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Lo stile e la pista: intervista a Charles Leclerc e Carlos Sainz

La collaborazione tra la Scuderia Ferrari e PUMA raccontata dai suoi protagonisti

Lo stile e la pista: intervista a Charles Leclerc e Carlos Sainz La collaborazione tra la Scuderia Ferrari e PUMA raccontata dai suoi protagonisti

Il Gran Premio di Monza appena trascorso ha confermato la sua importanza nel consolidamento di una passione popolare che non riguarda solo l’aspetto sportivo, ma il modo in cui questo influenza diversi aspetti della cultura, tra i quali la moda e lo sviluppo tecnico ed estetico dei prodotti. Partner tecnico della Scuderia Ferrari, PUMA si impegna da anni a cucire un legame tra i valori del team di Maranello, le esigenze dei piloti e l’attenzione alla performance, creando in alcune occasioni prodotti che celebrano la storia della scuderia di Maranello. Per il GP di Monza è stata realizzata una collezione limited edition, che rende omaggio a due vetture leggendarie, recuperando elementi storici come il rosso (omaggio alla Ferrari F1-75) e il giallo - che rimanda alla Ferrari 499P LeMans Hypercar.

Per il suo 75° compleanno PUMA ha inoltre celebrato il legame con la Ferrari con la release della Scuderia Ferrari SPEEDCAT PRO 75, del tradizionale colore Rosso Corsa e con dettagli neri e bianchi, come i due numeri dei piloti e il 75 dedicato all’anniversario del brand tedesco. La scarpa in edizione limitata rende omaggio al fascino della scuderia e dei piloti Carlos Sainz e Charles Leclerc. Con loro nss sports ha parlato di cosa significa essere piloti della Scuderia Ferrari, della stagione in corso e del legame sempre più forte tra Formula1 e moda. 

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Charles Leclerc: "la collaborazione tra piloti e designer è cambiata negli ultimi anni"

Il talento di Leclerc lo ha avvicinato fin da subito ai tifosi, lo incontriamo prima del GP di Monza, che ha sempre un significato speciale, come lui stesso dice a nss sports: “La sensazione a Monza è diversa, è una settimana più piena, ci sono più eventi e tifosi. Poi Milano è vicina e qua sento molto di più la vicinanza dei tifosi e in particolare ciò che rappresentiamo noi piloti per le persone che ci seguono, questo è reso ancora più bello solo se hai un risultato positivo la domenica, per fortuna nel 2019 ho scoperto cosa significa vincere qua, il ricordo più bello della mia carriera.”

Proprio per il rapporto che si instaura in questa settimana tra Scuderia e tifosi, il risultato della gara non può che essere il primo pensiero per Leclerc, che analizza la stagione fino ad ora ammettendo che “non è stato un anno facile, anzi, molto difficile”. Sul weekend però sembra essere più ottimista: “Veniamo da una gara negativa ma per fortuna la settimana di Monza ci carica tutti e non vedo l’ora di scendere in pista di nuovo davanti ai tifosi. Sulla carta il circuito non sembra ideale per noi ma per ora abbiamo avuto delle sorprese positive in circuiti con caratteristiche simili a quello di Monza, quindi speriamo che sia lo stesso anche questo weekend, mi piacerebbe salire sul podio.”

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Tenendo in mano la scarpa realizzata da PUMA per celebrare il GP di Monza, Leclerc torna sul sul modo in cui i piloti sono sempre più coinvolti nella realizzazione dell'abbigliamento. La scarpa può sembrare un dettaglio irrilevante nella monoposto ma il numero 16 della Ferrari spiega come “il peso delle scarpe è fondamentale, perché comunque ogni grammo incide sulla gara e occorre un prodotto leggerissimo che abbia un buon supporto sulla caviglia. Nelle curve le forze sono tante e bisogna mantenere la sensibilità, per questo anche la suola è super importante, soprattutto durante tutta la lunghezza della gara che può andare oltre le due ore”.  

