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I leak stanno rovinando il mercato delle maglie?

Oggi non è più possibile sottrarsi a qualsiasi spoiler

I leak stanno rovinando il mercato delle maglie? Oggi non è più possibile sottrarsi a qualsiasi spoiler

L'estate calcistica, il lasso di tempo tra la fine di un campionato e l'inizio di un'altro, è da sempre dominata dal calciomercato, che monopolizza l'interesse di tutti i tifosi che sognano di costruire una squadra da scudetto. Ma allo stesso tempo vengono presentate le maglie che i club indosseranno nella successiva stagione, attraverso presentazioni studiate (o forse no) insieme ai brand sportswear che si occupano di produrle. Queste release di solito si concentrano tutte nello stesso periodo estivo, non troppo vicino all'inizio del campionato ma nemmeno troppo lontano, per non far dimenticare al tifoso cosa indosseranno i suoi beniamini nel tanto atteso esordio stagionale.

Nonostante l'attenzione intorno alle maglie sia sicuramente cresciuta a dismisura negli ultimi anni, c'è sempre stata una grande attesa riguardo presentazioni, sponsor tecnici, numeri e font utilizzati dai club e dai giocatori ma che fino a qualche tempo fa veniva consumata in silenzio, come se parlarne avesse portato a qualcosa di totalmente distante dalle nostre aspettative. Negli ultimi anni, complice l'impatto dei social media e dei siti specializzati, invece stiamo vivendo una continua anticipazione attraverso mock-up, foto rubate e leaks di quelle che saranno poi le maglie ufficiali vestite dai calciatori.

Come il mondo della moda, anche quello del calcio è ormai invaso dai leak, parola che nel suo significato letterale in inglese significa appunto una infiltrazione, una perdita, qualcosa quindi di non controllato che involontariamente scappa via. E così trapelano i nuovi design, i pattern delle maglie più attese e celebri, anticipando i tempi che permetterebbero una presentazione in grado di celebrare l'oggetto più rappresentativo per un club.  

Un qualcosa che sicuramente anche agli sponsor tecnici non farà piacere vedere, visto che tutto il loro lungo lavoro, durato quasi un anno viene rovinato da scatti spesso rubati e sfocati, che non rendono giustizia a tutti i dettagli e alle particolarità del prodotto confezionato. Questa infatti era la caratteristica iniziale di un leak, una foto che riesca a darti un'anticipazione non può per sua natura essere perfettamente completa, come se quella foto fosse stata scattata di nascosto in un momento in cui tutti erano distratti. 

Ma da quella foto si è rapidamente passati ad altro. Se infatti prima i leak rimanevano confinati solamente in siti e blog che senza troppi fronzoli decidevano di diffondere in anteprima ogni minimo dettaglio legato alle maglie, adesso i brand e i club devono fare i conti con pericoli che arrivano da tutti i lati. Alle solite foto uscite chissà come dai magazzini dei brand o da qualche photoshoot filtrato in anteprima, ora bisogna schivare anche i videogames come FIFA e PES, che sono rapidamente diventati l'hub principale dei leak delle maglie da calcio.

Le foto sgranate sono state sostituite da render digitali, precisi e luminosi che ricreano infatti ogni minimo dettaglio della nuova maglia, non lasciando spazio ad interpretazioni. Così se prima qualcuno poteva fregiarsi del beneficio del dubbio, rimanendo scettico o ancora poco convinto dinanzi a quelle prima anticipazioni, oggi anche volendo non è più possibile sottrarsi a qualsiasi spoiler. Proprio ieri alcune delle principali squadre europee, dal Bayern Monaco al Paris Saint-Germain, hanno visto spoilerate le proprie terze maglie attraverso dei TikTok di presentazione di FIFA 23. Ma ancora più incredibili sono i leak arrivati attraverso gli e-commerce, che hanno messo in vendita prima ancora delle presentazioni ufficiali le maglie dei club come accaduto al Liverpool su Amazon e del Manchester United su Asos

Proprio come quando vi ritrovate quegli amici a parlare dinanzi a voi di una serie o puntata che non avete visto, con le maglie succede un po' la stessa con l'unica differenza che ormai è impossibile non sapere in anteprima cosa vestirà una squadra. E se in parte questo meccanismo di leak e anticipazioni ha aiutato brand e club a capire con maggiore velocità la possibile risposta del pubblico, di certo ha rovinato quell'attesa, quel fantasticare sul possibile design che per settimane diventava l'argomento di ogni dibattito sportivo, dando altri spunti di conversazione oltre al calciomercato.

I leaks insomma non hanno del tutto ucciso il mercato - anche se grazie a queste anticipazioni, le maglie fake sono sempre via via aumentate, arrivando ad essere in vendita prima ancora di quelle ufficiali - ma di certo ha privato ogni tifoso e appassionato di vivere quell'ansia e quell'attesa, tipica di ogni estate, nel fantasticare sulla futura estetica delle squadre.