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Il Sud ha qualcosa da dire

Da Napoli passando per Catanzaro fino a Catania, i campionati sono stati dominati dalle squadre del Mezzogiorno

Il Sud ha qualcosa da dire  Da Napoli passando per Catanzaro fino a Catania, i campionati sono stati dominati dalle squadre del Mezzogiorno

“Il successo del Napoli può rilanciare il meridione”. È una frase sentita spesso in queste settimane visto che ci avviciniamo sempre più alla fine dei campionato e cominciano già ad esserci i primi verdetti. Un dato inusuale visto che nella storia solamente della Serie A è qualcosa di molto raro, solo otto campionati sono stati vinti da squadre del centro-sud (Roma, LazioNapoli e Cagliari). Basta però dare da uno sguardo veloce ai campionati italiani, dalla Serie A alla Serie D, per rendersi conto che le squadre che al momento stanno dominando le classifiche e in alcuni casi hanno già vinto il proprio campionato appartengono tutte al centro-sud.

Se in Serie A il discorso è ormai praticamente chiuso, con il Napoli lanciatissimo che sta già organizzando la festa in Piazza Plebiscito, in Serie B il Frosinone sta marciando verso il ritorno nella massima serie che con tutta probabilità arriverà tra pochissime giornate. Tutta un'altra aria si respira invece in Lega Pro, dove i gironi A e B sono ancora aperti, mentre il girone C è stato dominato in lungo e largo dal Catanzaro, che quest'anno si è affermato come una delle migliori realtà nazionali. Trai vari gironi di Serie D è anomala la cavalcata del nuovo Catania, che come il Catanzaro ha già messo in cassaforte la promozione e potrà permettersi di giocare le restanti gare con assoluta tranquillità. Un tale dominio delle squadre del centro-sud non era scontato ad inizio stagione e potrebbe rappresentare un buon segnale per il movimento calcistico italiano.

Nella massima serie tutto è ormai deciso, con il Napoli in campo viaggia ad una velocità stratosferica. E proprio la squadra partenopea potrebbe mettere fine ad un dominio di squadre del Nord che va avanti da più di vent'anni -l'ultima infatti a vincere fu la Roma nel 2000-01, anche se la sua collocazione geografica non è propriamente "sud" - e come abbiamo è possibile vedere l'entusiasmo in città è ormai incontenibile. Dopo 33 anni dall'ultimo successo in campionato, i tifosi sono pronti per tornare a sognare e festeggiare, sospinti dal duo infallibile Kvara-Osihmen

Dalla Serie A alla Serie B perché il Frosinone sogna nuovamente il massimo campionato italiano. Un obiettivo che sempre più che percorribile considerando gli 11 punti di distacco dalla terza in campionato, un vantaggio accumulato grazie alla fame e alla voglia dei calciatori ciociari. Infatti nonostante non siano partiti come i favoriti, i ragazzi di Fabio Grosso hanno ribaltato ogni pronostico, dimostrando quanto la Serie B possa essere un campionato divertente e pieno di sorprese. Una squadre che diverte e fa divertire come abbiamo potuto vedere nella nostra visita lo scorso dicembre a Frosinone, in uno stadio completamente gremito che non aspetta altro che la matematica certezza.

In Lega Pro è il discorso totalmente diverso. Se, come detto, i gironi A e B sono ancora contesi, nel girone C il Catanzaro ha demolito la concorrenza qualificandosi con 16 punti di vantaggio sulla seconda e un dominio impossibile da spezzare. La squadra calabrese ha meritatamente conquistato un successo apparso scontato già ad inizio anno, rompendo una maledizione che sembrava infrangibile, visto che negli anni precedenti è sempre stata vicina a vincere il campionato ma senza poi riuscire ad ottenere la promozione. C'è voluta una stagione quasi perfetta, giocata quasi più contro i record che contro gli avversari, per arrivare al risultato sperato.

La scritta all'interno delle maglie realizzate per questa stagione da Erreà recita: "Melior de Cinere Surgo” (risorgo dalle ceneri) e come le fenici una settimana fa i rossoazzurri sono rinati, ritornando ufficialmente tra i professionisti. Diciassette anni dopo l'ultima promozione, addirittura all’epoca il passaggio fu in Serie A, e un iter burocratico infinito a seguito del fallimento della società, avvenuto il 22 dicembre 2021, il Catania e la sua città tornano a festeggiare. Una squadra ammessa in ritardo al campionato, ma che nonostante tutto ha primeggiato, risultando imbattibile nelle proprie mura amiche. Come ai vecchi tempi della Serie A, il Massimino è diventato un fortino, un porto sicuro dove la squadra siciliana ha costruito la sua promozione, lasciando davvero poche speranze a chiunque entrasse in quel rettangolo di gioco. Un dominio paragonabile a quello del Napoli e del Catanzaro e che nessuno è riuscito a ripetere attualmente in Serie D. Insomma il Catania comincia a sognare e il ritorno trai professionisti potrebbe essere solo l'inizio.

Un dominio che, come dicevamo, fa ben sperare per la crescita del calcio in Italia, visto che aumentando la competitività delle squadre aumenta di pari passo anche il livello tecnico e atletico di tutti i club. Le ragioni di questo inusuale anno sportivo che stiamo vivendo, dove le squadre del centro-sud hanno trionfato in ogni categoria sono molteplici e non rappresentano un trend univoco. In Serie A da anni si assiste ad un declino economico e sportivo delle squadre più blasonate, quei club che siamo abituati a vedere vincitori anno per anno, stagione per stagione. Un calo che ha permesso alle altre squadre che negli anni sono arrivate vicino al titolo di accorciare sempre più il gap, insidiando e ribaltando le dinamiche del campionato. E nelle ristrettezze economiche si esalta la creatività e l'ingegno di società più abituate a lavorare in condizioni complicate, trovando diamanti nel carbone.

Nelle serie minori la chiave d'interpretazione è invece un'altra. Andando a ritroso per trovare un campionato senza squadre fallite dobbiamo ritornare al 1999, quando come abbiamo detto l'attuale Lega Pro era divisa due moduli: C1 e C2. Una mattanza che ha colpito specialmente le squadre del sud, che dopo aver affrontato processi e tribunali e i seguenti anni di riassestamento, sono state capaci a ripartire. Non è quindi un caso se nelle ultime stagioni alcune piazze storiche e dalla incontenibile passione fossero relegate a categorie troppo piccole per il loro valore. Il Catania ne è l'esempio perfetto, visto che dopo il fallimento è riuscita a rinascere, centrando una promozione attesa da lungo tempo.