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I calci di rigore non saranno più gli stessi

Dal 2026 ci saranno nuove regole che hanno già fatto arrabbiare molti portieri

I calci di rigore non saranno più gli stessi Dal 2026 ci saranno nuove regole che hanno già fatto arrabbiare molti portieri

C'è un momento di non ritorno nel calcio, che possiamo inquadrare esattamente nel 2005, quando l'allora portiere del Liverpool Dudek iniziò una strana danza sulla linea di porta per disorientare i rigoristi del Milan. L'esito di quella partita lo conosciamo un po' tutti. Dopo il gol di Maldini ad appena un minuto dal fischio d'inizio e la doppia firma di Crespo, il Milan riuscì a farsi rimontare nel secondo tempo, per poi finire sconfitta ai rigori. E proprio nei calci di rigore, Dudek iniziò a muoversi in modo strano, in un modo che fino a quel momento pochi portiere avevano usato in carriera, specialmente in una finale di Champions League. Il portiere polacco si mise praticamente a danzare nella linea di porta, oscillando da un lato all'altro e toccando anche la traversa di tanto in tanto  movenze che riuscirono a destabilizzare gli abili tiratori del Milan. Una scena più che curiosa tanto che a fine partita alla stampa rivelerà: “merito di Carragher, mi disse di fare come Grobelaar con la Roma".

Bruce David Grobbelaar è un ex calciatore zimbabwese, ha giocato in diverse squadre inglesi e negli anni si è distinto per i suoi strani movimenti sulla linea di porta durante i rigori. Dal 2026 però non vedremo più questi balletti, con buona pace dei portieri che in parte si sono lamentati per questa scelta, visto che l'Ifab, l'organismo indipendente che stabilisce le regole del gioco ha dichiarato che: "il portiere deve rimanere sulla linea di porta, di fronte al calciatore e tra i pali. Il portiere non deve distrarre ingiustamente il calciatore, ad es. ritardare l'esecuzione del tiro o toccare il pali, traversa o porta."

Dudek e Grobbelaar non sono gli unici esponenti di questo movimento, distrarre i tiratori nel tempo è diventata un'arte magica nella sfida tutta di nervi tra portiere e rigorista. L'ultimo in ordine di tempo e sul palcoscenico più importante al mondo è stato Emiliano Martinez, portiere dell'Argentina che ai Mondiali ha cercato ogni pretesto per innervosire e provocare i suoi avversari. Tentativi riusciti, visto che se la selezione albiceleste ha vinto il suo terzo Mondiale è anche merito suo, ma questi escamotage, il portiere non potrà più ripeterli. Il Dibu infatti è solito distrarre i calciatori non solo quando indossa la maglia della nazionale ma anche con il suo club, l'Aston Villa. Era infatti già diventato abbastanza celebre come disturbatore in Inghilterra, ad esempio quando  provò ad indispettire Cristiano Ronaldo.

Ma uno dei primi protagonisti è stato Jan Jongbloed, forse il più iconico tra i portieri, famoso per la sua usanza di mimare il gesto della sigaretta in faccia al battitore. Immaginate adesso di essere in quella posizione, distanti 11 metri dal vostro più acerrimo avversario e vedere il portiere fare quel gesto. Una situazione inedita e in grado di spezzare tutta la concentrazione che un calciatore cerca prima di un tiro delicato come quello dal dischetto. Un modo sicuramente inusuale,  che non vediamo da tempo ma che ormai non potremmo nemmeno più vedere, visto che dal 2026 tutto è destinato a cambiare.

A poco sono servite infatti le lamentele dei vari portieri, tra i tanti Maignan che in tweet ha voluto polemizzare con la scelta della federazione. Tutti i portieri saranno chiamati ad avere un approccio quindi come quello di Wojciech Szczęsny, estremo difensore che di rigori ne ha parati tanti. Il portiere polacco infatti è solito rimanere molto calmo e concentrato, quasi come se fosse lui a tirare dagli 11 metri per poi scattare rapido verso il pallone. Chissà se ora sempre più estremi difensori seguiranno il suo esempio dopo quasi due decenni di emuli di Dudek, ma dal 2026 le lotte di nervi tra portiere e rigorista saranno un pizzico meno divertenti.