilista di atleti Justin Hurtt, che ha condiviso con me il suo metodo. Il quale evidentemente funziona, visto che uno dei suoi numerosi clienti della NFL, Jordan Fuller, è stato recentemente votato come il "Most Improved Style" dopo aver lavorato con Hurtt. "Quando le persone riconoscono il tuo lavoro, soprattutto a quel livello, è un bel riconoscimento e ti permette di migliorare ancora". Ha anche condiviso con me i suoi pensieri personali sull'importanza dell'immagine dei giocatori e sull'apertura agli accordi di styling e di brand: "È un modo semplice per farsi conoscere e un gran numero di persone e aziende potranno vedere chi sei senza alcun costo di marketing. È una grande opportunità da sfruttare". E molti stilisti stanno cogliendo l'occasione, dice, "Jean Paul Gaultier, Feng Chen Wang, Norwoods, Currency Studio, Sans Gene, New Bedstuy e molti altri. Sono molto grato ai marchi che hanno mostrato sostegno e amore verso i miei clienti".

Stefon Diggs e OBJ: gli esempi

Ed i giocatori NFL stanno dimostrando di avere interessi e passioni che fanno oltre il Gridiron impegnandosi e incuriosendosi di design, moda e stile. Si pensi alla cura e alla ricerca che giocatori come Stefon Diggs mettono in off-season, che è diventato uno dei principali protagonisti della moda da Balenciaga, Louis Vuitton, Rick Owens e dal MET di Anna Wintour. Il suo genuino interesse per i capi vintage - dallo zaino con perline di Simone Rocha, al puffer di Loewe, fino agli introvabili cardigan vintage di Chanel - lo ha posizionato come personaggio di spicco del pre-partita. Alla stregua di Lewis Hamilton e LeBron James, è diventato uno dei profili da tenere d'occhio prima, durante e dopo una partita. Spesso le sue entrate in scena diventano virali, con pagine IG dedicate come @stefondaily che spuntano ogni giorno con nuove foto. Diggs è un vero studioso e appassionato di moda, diventando persino un cliente affezionato dei grandi magazzini di lusso Hirshleifers di New York, da 114 un'istituzione dalla lunga storia familare e sta per lanciare ufficialmente anche il suo brand di moda: Liem Homme.

E non si può parlare di moda in NFL senza menzionare il ruolo di Odell Beckham Jr. Un tempo criticato per essersi concentrato troppo su tatuaggi, gioielli, marchi e balli, oggi è in qualche modo rispettato come pioniere di questa nuova ondata nel football americano. Pur avendo vinto il Super Bowl due anni fa, la sua figura ha trasceso lo sport e una gran parte dei suoi 17,7 milioni di follower su IG controlla i suoi look e il suo stile di vita. Di recente Odell si è spinto oltre con abiti in pelle personalizzati per le sue partite, uno dei quali ha fatto il giro del web con la sua finitura in pelle bovina. Ho parlato con lo stilista londinese Jamie Mcfarland di come è stato reclutato per creare i look da motociclista vintage per il giocatore. Dopo aver disegnato per artisti del calibro di Giveon, Burna Boy e Shai Gilgeous-Alexander, ho voluto sapere come Beckham Jr lo ha scelto. "Ha condiviso i suoi pensieri sulla traiettoria dei giocatori della NFL e sulle loro vestibilità. Penso davvero che le star dello sport siano il futuro della moda. Non si tratta più solo di avere accesso a capi firmati e di indossare qualsiasi cosa, ora gli atleti vogliono davvero essere presi sul serio nella moda. Vedo sicuramente un maggior numero di stilisti che chiedono loro di sfilare per le sfilate di moda".

Inoltre, non è raro che qualcuno come OBJ cerchi pezzi di lusso difficili da ottenere con qualsiasi mezzo legale. Ecco che entra in scena il consulente di stile del lusso. Ho parlato con 2Cozy, un tastemaker molto molto influente e noto nell'industria dello sport e della moda per la sua agenzia di nicchia(2CozyMedia per la consulenza e l'ispirazione e Shopwith2Cozy per le rare scoperte di lusso), che aiuta i giocatori, tra cui Odell, a procurarsi e acquistare articoli di design di nicchia e vintage. "Lo stilista di Odell ci ha contattato con discrezione, sapendo che possiamo procurare pezzi rari". Questi pezzi includono jeans vintage di Gucci impreziositi da cristalli e un delizioso Hermes Hac a Dos blu baby, che è diventato virale. "Poiché ci siamo occupati di calciatori come Wilfred Zaha, la nostra pagina viene condivisa in modo confidenziale da atleti simili, stilisti e agenti i cui clienti vogliono fare acquisti di lusso ma in privato. Il più delle volte, sono anche alla ricerca di un articolo esclusivo: essere i primi gioca un ruolo importante con gli atleti, anche nella moda".

L'impatto del Super Bowl

Ovviamente il Super Bowl non è solamente sport, le due squadre più forti della stagione che si affrontano in una finale secca, ma anche il contorno spettacolare e l'attesissimo Halftime Show. E se lo scorso anno Rihanna lanciò definitivamente un brand come Loewe grazie ad una tuta cargo rossa usata sia come come indumento da performance che da maternità, quest'anno il palco è stato dominato da Usher e i brand di moda hanno voluto essere ugualmente protagonisti. Usher ha seguito il manuale di RiRi e ha regalato due diversi look di moda quest'anno, con un Dolce&Gabbana bianco e intarsiato, seguito da un look custom OFF-WHITE in cinque pezzi compresa una biker jacket in blu. Ma anche altri brand hanno voluto utilizzare la piattaforma della partita più seguita al mondo per amplificare la propria presenza. Come Skims che ha scelto Usher come volto della campagna Man e poteva contare in campo su Patrick Mahomes e Nick Bosa come testimonial: i due leader delle rispettive squadre con indosso l'underwear del brand di Kim Kardashian, che ha appena lanciato la sua linea maschile e firmato un contratto di sponsorizzazione con l'NBA. 

Inoltre quest'anno Versace si è affidato a Jay-Z, vestendo anche gli atleti della sua agenzia Roc Nation Sports con look personalizzati. E sono stati innumerevoli i vip assiepati nelle skybox più esclusive dell'Allegiant Stadium, perché l'importante come sempre è esserci. Ma mai come quest'anno - sarà stato forse l'effetto Taylor Swift - nessuno è voluto mancare per la gioia di Godell e dell'intera NFL. D'altronde a parte una partita del Paris Saint-Germain o dell'NBA, in quale altro luogo si potrebbero vedere star come Justin Bieber - adornato con Marine Serre - e Taylor Swift - in Dion Lee e Area - fare promozione gratuita su maxischermi tra 60.000 tifosi? È una visibilità incredibile, che rende il Football Americano lo sport più seguito del pianeta al momento e un modello aspirazionale per tutti gli altri, anche per brand e appassionati di moda. 

Ormai il Super Bowl dovrebbe aver dimostrato che l'NFL ha un ecosistema forte, chiaro e robusto quando si tratta di moda. La maggior parte dei giocatori, se non tutti, ha un piano strategico attraverso il quale sviluppare il proprio stile personale, con stilisti ed esperti disposti ad aiutarli (anche se ciò significa taglie personalizzate!). Sanno come coinvolgere sia i marchi di lusso sia i fan con il loro stile in un modo che funziona perfettamente. Di questo passo, sembra che l'influenza della NFL sulla moda crescerà altrettanto rapidamente, se non di più, rispetto all'approccio modesto del calcio europeo.