È comune vedere i piloti a dialogo con meccanici e ingegneri, quella con i designer e i brand è una collaborazione più nascosta ma che sembra coinvolgere molto Charles Leclerc, anche visto l’interesse e dimostrato nei confronti della moda. “Facciamo caso all’aspetto tecnico della realizzazione delle tute e mi rendo conto che questa collaborazione tra piloti e designer sia cambiata in questi anni, ora c’è più scambio di idee. Io poi ho fatto sempre molta attenzione alla moda e a ciò che succedeva in quel mondo, quando ho scoperto che Ferrari era sempre più interessata a fare delle capsule e delle tute più specifiche per ciascun GP subito volevo essere coinvolto. Noi piloti sappiamo sempre quali sono le idee iniziali prima della realizzazione di una tuta, quest’anno abbiamo lavorato su un’edizione speciale per Monza ed è qualcosa che non avevo mai fatto prima”.

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Carlos Sainz: "sto riscoprendo la moda"

Nel weekend di Monza Carlos Sainz ha festeggiato il suo ventinovesimo compleanno, tre dei quali guidando la monoposto numero 55 della Ferrari. Il fascino serio e l’eleganza composta del pilota spagnolo si sciolgono quando parla del suo rapporto con Monza: “per me Monza è sempre stata qualcosa di speciale, già dal mio primo Gran Premio nel 2015, la vedevo come una gara speciale ma quando diventi un pilota Ferrari diventa la gara più importante dell’anno, quella in cui vuoi fare meglio e in cui vuoi arrivare al picco della forma, per dare ai tifosi la migliore versione di te non solo in pista ma anche passando tempo con loro. Per questo serve una buona energia e una mentalità che permetta di vivere il fatto di essere un pilota Ferrari a Monza.”

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"Da due anni in particolare il mio legame con la moda è cambiato, dall’arrivo della collezione giudata dalla direzione creativa di Rocco Iannone sono più vicino alla moda. La Formula 1 sta ancora lavorando in questo senso e io sono sempre stato uno che non aveva un rapporto particolare con quel mondo. Sono sempre stato più sportivo e quando uscivo non davo molta importanza a quell’aspetto ma è vero che nell’ultimo periodo sto imparando a conoscere questo mondo, anche attraverso la Fashion Week di Milano. Ora mi diverte e mi interessa, ho scoperto che posso utilizzare cose che non avevo mai pensato di poter indossare." Come Leclerc anche Sainz affronta il tema dello sviluppo delle tute e delle scarpe indossate durante la gara, notando come siano cambiate le cose negli ultimi anni: “la cosa più importante è la performance, per avere performance hai bisogno di stare comodo, perché se non sei comodo ti aggiunge un pensiero e quindi spazio nella mente per concentrarti. Per le scarpe poi, una volta raggiunta la comodità l’altro aspetto importante è la leggerezza. Con PUMA stiamo collaborando su questi aspetti e mi rendo conto che tutto ciò che indossavo sei o sette anni fa era più pesante.”

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Il numero 55 della Rossa fa un punto sulla stagione. Il pensiero ottimista è che “quest’anno è imprevedibile sapere cosa succederà, ogni weekend è diverso e ci troviamo in una posizione diversa. Essere costanti per questo è molto importante.” L’abitudine ad andare così veloci quasi a voler viaggiare nel futuro, è curioso scoprire come un pilota Ferrari immagina la propria vita dopo la F1. Carlos Sainz non ci pensa, ci dice che “al momento è difficile pensare al futuro, riesco a pensare solo a come realizzare il mio sogno che è quello di diventare campione del mondo, e se lo posso fare in Ferrari ancora meglio. Quando hai un obiettivo che ti occupa la mente in modo così chiaro è difficile pensare ad altro, voglio diventare un miglior pilota e una migliore persona, sfruttando il tempo con i miei amici e la mia famiglia.