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Dentro la finale del Mondiale di Rugby

Siamo stati ospiti di Land Rover nella partita dell'anno per la palla ovale

Dentro la finale del Mondiale di Rugby Siamo stati ospiti di Land Rover nella partita dell'anno per la palla ovale

L'entrata dello Stade de France a Parigi è quella riservata alle grandi occasioni, lo stadio simbolo dello sport francese per questa volta è stato invaso dai colori di Sudafrica e Nuova Zelanda, che sono arrivate a sfidarsi nell'atto conclusivo del Mondiale di Rugby. Siamo stati ospiti di questo storico evento grazie a Land Rover Defender, partner ufficiale di Parigi 2024 Rugby World Cup, che ci permesso di vivere l'esperienza da tifosi, di uno degli sport nel quale  quello che succede fuori dal campo di gioco è importante quasi quanto quello che accade sul prato. Così i bicchieri di birra che si accumulano in pile perfettamente ordinate, le bandiere delle due Nazionali fieramente esposte dai tifosi una accanto all'altra e alle tantissime maglie da gioco, anche della nazionale francese padrona di casa, raccontano di una festa tanto quanto di una finale. Una celebrazione per il rugby in uno dei suoi luoghi simbolo, Parigi, nonostante il clima e la pioggia battente portasse immediatamente alla mente la città inglese dove lo sport è nato e dalla quale prende il nome. 

Fin dall'ingresso in campo delle due squadre infatti, dall'Haka guidata da Aaron Smith, lo storico mediano di mischia alla sua ultima gara in carriera, che ha fatto fermare il fiato a tutto lo stadio, sapevamo che non sarebbe stata una gara come le altre. E la partita attesa quattro anni non ha disatteso le fortissime aspettative degli ottantamila radunati sugli spalti, nonostante la tanta acqua che cadeva dal cielo, ed degli innumerevoli che hanno seguito la sfida a centinaia di chilometri di distanza. Due paesi, il Sudafrica e la Nuova Zelanda, che respirano rugby e che prima di sabato sera avevano vinto tre Mondiali a testa, a dimostrazione dell'intensità e dell'equilibrio che regnava in campo. E infatti la finale è stata in bilico fino agli ultimi istanti. Dopo che il primo tempo era stato tranquillamente gestito dal Sudafrica, che aveva realizzato quattro calci piazzati punendo la poca disciplina degli All Blacks, la leggendaria squadra neozelandese è rientrata in campo nel secondo tempo con un'altra intensità, sfiorando più volte il colpo del sorpasso. Alla fine però due calci sbagliati, prima quello del punto addizionale dopo l'unica meta segnata nella partita e successivamente una punizione da quasi metà campo, hanno condannato gli All Blacks alla sconfitta sul prato di Parigi per 12 a 11.

La prestigiosa Webb Ellis Cup, istituita nel 1987, è finita così per la quarta volta nelle mani sudafricane, che hanno confermato il successo di quattro anni prima. Ed alla festa in campo è seguita quelli sugli spalti, per poi proseguire in tutta la capitale francese diventata per un mese la capitale mondiale della palla ovale. Un periodo che è coinciso con una serie di attivazioni realizzate da Land Rover e ispirate ai valori di resistenza, durata e versatilità messi in campo ad ogni partita dai rugbisti. In particolare il modello speciale The Rugby World Cup 2023 Defender si ispira alla Trophy Car, che ha portato la Webb Ellis Cup alla squadra vincitrice il 28 ottobre, ed è stato realizzato in una limitatissima tiratura di 23 esemplari. Un pezzo da collezione perfetto per gli amanti del rugby e della guida sportiva in ogni circostanza e strada, per andare dove si vuole senza farsi fermare dalle condizioni avverse. Proprio come hanno fatto in campo Sudafrica e Nuova Zelanda, regalando agli oltre 80000 spettatori dello Stade de France uno spettacolo storico.