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La battaglia di Vinicius Jr. contro Nike

Ieri il calciatore del Real Madrid è sceso in campo con un paio di scarpini dipinti di nero

La battaglia di Vinicius Jr. contro Nike Ieri il calciatore del Real Madrid è sceso in campo con un paio di scarpini dipinti di nero

La partita de LaLiga di ieri tra Real Madrid e Valencia è stata la 200 presenza nel campionato spagnolo di Vinicius Jr., ma l'ala brasiliana non ha esattamente celebrato questa rotonda cifra. Infatti è sceso in campo con un paio di scarpini Nike dipinti di nero, portando così la sua battaglia contro l'azienda statunitense ad un nuovo livello. Vini Jr. ha poi cambiato le scarpe da gioco nel secondo tempo con un paio giallo evidenziatore dove lo swoosh dello sponsor era ben più visibile, segnando con quelli il secondo gol dei Blancos al 54'. Il cambio negli spogliatoi non ha però modificato l'intenzione di Vini Jr. di continuare anche per vie legali la sua guerra contro Nike, interrompendo così un contratto che lo vincola al brand fino al 2028

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Vinicius Jr. ha firmato il suo primo accordo con lo swoosh nel 2013, quando aveva solamente 13 anni ma era già uno dei talenti più promettenti del Sud America, tanto da esser acquistato per 38 milioni di euro dal Real Madrid tre anni dopo. E la meteorica ascesa di Vinicius, autore del gol decisivo in finale di Champion's League, ha confermato le intuizioni dei dirigenti Nike su quello che secondo i loro piani avrebbe dovuto diventare il nuovo volto del brand. Ma il calciatore brasiliano non ha mai trovato una vera collaborazione con Nike, nonostante nel 2018 abbia prolungato di altri dieci anni il suo contratto. 

L'ala del Real Madrid e della Nazionale brasiliana ha affermato che non si è mai sentito davvero considerato uno dei nomi di punta di Nike, che non lo ha mai inserito nelle sue campagne internazionali di maggior risonanza, come quella per i Mondiali 2022 in Qatar dove arrivava da campione di Spagna e d'Europa in carica. Per tutta risposta Vinicius Jr. durante la competizione qatariota ha scelto di indossare modelli precedenti di Nike Mercurial rispetto al modello XV lanciato proprio per l'occasione mondiale. E se molti calciatori continuano ad usare vecchie scarpe da calcio per abitudine, la scelta di Vini Jr. sembra essere determinata più dalla voglia di indispettire il proprio fornitore tecnico.

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Da parte sua Nike non vuole perdere così facilmente un asset di livello mondiale, che ha seguito la sua carriera fin dall'inizio, e che è fondamentale per confrontarsi con il sempre più competitivo mercato delle sponsorizzazioni calcistiche. Il brand statunitense infatti negli ultimi anni ha subìto il ritorno dei suoi competitor, da adidas a PUMA, che hanno firmato vari calciatori una volta sponsorizzati da Nike. Neymar - il calciatore più importante della Nazionale brasiliana - una volta lasciato andare proprio da Nike è diventato il nuovo volto principale di PUMA, mentre rompere con Vinicius significherebbe perdere ulteriore presenza nella Seleção e concedere ad adidas ogni riferimento verso il club più titolato in Europa.

Il potere ottenuto dai singoli giocatori negli anni ha fatto si che ora i contratti di sponsorizzazione siano molto più instabili, con i calciatori che chiedono anche un coinvolgimento media e social oltre ai materiali tecnici, e più libertà di muoversi anche con altri brand. Lo stesso Vinicius è stato scelto come testimonial per molti altre aziende internazionali come Pepsi, EA Sports, One Football e Royaltiz, e aspettava da Nike un trattamento dello stesso livello. Invece l'ala del Real Madrid si appresta a diventare un nuovo free agent in un mercato che si prevede bollente, con protagonisti anche Haaland e forse Leao