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Il Villaggio Olimpico di Parigi si trasformerà in un nuovo quartiere

Una scelta per riqualificare una delle zone più povere della capitale francese

Il Villaggio Olimpico di Parigi si trasformerà in un nuovo quartiere Una scelta per riqualificare una delle zone più povere della capitale francese

La data d'inizio dei Giochi Olimpici parigini si avvicina sempre di più. L'attesa manifestazione sportiva inizierà il 26 luglio e - nonostante per il Paese e per le istituzioni tutte - ospitare questa edizione sia grande motivo di orgoglio, saranno tanti i fattori che determineranno una perfetta riuscita. È importante sottolineare come la possibilità di ospitare una manifestazione sportiva di questo livello non è importante unicamente dal punto di vista del prestigio sportivo, bensì si tratta di un'opportunità irripetibile per migliorare una città dal punto urbanistico ed architettonico, ed è ciò che si augura la ministra dello Sport Amélie Oudéa-Castéra

Infatti la ministra, che con grande premura ha già ridotto il numero degli spettatori della cerimonia d'apertura per questioni di sicurezza, crede fortemente nel fatto che le infrastrutture costruite per l'Olimpiade debbano durare nel tempo e non cadere in rovina dopo solo qualche mese. Le intenzioni di Oudéa-Castéra generano un cauto ottimismo e vanno sommate a quanto riportato da Il Post. L'organizzazione della competizione aveva garantito che il 95% delle infrastrutture dedicate all'edizione XXXIII dei Giochi Olimpici sarebbe stato di due tipologie diverse. O realizzato restaurando strutture preesistenti, oppure costruito da zero con un piano prestabilito che prevedeva sin dall'inizio un secondo utilizzo dopo la fine delle Olimpiadi. Tra le strutture di cui si è parlato di più c'è il Villaggio Olimpico.

Dove sorge il Villaggio Olimpico

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Il Villaggio Olimpico è una struttura che dovrà ospitare circa 14mila atleti e atlete. Si tratta di un complesso residenziale situato lungo la riva della Senna, dove in precedenza sorgevano edifici industriali e magazzini. Localizzato precisamente nel luogo di incrocio di Saint-Ouen-sur-Seine, Saint-Denis e L'Île-Saint-Denis, tre comuni a Nord di Parigi, è noto per essere uno spazio particolarmente povero. È abitato principalmente da persone migranti o francesi di terza o quarta generazione. In questa zona, il tasso di disoccupazione è superiore alla media e le discriminazioni razziali costituiscono una problematica quotidiana. Circa l'80% degli investimenti destinati ai Giochi Olimpici sono stati diretti proprio in queste aree, scelte in quanto erano già al centro di un ampio progetto di ammodernamento e riqualificazione della capitale francese. 

Il progetto e le recenti controversie

Dopo la conclusione delle Olimpiadi, il Villaggio si trasformerà in un vero e proprio quartiere pronto ad ospitare abitazioni, negozi, strutture sportive, scuole e tanto altro. Nei comuni di Saint-Denis e Saint-Ouen, saranno realizzate quasi 2.000 nuove abitazioni e 750 unità abitative saranno dedicate esclusivamente a studenti e anziani. Sull'Île-Saint-Denis, invece, i nuovi alloggi saranno 320, (di cui 90 case popolari), mentre 130 camere saranno riservate agli studenti. Complessivamente, si prevede che il quartiere ospiterà alloggi per circa 6.000 persone e fornirà luoghi e nuove opportunità per almeno 6.000 lavoratori. Inoltre, la costruzione e il progetto del Villaggio Olimpico rappresenta un'opportunità di rinascita per le banlieue parigine, zone periferiche che dagli anni '80 sono andate incontro a un destino sempre più infelice. Uno degli scopi del Villaggio consiste nella riconciliazione tra la periferia settentrionale di Parigi e il fiume Senna, grazie all'utilizzo di porzioni di sponda precedentemente trascurate.

@france24_en What does Europe’s biggest construction site look like? @Kat brings you to Saint-Denis, near Paris, where the Olympic Village is being built. #saintdenis #olympics #paris2024 son original - FRANCE 24 English

Per il sindaco di Saint-Ouen-sur-Sein, Karim Bouamrane, uno dei più attivi nell'includere le periferie parigine nell'enorme palcoscenico delle Olimpiadi «Le banlieue sono sempre state viste come un'area geografica "dannata". Un luogo che apparteneva alla classe lavoratrice e che ha vissuto un declino a causa delle crisi degli anni '70. In quegli anni molte fabbriche hanno chiuso. Città come Saint-Ouen sono state successivamente considerate aree al servizio della capitale, ma ora, una nuova generazione di sindaci a cui appartengo è intenta a cambiare questa situazione. Noi siamo allo stesso livello di Parigi.»

In attesa di maggiori sviluppi che si susseguiranno nei prossimi mesi, sono sorte anche le prime contestazioni. Ci sono state diverse operazioni di sgombero nelle zone abitate da migranti e clochard presso il dipartimento di Seine-Saint-Denis. Per ora la prefettura ha negato ogni tipo di correlazione tra gli sfratti e la logistica relativa ai Giochi Olimpici affermando che tali trasferimenti sono stati pianificati per alleviare il carico del sistema di accoglienza della città. Fa luce su questa situazione un'inchiesta curata da Reuters, che conferma come nel 2023 sono state chiuse almeno 60 aree destinate ai senza tetto o edifici occupati a Senna-Saint-Denis. Tra di esse figura una vecchia fabbrica di materiali edili abitata da circa 400 migranti, in gran parte provenienti dal Sudan e dal Ciad, da sommare a un accampamento che ospitava 700 persone di etnia rom nelle vicinanze del centro espositivo Paris Nord di Villepinte, sempre nel dipartimento di Senna-Saint-Denis.