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Le quattro ruote nel mondo del pallone

Dal derby di Torino allo storico legame tra Wolfsburg e Volkswagen, il calcio si è spesso intrecciato con il mondo delle automobili

Le quattro ruote nel mondo del pallone Dal derby di Torino allo storico legame tra Wolfsburg e Volkswagen, il calcio si è spesso intrecciato con il mondo delle automobili

Il calcio e le automobili non sono solo due discipline sportive da godersi e gustarsi la domenica sul divano o nei rispettivi impianti, ma nel corso degli anni, hanno avuto vari punti di contatto, dalle sponsorizzazioni sulle maglie dei club a vari giocatori usati come testimonial. Un matrimonio conveniente per entrambe le parti e che, oltre alle società calcistiche, si è anche esteso alle più grandi e importanti manifestazioni del pianeta: dalla Champions League per arrivare fino ai Mondiali. Vetrine ricchissime sia per le squadre che per i brand automobilistici, che riescono a muovere così milioni e milioni di euro. La presenza delle aziende automobilistiche è continuativa e proficua in particolar modo in Italia, Germania e Francia, non a caso le nazioni europee con le maggiori fabbriche, ma non è da sottovalutare neanche in altre nazioni e relativi campionati. Un’alleanza che è riuscita a creare un rapporto win-win grazie anche alla grande passione dei tifosi che non si ferma solamente al calcio, ma che si estende anche al mondo dei motori. 

In Italia, ad esempio, il binomio calcio-automobili affonda le sue radici molto in profondità, arrivando fino alle collaborazioni che hanno fatto la storia, dal singolare caso del logo Fiat sulle maglie del Torino nel 1944 alla lunga e iconica sponsorizzazione di Opel sulle maglie del Milan. 

Juventus-Torino, derby della Mole a quattro ruote

In Italia, la squadra che tutti colleghiamo al mondo delle quattro ruote è sicuramente la Juventus, per via dell’ovvio legame tra la famiglia Agnelli e la Fiat Chrysler Automobiles. Nel corso dell’ultimo ventennio la squadra bianconera ha quasi sempre avuto sul petto sponsor legati all’azienda di famiglia: da New Holland Agriculture, azienda operante nel settore della produzione di macchine agricole e legata proprio alla Fiat, al recentissimo Jeep con l’aggiunta quest’anno del “4xE” legato alle vetture elettriche. E proprio con Jeep come sponsor va ricordata una delle maglie più particolari della Juventus degli ultimi anni, ovvero la home 2019-2020 nella quale il bianco e il nero erano divisi da un bordo rosa. 

Ma a Torino non è solo Juventus, anche la squadra granata è scesa in campo nel derby della Mole in completo automobilistico. Dalla stagione 2013-2014, infatti, il Torino FC è legato a Suzuki, con la casa di Hamamatsu che ha prima svolto il ruolo di Official Sponsor del club e poi, nel 2015, ha stampata la sua “S” sulle maglie della squadra come main sponsor. E sempre legata al mondo dei motori, ma questa volta sulle due ruote, non va dimenticata la maglia indossata nell’inverno 2020 per celebrare la vittoria del Mondiale MotoGP di Joan Mir proprio con in sella alla Suzuki. In quell’occasione, la “S” divenne argentata con due rami d’alloro e la scritta “MotoGP Champion” e i colori argento e azzurro del team giapponese sulle maniche.

Udinese e Dacia, un rapporto che va oltre la maglia

Uno dei legami di sponsorship più duraturi è quello che lega dal 2009 l’Udinese e Dacia. Il noto brand di automobili del gruppo Renault ha trovato nella squadra friulana un partner fedele e sicuro sul quale impostare la propria strategia di comunicazione e marketing. Nel 2016, poi, è stato raggiunto il picco massimo della collaborazione quando è avvenuta la fusione dei due mondi con l’Udinese che ha rinominato il proprio stadio, l’ormai passato Friuli, in Dacia Arena. E tale naming rights consente al club bianconero di ricevere 500mila euro a stagione solo grazie l’utilizzo di tale denominazione.


Tra le iniziative legate alle maglie, ricordiamo quella del 2018 per la partita contro la Lazio nella quale l’Udinese scese in campo con 11 maglie diverse disegnate tutte da HS Football, sponsor tecnico del tempo. Le divise erano ispirate ai pattern che hanno definito la storia del club friulano, per promuovere e finanziare idee e progetti di undici persone scelte dalla stessa Dacia. Le maglie vennero poi messe all’asta sulla piattaforma Catawiki e quella di Jakub Jankto fu quella venduta al prezzo più alto (1.600 euro), con un ricavato che andò poi a Michela Bonan per realizzare un libro sulla storia degli opifici di Udine. 

Roma-Hyundai, Venezia-Dr e non solo 

In Italia, poi, le automobili hanno fatto capolino anche sul retro sponsor delle maglie delle squadre di Serie A. La Roma e Hyundai portano avanti dal 2018 un proficuo sodalizio e il logo dell’azienda coreana appare tuttora sul retro delle divise giallorosse, subito al di sotto del numero di maglia. Lo stesso vale per il neopromossa Venezia che per quanto riguarda il retrosponsor ha deciso di affidarsi a DR, casa automobilistica molisana che ha deciso di apporre il proprio logo anche sulle maglie della squadra femminile dei lagunari che attualmente milita in Serie C

Ma nel nostro campionato sono tanti i club che hanno portato in campo le quattro ruote. Dal Perugia, prima con Daewoo Matiz e poi con Toyota, alla Fiorentina che è passata da Toyota a Mazda fino a indossare per una sola partita anche il logo Volkswagen. Era il 2014 e nella partita contro l’Inter i viola scesero in campo con una divisa speciale, in edizione limitata e firmata poi da ogni singolo calciatore, con il marchio della casa tedesca. Le maglie furono poi messe all’asta e vendute in beneficenza. Sul petto appariva anche la scritta "Fiorentina per Firenze", dato che il ricavato fu destinato alla città per le zone che quell’anno furono colpite dalle alluvioni. 

