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Quanto pesano le coppe italiane?

Quando si dice il peso della vittoria

Quanto pesano le coppe italiane? Quando si dice il peso della vittoria

Ci sono momenti nel calcio fortemente attesi, voluti e cercati. Momenti che rimangono scolpiti nella memoria di ogni giocatore, allenatore o dirigente ma soprattutto tifoso. I momenti di cui stiamo parlando sono quelli in cui un calciatore dopo un lungo calendario, una sequela infinite di partite, delusioni e vittoria alza al cielo l'ambita coppa. Un momento o un sentimento che tutti i tifosi una volta nella vita hanno vissuto, se non con la squadra del cuore, almeno con la nazionale. Impossibile dimenticare il momento in cui, il 9 luglio 2006Caressa urlò insieme a Bergomi: "alzala al cielo capitano". La coppa infatti nell'immaginario calcistico è il finale perfetto, la fine di un viaggio. Dovete sapere però che non sono poi così leggere come i giocatori la fanno sembrare, forse perché spinti dall'adrenalina post vittoria, alla fine riescono ad alzarla senza che il peso possa diventare un ostacolo.

Se pochi giorni fa avevamo parlato di quanto fosse faticoso alzare una Coppa europea, o portarla lungo il giro di campo e fino negli spogliatoi, oggi cambiamo destinazione e andiamo in Italia alla scoperta delle tre coppe più celebri. Partiamo dalla più ambita, la coppa che viene consegnata ai vincitori del campionato, alla squadra in grado di conquestare il maggior numero di punti disponibili durante le 38 giornate di campionato. Realizzata da Ettore Calvelli nel lontano 1960, la coppa in origine aveva un'altezza di 45 cm circa e un peso di 5 kg circa ma recentemente, a causa delle esigenze televisive, queste dimensioni sono andate ad aumentare e di conseguenza il peso fino ad arrivare a 8 chilogrammi. Un trofeo il cui valore si attesta sui 60 mila euro circa, ma che possiede un valore sportivo impossibile da misurare per qualsiasi tifoso o appassionato.

La Coppa Italia, di cui il trofeo originale andò distrutto durante il ventennio fascista, ha lo stesso peso della sorella gemella, 8 kg. La storia della Coppa Italia però è molto travagliata, non solo perché il trofeo andò inizialmente distrutto, ma anche perché la coppa che tutti conosciamo oggi e che molti sognano di alzare, fu introdotta solo nel 1960 quando fu realizzato un trofeo in puro oro per il prezzo di due milioni e mezzo di lire.

L'ultima competizione arrivata in ordine di tempo e che si disputa dal 1989 tra le squadre vincitrici delle due coppe precedentemente citate è la Supercoppa. Come le altre due, la Supercoppa è realizzata a mano da maestri argentieri e composta da due parti ma a differenze delle altre ha un peso minore, di circa 7,5 kg. Numeri che confermano quanto il peso delle coppe italiane non sia poi così eccessivo come quelle europee. Sarà per il blasone, sarà perché si tratta sempre di competizioni in cui partecipano tutti i team europei, con buona pace dei giocatori, alzare le coppe italiane è un gioco dai ragazzi, il problema resta sempre vincerle.