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Come Rhude è diventato uno dei brand più amati dai calciatori

Merito dell'NBA ovviamente e della circolarità della moda tra designer e sportivi

Come Rhude è diventato uno dei brand più amati dai calciatori Merito dell'NBA ovviamente e della circolarità della moda tra designer e sportivi

Alla sfilata di Rhude per la Paris Fashion Week c’erano tutti, da Paul Pogba a Moise Kean, pronti a seguire quello che si sta imponendo come uno dei brand più amati dagli sportivi. Fondato da Rhuigi Villaseñor nel 2015 a Los Angeles, Rhude ha ricevuto la prima notorietà quando una sua bandana shirt fu indossata sul palco dei BET Award da Kendrick Lamar ma è negli ultimi anni che si è imposto come un vero riferimento per tutti quelli che cercano una versione luxury e aggiornata di capi streetwear. Tra questi ci sono ovviamente gli sportivi, che hanno più volte dimostrato quanto apprezzano uno stile che sovrappone indiscriminatamente high-end fashion e ready to wear, attraverso hoodies e tees dalle stampe grafiche, varsity jacket, shorts logati e sneakers Hi-Top. 

Uno stile che unisce le due maggiori influenze di Villaseñor, la sua infanzia a Manila e la sua adolescenza in California. Non è un caso che uno dei primi ad indossare Rhude sia stato Jordan Clarkson, cestista di origine filippina e con un trascorso ai Los Angeles Lakers. Dopo di lui il brand è diventato una costante nei Tunnel Fits delle arene NBA, che come sempre si sono dimostrati un eccellente termometro per misurare il grado di hype attorno a un brand in rampa di lancio. Fedele alle proprie radici ben salde nell’estetica West Coast, Rhude ha rilasciato una capsule collection dedicata alla squadra gialloviola e successivamente ha iniziato a collaborare con vari artisti locali, arrivando infine a disegnare la varsity jacket per l’introduzione alla Rock & Roll Hall of Fame di Jay-Z, da tempo ormai residente a Bel Air. 

Il fascino della Città degli Angeli ha contribuito a rendere sempre più visibile il logo massiccio di Rhude, ormai non solamente luxury streetwear ma legittimato dalla presenza alle Fashion Week. Una nuova dimensione nella quale però Rhude sembra a proprio agio, anche grazie alla presenza dei tantissimi sportivi che affollano le prime file delle sfilate e che sono stati il vero traino per il brand di Rhuigi Villaseñor. Ma non solo le superstars NBA che come sempre non sono mancate, da Karl-Anthony Towns a Jaylen Brown passando per Rudy Gay e ovviamente Jordan Clarkson, ma anche tanti calciatori. Nell’ultimo anno Rhude infatti è sbarcato anche oltreoceano tra i calciatori europei, sempre attenti alle scelte di stile dei loro colleghi in NBA, che sempre più lo scelgono per i loro outfit fuori dal campo.


In una recente intervista Plug Leon, uno dei personal shopper più rilevanti nel calcio europeo, ha sottolineato come il brand losangelino fosse uno dei più richiesti dai suoi clienti negli ultimi tempi, che non vedono l'ora poi di taggarlo nelle loro foto su Instagram. Ma il rapido e verticale successo di Rhude non è casuale, anzi è l'ennesima dimostrazione del rapporto circolare tra designer e sportivi, dove i secondi non solo ispirano ma contribuiscono a rendere visibili i capi dei secondi. Un ecosistema che Rhude ha saputo sfruttare al meglio, sfumando sempre più i confini tra luxury e sportswear quanto quelli tra fuori e dentro il campo di gioco.