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C'è un problema per la ristrutturazione degli stadi di Fiorentina e Venezia

La Commissione Europea ha escluso gli impianti dai finanziamenti del Recovery Fund

C'è un problema per la ristrutturazione degli stadi di Fiorentina e Venezia La Commissione Europea ha escluso gli impianti dai finanziamenti del Recovery Fund

Avevamo già anticipato la volontà di Fiorentina e Venezia di ristrutturare i rispettivi impianti la prossima stagione, sfruttando anche i finanziamenti del PNRR dedicati alla riqualificazione urbana e sociale. Dopo però una discussione durata quasi un mese, la Commissione UE non ha ritenuto che i due stadi rientrino nei requisiti necessari per aver accesso ai fondi europei. La contestazione è stata accettata dal Governo nella figura di Raffaele Fitto, ministro per gli Affari Europei e il PNRR, che in una nota diffusa a giornali e agenzie ha fatto sapere come gli stadi di Firenze e Venezia «non potranno essere rendicontati a valore delle risorse PNRR» e che la Commissione ha «confermato la non eleggibilità di entrambi gli interventi nell’ambito dei Piani urbani integrati (PUI) delle rispettive città metropolitane», cioè i piani urbanistici in cui sono compresi i progetti di riqualificazione che si vorrebbe finanziare con i fondi europei.

La decisione del Governo è stata inevitabile, perché opporsi alle conclusioni della Commissione UE avrebbe significato ritardare l’incasso della terza rata da 19 miliardi. Una dilazione che Palazzo Chigi al momento non si sarebbe potuto permettere, visti i tanti problemi d'attuazione legati al PNRR. Uno stop prevedibile ma non meno doloroso per le due città e società di calcio. A Firenze erano già tutti pronti a far partire i cantieri, tanto che era stata indetta la gara per il rinnovamento del Franchi dal costo di 55 milioni di euro. Il Sindaco Dario Nardella ha definito la scelta "un danno grave e ingiusto verso la città", visto che ora sarà difficile trovare altrove i fondi necessari per completare il progetto.

Sorte simile è toccata a Venezia, che ha dovuto mettere in stand-by l'ormai decennale progetto per la città dello sport da realizzare a Tessera, a est di Mestre, e che dovrebbe risolvere l'annoso problema delle strutture sportive nella città lagunare. Infatti oltre ad uno stadio da calcio da 20000 spettatori che andrebbe a sostituire il Penzo e che sarebbe stato utilizzato anche per il rugby, il progetto prevedeva anche un palazzetto per la squadra di basket di Venezia, la Reyer, proprietà del Sindaco Brugnaro. Un opera da 300 milioni di euro, un terzo dei quali sarebbero dovuti arrivare da fondi europei, che Brugnaro ha fatto sapere di voler confermare a prescindere dalla decisione del Governo. Nelle storiche difficoltà italiane nel ristrutturare e aggiornare gli impianti sportivi ora si è aggiunto un nuovo problema.