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I club che non presentano le proprie maglie

Un semplice simbolo di passione e appartenenza che oggi bisogna valorizzare

I club che non presentano le proprie maglie Un semplice simbolo di passione e appartenenza che oggi bisogna valorizzare

Ogni anno i club insieme ai propri sponsor tecnici fanno a gara nel lanciare i nuovi kit per la seguente stagione, attraverso uno shooting, una strategia social e una presentazione memorabile che rimanga impressa nella mente dei tifosi. Ci sono però delle squadre che per scelta interna decidono di non pubblicare nessun servizio fotografico, lasciando che la maglia faccia autonomamente il suo esordio direttamente nei rettangoli di gioco durante le solite amichevoli estive. Ovviamente la presentazione non è obbligatoria, nessuna lega o regolamento obbliga i club a lanciare una maglia in modo particolare o specifico. La maglia da calcio però è l'item più acquistato e indossato dai tifosi sia allo stadio che ormai anche fuori, un vero e proprio asset a disposizione dei club attraverso il quale coniugare perfettamente creatività e tradizione. E in un periodo in cui la maglia è diventata ben di più di un semplice simbolo di passione e appartenenza per i tifosi non presentarla con degli scatti ad hoc che esaltino nel dettaglio tutti i nuovi particolari e i significati dietro la nuova creazione è un grosso errore.

C'è da dire che rispetto solamente a pochi anni fa, quando molti club di Serie A presentavano le maglie indosso a delle modelle che si muovevano senza nessuna funzione se non quella di posare come dei manichini viventi sono stati fatti, per fortuna, molti passi in avanti. Nonostante ciò, molti club preferiscono non conferire grossa importanza alla loro maglia attraverso i propri canali di comunicazione. 

Quest'anno infatti sono stati i molti club che hanno optato per una presentazione fuori dai classici schemi, una di queste è stata l'Atalanta che ha pensato di presentare la maglia attraverso una semplice ricostruzione fatta in 3D. Ma ci sono anche altre squadre che hanno fatto di "peggio". L'Udinese proprio in questi giorni nelle amichevoli estive ha giocato con due maglie che hanno tutta l'aria di essere quelle che indosseranno giocatori nell'imminente stagione di Serie A. Anche la Salernitana sembra aver optato per la stessa soluzione, in questi giorni la squadra è scesa in campo nelle classiche amichevoli estive con diverse maglie, creando confusione anche tra gli addetti ai lavori. Anche se la squadra campana ha dichiarato che presenterà tutte le divise da gioco in un triangolare il prossimo 30 luglio.

La Lazio non ha fatto di meglio, nonostante goda di una risonanza ben maggiore rispetto alle altre squadre citate. La squadra di Lotito ha presentato le maglie in una simpatica serata a Piazza del Popolo, ma non ha poi pensato a nessuno shooting specifico dove si vedesse il kit realizzato per la prima volta nella storia da Mizuno. E anche il Monza, che nonostante la dispendiosa campagna acquisti e la tanta curiosità creatasi dietro la neopromossa non ha realizzato nulla per spingere la maglia realizzata da Lotto, un brand da cui ci si aspettava certamente di più dopo esser ritornato in Serie A. A tradire le aspettative è stata un'altra neopromossa, il Lecce, che nonostante sia uno dei pochi club in Europa ad autoprodursi le maglie, poi non ha saputo promuoverle a dovere, affidandosi solamente ad una grafica spoglia e noiosa già dal primo impatto.

Lavorare su una maglia richiede una notevole quantità di tempo, tanto che i brand infatti iniziano a lavorare sui concept appena dopo l'inizio della precedente stagione in modo da esser preparati per qualsiasi evenienza, per poi presentarla, come avviene in molti casi, con largo anticipo. E anche per dare giustizia al lungo lavoro svolto dai designer, dai ricercatori e dagli uffici stile è giusto mostrare al meglio il prodotto realizzato, anche per aumentare il percepito del club oltre i confini cittadini. 

Comunque la si pensi, al giorno d'oggi è un errore non valorizzare l'item più venduto nel mondo del calcio e che genera ogni anno un'attesa coronata dalla presentazione con tanto di video e foto promozionali. O almeno, così dovrebbe essere. Invece alcuni club non hanno tali priorità, rinunciando così alla risonanza e all'amplificazione attraverso sia i propri canali che tutti i media del settore interessati che non hanno il materiale per creare contenuti dedicati e così facendo disperdono il lavoro fatto sulla maglia e sull'identità della squadra.