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Lo spot di Pocket Coffee con Montella e Vieri dedicati al calcio

Uno "Space Jam" tutto italiano

Lo spot di Pocket Coffee con Montella e Vieri dedicati al calcio Uno Space Jam tutto italiano

C'era un tempo in cui gli spot televisivi con protagonisti atleti in generale e calciatori in particolare erano il massimo a cui un brand poteva aspirare. Nike, adidas hanno costruito e consolidato i loro brand attraverso questi sport, rimasti nelle mente di ogni appassionato. Impossibile non conoscere gli spot di Nike, come "The Cage" o quelle di "Joga Bonito", lo stesso vale per adidas che con "Impossibile is Nothing" ha fatto sognare una generazione, mettendo insieme i giocatori più iconici e rappresentativi tutti legati al brand tedesco. Non solo i due colossi dello sportswear, negli diversi brand si sono affidati a calciatori per migliorare e rinfrescare la loro percezione. Pepsi ne è stato un esempio perfetto, visto come negli anni l'azienda di soft drink ci ha regalato spot iconici con atleti del calibro di David Beckham e Francesco Totti. Ma tra i tanti c'è uno passato in sordina e sicuramente meno facile da ricordare che vedeva come suoi protagonisti alcuni dei giocatori italiani di spicco di fine anni '90, come Bobo VieriVincenzo Montella, Luigi di Biagio e altri. Quello realizzato da Pocket Coffee, il cioccolatino al caffé di Ferrero.

Tutto fa pensare ad una perfetta copia di "Space Jam", viste le modalità e il format utilizzato. I giocatori infatti sono in aereo verso una destinazione sconosciuta quando davanti a loro, quasi per magia, appare una confezione di Pocket Coffee. L'aereo diventa uno shuttle spaziale e i nostri calciatori volano verso un pianeta sconosciuto per la Universe Cup. Arrivati al campo i Pocket Coffee Football Stars sembrano essere in uno stato di forma stratosferico e infatti non appena i presunti antagonisti alieni provano a sfidare i calciatori, fuggono subito via, spaventati dai tricks realizzati dai giocatori in maglia bianco e rossa. Uno spot caduto nel dimenticatoio, forse per la sua trama non così innovativa, ma che rimane un piccolo pezzo di storia che ci riporta indietro negli anni, quando la Serie A era il campionato più competitivo al mondo.