Wolfsburg e Volkswagen, un legame che va oltre il calcio

La squadra di calcio più legata al mondo delle automobili, però, non può che essere che il Wolfsburg. La città della Bassa Sassonia, infatti, fu creata appositamente come base per realizzare il mitico Maggiolino, il veicolo per eccellenza del popolo tedesco. Il club è inoltre di proprietà proprio della Volkswagen, che ha inserito lo stemma della città - un castello e di un lupo -  per ornare molte delle vetture firmate dall’azienda. Nel 2003 inoltre, più precisamente dal 25 agosto al 10 ottobre, la città cambiò anche nome venendo nominata Golfsburg per motivi di marketing, in occasione del lancio della quinta generazione di Golf. 

Lo stadio del Wolfsburg è intitolato ovviamente Volkswagen Arena, con tanto di logo ben in vista sulle maglie biancoverdi. Un progetto molto riuscito visto che la squadra milita nella massima serie dal 1997 arrivando fino a vincere la Bundesliga nel 2009. Con la maglia dei lupi sono scesi in campo giocatori del calibro di Dzeko, Mandzukic e Kevin De Bruyne.

Il Manchester United e le Chevrolet mai utilizzate

Nell’agosto 2012, Manchester United e General Motors hanno annunciato il loro milionario accordo di partnership diventato poi effettivo nel 2014, quando sulle maglie dei Red Devils è apparso il main sponsor Chevrolet. A Old Trafford, però, non c’è mai stato grandissimo amore per il marchio americano. Nei primi anni di collaborazione, infatti, l’azienda aveva messo a disposizione dei calciatori ben quindici vetture, tutte però rimaste parcheggiate nel centro sportivo di Carrington dato che le superstar del club preferirono guidare i loro bolidi di lusso. L’unico a bordo di una Chevrolet era l’allora allenatore Louis van Gaal ma per un puro caso, visto che La Captiva con la quale si spostava quotidianamente era già di sua proprietà e quindi non legata all’accordo di sponsorizzazione. Dal 2021, poi, l’azienda americana ha scelto di non collaborare più col Manchester United e il motivo sarebbe da ricondurre anche agli scarsi risultati ottenuti in campo dalla squadra. 

Tra le maglie da ricordare dei Red Devils con il marchio di automobili come sponsor, c’è la terza divisa della stagione 2020-2021. Kit bianconero, che riporta dritti agli anni ’80 del club, con la presenza del pattern “Dazzle Camo” che invece è comparso addirittura durante la Prima Guerra Mondiale. L’artista Norman Wilkinson lo applicò sulle navi della marina militare inglese tale modello, visto che queste particolari forme geometriche permettevano di alterare il calcolo della profondità agli occhi dei nemici.

Italia, Germania e altre nazionali legate ai loro marchi

Anche le Nazionali di calcio nel corso della storia non si sono sottratte alla sponsorizzazione di marchi automobilistici dei rispettivi Paesi. La selezione italiana, ad esempio, viene accompagnata da FIAT da quasi vent’anni e nel 2019 è arrivato il rinnovo della partnership per ulteriori quattro anni. L’azienda automobilistica si impegna a fornire allo staff FIGC le vetture per gli spostamenti in occasione delle partite ufficiali, delle amichevoli e dei ritiri. Inoltre, il marchio è presente sulle divise da allenamento degli Azzurri e sugli spazi pubblicitari a bordo campo.

La Nazionale tedesca è invece in rapporto con Volkswagen, che nel 2019 ha preso il posto di un altra multinazionale a quattro ruote di stampo teutonico: la Mercedes. La partnership avrà la durata di cinque anni e mezzo e terminerà il 30 luglio 2024. Il marchio con sede a Wolfsburg è inoltre anche sponsor della Coppa di Germania

Totti, Beckham e i calciatori volti delle quattro ruote

Le squadre, certo, ma non solo. Anche i calciatori ed ex calciatori, infatti, nel corso degli anni sono diventati testimonial delle aziende automobilistiche. Il caso più recente è quello di Francesco Totti, diventato ambassador di Volkswagen per quanto riguarda le auto elettriche, così da avvicinare il grande pubblico a questo genere di vetture. Ironico e simpatico lo spot della nuova gamma elettrica ID che vede il Pupone protagonista, che vede arrivare le chiavi della sua auto con mini Volkswagen telecomandata. 

Anche Marc Ter Stegen, portiere del Barcellona, è dal 2020 testimonial di un brand automobilistico. Il tedesco è infatti il nuovo volto di Cupra, il marchio sportivo di Seat. Una scelta precisa e ponderata, con l’intento di farsi conoscere in mercati chiave come quello della Germania, dato che l’estremo difensore è il numero della Nazionale, e la Spagna. 

Dal campo al sedile di una macchina anche per David Beckham, divenuto il global ambassador di Maserati. Lo “Spice Boy” è protagonista di un divertente spot dell’azienda italiana in cui si diverte a piroettare a bordo del suv Levante Trofeo, mentre il suo telefono elenca una serie lunghissima di impegni lavorativi.