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Il Club Brugge dovrebbe diventare la tua squadra preferita

Nella città medievale belga risiede una delle squadre più moderne e divertenti d'Europa

Il Club Brugge dovrebbe diventare la tua squadra preferita  Nella città medievale belga risiede una delle squadre più moderne e divertenti d'Europa

Quando vai in Belgio per visitare Bruxelles, chi ci è già stato quasi in automatico ti indirizza verso Brugge. E’ una cittadina medievale, poco più di 100mila abitanti, ottima birra e tanta tranquillità tra i suoi canali e le guglie dei suoi palazzi gotico-medievali, nella quale trova ospitalità anche una delle squadre di calcio più affascinanti d'Europa, il Club Brugge. Che, avrete notato, in Italia è spesso sulle pagine dei quotidiani grazie a Charles De Ketelaere e Noa Lang, due forti giocatori offensivi accostati al Milan.

Un interesse che stupisce fino a un certo punto. Il Club Brugge vince da tre anni consecutivi il campionato belga (sono 18 in totale) e conta 22 partecipazioni tra Champions League e Coppa dei Campioni, arrivando addirittura ad una finale nel 1978. Ma soprattutto la sua forza risiede nel suo settore giovanile, tra i più conosciuti dei paesi fiamminghi e che ha contribuito a portare nel cuore del calcio europeo alcuni giocatori fra i più in vista degli ultimi anni. Sono iniziate infatti a Brugge le carriere internazionali di Ivan Perisic, Carlos Bacca, Wesley e, negli anni Ottanta, anche di Jean Pierre Papin, attaccante campione d’Europa con il Marsiglia e molto amato dai tifosi del Milan durante il suo periodo in rossonero. Adesso, De Ketaelere e Lang sono i frontman di una squadra che con scouting e un po’ di sistema Bayern Monaco - accaparrarsi i migliori talenti del campionato locale - ha costruito una squadra divertente e forte, capace di andare avanti con il proprio business calcistico indipendentemente dall’allenatore (prima Claudet, andato al Monaco in Ligue 1, poi ora Schreuder) e, soprattutto, superando l’Anderlecht, la sua storica rivale. 

Se è a questo livello, il Brugge lo deve anche al suo presidente, Bart Verhaeghe. Cresciuto nella consulenza aziendale e grande appassionato di calcio (è anche membro della Royal belgian football association), Verhaeghe ha portato il Club Brugge al primo posto della Jupiter league e l’ha reso un habitué della Champions League. Come di consueto per molte realtà che si alimentano con il private equity dei giocatori, il Brugge compra a poco e rivende a molto, arrivando a disporre di un portafoglio capace di co-finanziare, insieme al comune cittadino, anche la realizzazione di un nuovo stadio. Il Brugge Stadium, che doveva essere costruito nel 2019 e cui lavori si sono prolungati, sostituirà l’attuale stadio Jan Breydel stadium. Avrà 40mila posti, un basso impatto ambientale grazie all’utilizzo di materiali sostenibili e ad un sistema intelligente di gestione dell’energia, attorno al quale nascerà - come si vede molto spesso nelle strutture odierne - una nuova “area Club Brugge”. 

Lo stesso presidente, poi, è quello che si è fatto conoscere in tutto il mondo per aver portato la squadra a Ibiza a fine campionato per festeggiare il terzo titolo nazionale consecutivo. La foto, diventata subito un meme virale, rappresenta perfettamente il modo di essere del club belga: un'intera squadra spiaggiata insieme al suo presidente e allo staff sulla prua di uno yacht con vista mare. Il presente, per il Brugge, non è mai stato così sorridente.