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Chi ha inventato lo scudetto?

Storia della patch più ambita in Italia

Chi ha inventato lo scudetto? Storia della patch più ambita in Italia

La storia del massimo campionato italiano, la Serie A, è iniziata nel 1898 con l'organizzazione del primo campionato ufficiale e da quel momento tutte le squadre, anche le meno dotate tecnicamente, cercano di conquistare il titolo. Una coccarda che vale moltissimo, sia dal punto di vista simbolico che per quello economico, per ciò che rappresenta, attestando il massimo riconoscimento possibile in ambito nazionale. E la sua introduzione ha ovviamente origini lontanissime, anche se non era presente già dalla prima edizione del campionato.

Tutto infatti parte da un'idea di Gabriele D'Annunzio, che durante una partita tra militari fece indossare agli italiani una maglia con il solo tricolore invece che quello sabaudo, di forma “sannitico antica”, secondo la definizione araldica. Era il 7 febbraio del 1920 quando allo stadio di Cantrida una selezione dell'esercito italiano affrontò una squadra di residenti di Fiume con un triangolo tricolore sul petto. E proprio a quella forma nel 1924 si ispirarono i dirigenti della lega quando deciso di apporre un significativo riconoscimento nella maglia dei campioni. 

La prima squadra a giocare con la speciale toppa, che da quel momento diventò il riconoscimento più ambito, fu il Genoa nel 5 ottobre 1924. Era sicuramente un altro calcio e soprattutto un altro campionato, non erano ancora presenti alcune delle squadre presenti oggi e anche la lega stessa era completamente diversa. Fatto sta che da quel momento la squadra che riusciva a laurearsi Campione d'Italia aveva il diritto e il dovere di inserirlo sulla maglia, sempre al centro e della stessa misura, o quasi.

La comune toppa, come si può immaginare, è realizzata ormai dai brand che la applicano direttamente alla maglia. Niente artigiani o sartorie specializzate, in un paese come l'Italia famoso per le sue manifatture. Un design storico e semplice ma ancora d'impatto, tanto che tutti i cambiamenti proposti nel tempo sono stati rispediti al mittente. La toppa infatti, che si avvicina ai 100 anni dalla sua prima applicazione, è ormai un elemento insostituibile, un simbolo impossibile da cambiare o modificare vista la sua importanza anche se spesso la diamo per scontata.