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C'è un problema con la pre-match di adidas dell'Algeria

Il brand tedesco è stato accusato di appropriazione culturale dal Ministro della Cultura del Marocco

C'è un problema con la pre-match di adidas dell'Algeria  Il brand tedesco è stato accusato di appropriazione culturale dal Ministro della Cultura del Marocco
Fotografo
Aqib Anwar

Le maglie da calcio sono uno strumento potentissimo di identità e rappresentanza di un club o di una nazione, rendendole quindi soggette a problemi geopolitici e accuse di appropriazione culturale. Pochi giorni fa infatti Ministro della Cultura del Marocco ha accusato lo sponsor tecnico tedesco di aver usato elementi distintivi della cultura del suo paese nel realizzare le nuove pre-match per la selezione nazionale algerina.

Una maglia molto particolare che ancora non è stata utilizzata in campo e che presenta un pattern geometrico blu, verde acqua e giallo ispirata ad uno stile di mosaici chiamato zellige. Il problema è che questo tipo di mosaico, lo zellige, è nato in Marocco ma è comune nelle varie nazioni nordafricane, come appunto la confinante Algeria. adidas, che non ha ancora replicato alle accuse del ministro, in fase di presentazione ha detto di aver disegnato la maglia sul modello dell’iconico palazzo El Mechouar, un’ex residenza reale che si trova nella città di Tlemcen, datata all'inizio del tredicesimo secolo, ma ristrutturato solamente 10 anni fa nei suoi ampi cortili reali. 

La questione non è passata inosservata, visto che il Marocco ha fatto sapere di aver dato via ad una causa legale contro adidas invitando il brand a ritirare entro le prossime due settimane tutte le maglie dal commercio. Su un post facebook, la persona che si sta occupando della causa ha anche dichiarato: "la maglia è un tentativo di rubare un patrimonio culturale tradizionale marocchino e di usarlo fuori dal suo contesto."

A rendere ancora più complessa la questione ci pensa la politica. Algeria e Marocco infatti non sono in grandi rapporti, i confini tra le due nazioni sono chiusi dal 1994, ma non solo, come riportato dal Post: "nell’ultimo periodo i rapporti sono peggiorati, per ragioni che hanno a che fare con la lunga disputa sul Sahara Occidentale e più di recente con il sostegno del Marocco al diritto all’autodeterminazione della Cabilia, una regione algerina a maggioranza berbera a est di Algeri". Una situazione veramente complessa e destinata a finire sicuramente in tribunale e che ha costretto adidas - almeno per il momento -  a bloccare la  vendita. Sullo store online del brand infatti non è acquistabile nemmeno la nuova maglia da gioco, ma solamente il kit del 2020/21 pensato per la Coppa d'Africa