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The New Serie A: Il Made in Italy domina ancora il campionato italiano

12 squadre su 20, ovvero il 60% è vestita da un’azienda italiana

The New Serie A: Il Made in Italy domina ancora il campionato italiano 12 squadre su 20, ovvero il 60% è vestita da un’azienda italiana

Anche quest'anno l'estetica della Serie A è per il 60% targata Made in Italy, con brand italiani che vestono 12 dei 20 club della massima serie del calcio italiano. Un risultato pari a quello dell'anno scorso, visto che anche se la Lazio ha lasciato l'italianissima Macron per passare con il brand giapponese Mizuno, dall'altra parte le nuove tre neopromosse (Cremonese, Monza e Lecce) vestono rispettivamente solo brand italiani: Acerbis, Lotto e M908

Guardando invece alla Bundesliga la quota di brand nazionali presenti crolla sotto il 30%, in Premier League al 30% fino ad arrivare a punte molto più basse nella Liga e Ligue 1, dove la quota di brand spagnoli e francesi rappresenta rispettivamente il 15% e 5%. Si tratta di una statistica sulla Serie A che rivela alcune differenze storiche del mercato sportswear italiano rispetto agli altri campionati e che - vista la progressiva ritirata dei grandi brand dalle sponsorizzazioni - sembra destinato a continuare.

I motivi che spiegano la differenza tra Serie A e il resto d’Europa sono molteplici e stratificati, dal momento che la presenza dei brand italiani in Serie è rimasta costante negli ultimi dieci anni: numeri alla mano dal 2005 ad oggi i brand italiani hanno sempre sponsorizzato almeno la metà delle squadre del campionato. Una situazione non relegata alla sola Serie A ma che si ripete anche in Serie B e Lega Pro. La geografia quindi può essere un criterio di scelta al momento di selezionare i propri partner visto che il territorio italiano con la sua costellazioni di club amatoriali, semi professionisti e scuole calcio ha da sempre alimentato l’industria locale del materiale sportivo.

Questa consuetudine non si limita solo al calcio giocato ma anche fuori, prova ne è il recente accordo tra Zegna e il Real Madrid. Oggi infatti i grandi club hanno deciso di affidarsi non solo in campo, la Roma ad esempio si è recentemente legata a Fendi mentre il Milan sembra vicino a firmare con Off-White, mentre l'Inter è sempre con Moncler e la Juventus con Loro Piana

Ma oltre la scelta dei club di virare sui brand italiani, dall'altro è da sottolineare che Nike e adidas hanno deciso di indirizzare le loro strategie solo su determinate leghe. adidas ad esempio ha deciso di virare forte su campionati ricchi come quello inglese, dove si è assicurata un blocco di tutto rispetto: Arsenal, Manchester United, Leicester, Leeds, Fulham. Inoltre visto il recente quasi abbandono di Nike, il brand tedesco già da qualche anno sta ponendo un'attenzione particolare nei confronti delle squadre dell'America del Sud, firmando più club. Nike invece in Italia non ha mai avuto così pochi club, dopo anni di massiccia presenza in Serie A, il brand americano anche quest’anno si ritrova solamente con l’Inter e non produrrà più i palloni del campionato. Discorso diverso negli altri campionati, dove Nike è ampiamente presente in campionati come in quello tedesco dove ha aumentato la sua presenza, ma anche in quello spagnolo, turco e inglese dove sponsorizza tre dei migliori club europei, Chelsea, Tottenham e Liverpool.