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Lo stile della maglia numero 7 a Liverpool

Luis Díaz è solo l'ultimo a mettere le mani su questo glorioso numero

Lo stile della maglia numero 7 a Liverpool Luis Díaz è solo l'ultimo a mettere le mani su questo glorioso numero

Come in tutte le grandi squadre inglesi, il numero 7 del Liverpool è a dir poco sacro. Indossato da leggende ed eternamente associato a momenti iconici, questo numero di maglia ha visto di tutto e di più. La sua importanza vive dagli anni '60 e, con l'annuncio di cambio di maglia di Luis Díaz, è giusto ricordare le epoche che ha definito il numero 7 del Liverpool e i giocatori che l’hanno reso ciò che è oggi, il tutto attraverso una lente estetica.

Kenny Dalglish - anni '80

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Kenny Dalglish aveva l'aspetto del tipico giocatore degli anni '80: scarpini PUMA "King" nella loro classica versione bianca e nera, pantaloncini corti, calzini sotto il ginocchio e capelli perfettamente spazzolati di lato. A circa 20 anni dalla Beatlemania, lo stile di Dalglish sembrava incarnare in modo impeccabile quello del famoso gruppo rock formatosi a Liverpool nel 1960, e il suo look sobrio rifletteva la mentalità pacata, conservatrice e chiusa che caratterizzava il calcio inglese degli anni '80.

Steve McManaman - anni '90

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Con l'avvento del fenomeno Cool Britannia negli anni ‘90, l’Inghilterra era divenuta un altro mondo quando Steve McManaman decise di indossare la maglia n. 7. Mentre Dalglish sponsorizzava visivamente la tranquilla scena calcistica e sociale inglese, McManaman si immerse completamente nelle tendenze della moda degli anni '90 che si opponevano decisamente al decennio precedente. Capelli lunghi e ondulati, raccolti all'indietro, che ballavano liberamente in campo con lui, insieme alla maglietta oversized infilata nei pantaloncini. Spesso lo si vedeva indossare scarpini Umbro in un periodo di particolare fortuna per il brand, che aveva sotto contratto le star Michael Owen e Alan Shearer e sponsorizzava squadre come il Manchester United, l'Ajax e la nazionale brasiliana che venivano da enormi successi nelle competizioni internazionali. Infine, il leggendario sponsor di maglia Carlsberg non fa che aumentare la connotazione iconica del numero 7 durante gli anni di McManaman.

Luis Suárez - anni 2010

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Luis Suárez non è mai stato un calciatore particolarmente "alla moda" e il suo lato estetico al Liverpool viene raramente ricordato per colpa delle sue indimenticabili prestazioni sul campo. Tuttavia, fu proprio durante la sua permanenza nel Merseyside che El Pistolero indossò per la prima volta l'ormai iconico parapolso sulla sua mano destra. Indossato per la prima volta a causa di un infortunio, il parapolso ha accompagnato lui e la sua maglia numero 7 come una "decorazione" unica e riconoscibile che da allora è diventata un punto fermo del look di Suárez e ha contribuito a più libertà di espressione di altri giocatori attraverso gli accessori. Inoltre, i calzettoni lunghi e gli scarpini colorati erano diventati la norma ai tempi del Liverpool di Suárez, a differenza da quelli di McManaman e Dalglish.