A Nike non interessano più i palloni?

L'eredità di Nike nel mondo del calcio si misura con l'impronta estetica che ha saputo dare non solo alle singole squadre ma anche alle diverse leghe. Nike è stata grande protagonista per esempio nel panorama dei palloni, tracciando un solco tra la passata era dei palloni realizzati dai singoli club e quella moderna del pallone unico per ogni lega. Tutto ebbe inizio nel 2007, quando il brand americano travolse il mercato firmando accordi con quelli che all’epoca erano i tre maggiori campioni europei: ovvero Serie A, La Liga spagnola e la Premier League. In quella stagione le tre leghe adottarono il pallone Nike Total 90, nello specifico il T90 Aerow II, diventato poi iconico con le sue bande rosso su sfondo bianco per la versione “estiva”, e quelle viola su base gialla per quella invernale. Gli anni successivi arrivano poi il Total90 Omni, il Total90 Ascente, il Tota90 Tracer ed infine il Total90 Seitiro nel 2011/2012, con il Nike Maxim, che tornava alla classica forma con i 30 pannelli, che segnò la fine della serie T90 nell’annata 2012/2013. 

A distanza di quasi 20 anni, però, proprio i tre campionati che avevano dato il via all’egemonia Nike nel mondo dei palloni hanno deciso di abbandonare il brand. La prima a dire addio allo Swoosh è stata LaLiga, che nel 2019 ha deciso di non rinnovare il contratto con Nike decidendo di affidarsi invece a PUMA per la produzione delle sfere da gioco. Dalla stagione 2022/2023 anche la Serie A ha poi deciso di non proseguire il suo rapporto con Nike, passando sempre a PUMA. La Premier League sembrava l’ultima grande lega destinata a mantenere la partnership ma così non sarà e, con il contratto in scadenza nel 2025, tra le parti non è stato raggiunto alcun accordo per il rinnovo. A sostituire Nike, anche in questo caso dovrebbe essere PUMA, intenzionata in tutto e per tutto a diventare il nuovo leader nella produzione di palloni per i top campionati europei. A Nike non rimane quindi nessuna lega, dato che la Bundesliga confermerà il suo rapporto con Derbystar e la Ligue1 con Kipsta. Evidentemente si tratta di una precisa strategia di riposizionamento di Nike nel mondo del calcio, che riguarda anche la sponsorizzazione ai club e agli atleti. La notizia principale è l'interesse di PUMA verso la tecnologia dei palloni, la quale negli ultimi anni è diventata l'emblema dell'evoluzione del gioco verso livelli di ingegneria e perfezione che stanno spingendo sempre più in là le performance in campo.