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Le squadre di Red Bull sono pronte a rivoluzionare la loro estetica

It’s not just a kit. It’s a fit.

Le squadre di Red Bull sono pronte a rivoluzionare la loro estetica It’s not just a kit. It’s a fit.

Il marchio Red Bull da anni non è più solamente associato alla bevanda energetica dalle taumaturgiche qualità ma, partendo dagli sport estremi, ha messo le ali diventando in poco tempo una realtà sempre più concreta nel mondo del calcio. Prima con il Salisburgo, poi LipsiaNew YorkBragantino, squadre locate nei quattro angoli della terra e che ora portano sul petto gli stessi due tori rossi con un sole giallo sullo sfondo. Una crescita rapida che ha rivoluzionato il modo di intendere questo sport: le corazzate del marchio austriaco infatti si sono fatte portatrici di un nuova filosofia, dallo scouting e dalla selezione delle giovani promesse fino ai metodi d'allenamento e dall'uso intensivo delle statistiche avanzate.

Una crescita che però, oltre ad essere rapida, è stata soprattutto ripida, visti i tanti detrattori che ancora oggi non sostengono l'intero operato del brand. E adesso le società del gruppo, dopo aver affinato i loro mezzi di comunicazione, marketing e scouting, ora sembrano pronte a rivoluzionare anche loro estetica, cercando nuovi accordi, nuovi partner e realizzando nuove maglie che possano portare ad un ulteriore livello le proprie squadre Salisburgo, Lipsia, New York Bragantino. Una dimensione che il club ha deciso di fare sua, come si evince anche dalle parole scelte per presentare il nuovo kit del Red Bull New York: "It’s not just a kit. It’s a fit." 

Non sono solo le parole scelte a suggerire il cambio di direzione della squadra, quanto il fatto che per la prima volta il Red Bull New York, d'accordo con adidas, abbia deciso di far disegnare la maglia ad un fashion designer, confermando quanto anche oltreoceano moda e calcio sappiano dialogare e influenzarsi a vicenda. Per la squadra della Grande Mela, Daniel Patrick ha dato vita ad una maglia tie-dye usando colori inediti per la squadra di New York, ovvero il giallo e il blu. La maglia è stata inoltre indossata nelle scorse settimane da Daniel Ricciardo, pilota cresciuto e affermatosi con la monoposto del toro rosso, una scelta in linea con la nuova politica del marchio che sta cercando di unire i punti tra i loro vari team. E se ancora tutto questo non fosse utile per comprendere il trend che Red Bull si è proposta di seguire, in nostro aiuta arriva anche lo shooting dedicato all'ultima release, che conferma la voglia di unirsi alla moda attraverso una serie di reference rubate dal mondo fashion.

E mentre a New York il processo è appena iniziato, in Germania con il Lipsia Red Bull sta lavorando per cambiare il suo profilo estetico. Il Red Bull Lipsia infatti è vicino ad interrompere il suo accordo di sponsorizzazione che lo lega da quasi un decennio a Nike per accasarsi con PUMA. La notizia è particolarmente significativa visto che Nike è stata da sempre la maggior sostenitrice del progetto Red Bull fin dal 2014, quando ha preso in mano l'estetica delle squadre del Toro. Uno dei motivi di questo accordo a sorpresa sembra essere la posizione di Oliver Mintzlaff, ora diventato uno dei CEO di Red Bull e che dal 2000 al 2008 aveva lavorato come Sporting Director proprio per PUMA. I rapporti tra Mintzlaff e il suo precedente datore di lavoro potrebbero aver giocato un ruolo fondamentale per ottenere l'accordo con PUMA ma anche perché il club da tempo usufruiva solo di template già pre stabiliti, avendo uno spazio di manovra e una creatività imposta dal brand americano. Una situazione che ha portato la squadra tedesca a ripensare la sua partnership, con l'obiettivo oltre che di ottenere un accordo più remunerativo di posizionarsi al cospetto delle altri grandi del brand tedesco, ottenendo accesso a collezioni e maglie pensate per essere indossate soprattutto fuori dal campo. Non basta l'ultima release dedicata esclusivamente alla squadra tedesca, il Lipsia è pronto ad attuare una rivoluzione e le fiamme dell'ultimo kit sono solo un'anticipazione di ciò che verrà.

A Salisburgo l'avvento della dinastia Red Bull nel calcio si era imposta - agli occhi degli storici tifosi dell’originario club “Austria Salisburgo” - in maniera decisamente distruttiva, a partire dalle ciniche dichiarazioni risalenti al 2005 del neo-presidente Dietrich Mateschitz che, acquisendo la licenza del club a rischio bancarotta, in breve tempo disintegrò l’identità costruita lungo anni di storia di un glorioso club. L'estetica sembra invece non subire particolari variazioni almeno dal punto di vista delle partnership, con Nike che è confermato sponsor tecnico e non senza clamorosi cambi in vista, ma con la volontà di svecchiare il marchio e il calcio austriaco. Dopo anni infatti, insieme a Nike il club è ritornato a disegnare una quarta maglia molto semplice ma che riprende logo e colore sociale del Salzburg.

Dall'Austria al Brasile, perché per il Bragantino il processo di rinnovo dell'estetica è ormai ben avviato e sviluppato. questa infatti è la prima stagione con New Balance come sponsor tecnico. Il brand americano durante il primo anno ha rivoluzionato ancora poco, realizzando kit in continuità con l'identità visuale precedente del club brasiliano. Un anno di transizione che magari poterà la squadra ad avere nelle prossime stagioni un profili più caratteristico e differente rispetto alle altre franchigie della scuderia Red Bull.  

 

Insomma, l’imprenditoria nel mondo del calcio non è per certo una storia nata di recente. Ma la sfida 2.0 degli uomini di Red Bull sarà quella di non portare ad una scelta divisiva tra passione dei tifosi e introiti finanziari, creando così un file rouge in grado di far crescere di pari passo comunicazione, marketing e percezione del brand. Eliminando anche quell'etichetta di freddi calcolatori e rinnovando un modello di calcio in grado di sfidare ad armi pari i migliori club europei e mondiali. I prossimi passi sembrano quindi ormai segnati, vediamo come risponderanno i principali attori in gioco, nell'ottica di rendere i club sempre più fashion, mescolando il Toro Rosso con la moda, come già si propone di fare con il brand di loro proprietà, AlphaTauri.