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Come cambieranno le maglie nella prossima stagione in Serie A

Ancora più regole per squadre e sponsor tecnici

Come cambieranno le maglie nella prossima stagione in Serie A Ancora più regole per squadre e sponsor tecnici

A fine anno sono come di consueto arrivate le linee guida del nuovo regolamento per le divise della Serie A da adottare a partire dalla stagione 2024/25, ma che con grande probabilità verranno seguite da squadre e sponsor già dal prossimo anno. Come successo con il divieto di avere prime maglie verdi, la FIGC sta riducendo le possibilità creative nei kit da gioco ponendo ulteriori paletti regolamentari. Così dalla prossima stagione le squadre potranno avere solamente una maglia a strisce verticali, mentre la seconda dovrà essere a tinta unita, con annessi pantaloncini e calzettoni monocromatici. Saranno così penalizzate le squadre definite strisciate, come InterMilan e Juventus, che dovranno quindi forzatamente utilizzare le strisce solamente sulla loro maglia home. 

La terza norma introdotta dalla FIGC è la scrupolosa alternanza chiaro/scuro, come da direttive FIFA. Alla squadra ospite sarà così richiesto di scendere in campo con una palette perfettamente opposta a quella scelta dalla squadra di casa così da impedire i famosi kit clash. Il motivo è lo stesso del divieto delle maglie verdi e di quelle monocromatiche, ovvero per non avere due squadre non distinguibili se viste dalla televisione. In questa direzione vanno anche le regolamentazioni riguardo le maglie dei portieri, che dalla prossima stagione dovranno essere non più due ma tre, di cui almeno due con colori diversi dalle divise dei giocatori di movimento.

Infine, il nuovo regolamento introduce una normativa riguardo gli elementi decorativi delle maglie, che potranno rappresentare lo stemma o parte di esso, il nome, il soprannome o l’abbreviazione della società, o un simbolo ad essa chiaramente e inequivocabilmente riconducibile oppure essere rappresentativi di un particolare evento celebrativo del club e riprodurre elementi figurativi. Tali elementi decorativi però non potranno includere lettere, numeri o combinazioni delle due, non dovranno rappresentare né richiamare assolutamente marchi e/o prodotti commerciali, dovranno essere realizzati in modalità tono su tono, jacquard o embossing e non saranno accettati nel caso compromettessero la predominanza cromatica della divisa da gioco.

Sono state introdotte inoltre nuove regole riguardo i nomi e i numeri dei calciatori, oltre che degli sponsor. L’altezza del carattere dei numeri sulle maglie non dovrà superare i 30 cm, mentre sul pantaloncino il limite è di 15 cm. Le lettere sul retro della maglia invece non potranno superare i 7,5 cm e non saranno consentiti colori in contrasto con il fondo e che non siano fluorescenti o riflettenti. È quindi una regolamentazione forte, che segna una chiara direzione verso una normalizzazione dei kit di gioco in Serie A e che allo stesso tempo diminuisce lo spazio creativo di club e aziende. Mentre da una parte la moda e i brand stanno sperimentando con le maglie da calcio, la FIGC ha scelto la strada della normalità per rilanciare il proprio valore.