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La storia del logo ASR della Roma

E perché il suo ritorno sulle maglie giallorosse per il Derby è così importante

La storia del logo ASR della Roma E perché il suo ritorno sulle maglie giallorosse per il Derby è così importante

Domenica la AS Roma scenderà in campo per il Derby avendo sulla maglia il logo ASR, un ritorno dopo anni di attesa specialmente per una grossa parte del tifo organizzato giallorosso. Lo storico simbolo che ha impreziosito le maglie giallorosse dalla stagione 1996/97 a quella 2012/13 era stato sostituito per volontà dell’allora presidente James Pallotta tra forti contestazioni, tornerà sulla prima maglia dopo che era stato già inserito sulla quarta maglia di quest’anno. I Friedkin infatti non hanno fatto mistero di preferire una linea più morbida e venire incontro alle richieste della tifoseria, sentimentalmente molto legata allo scudetto con la lupa e le tre lettere intrecciate, e insieme a New Balance hanno deciso di utilizzarlo sempre più in occasioni speciali, come appunto sa essere un derby.


Il logo ASR, com’è comunemente chiamato tra i tifosi, è associato ad uno dei periodi più felici della storia della Roma che coincide con la presidenza Sensi e lo scudetto 2000/01, oltre ad altri trofei alzati al cielo da Totti e compagni. Inoltre il logo all’epoca segnava uno storico ritorno, quello della lupa e delle tre iniziali che erano presenti sullo scudetto della Roma fin dalla sua fondazione nel 1927. Le iniziali rimandano alle tre squadre locali, l’Alba Roma, il Roman e la Fortitudo Pro Roma, che fondendosi diedero inizio alla storia della squadra capitolina e sono rimaste sempre lì intrecciate a testimonianza del patto fondativo. Anche la Lupa Capitolina è stata sempre presente sulle prime edizioni dello scudetto giallorosso, fino almeno a quando il Comune non fece rimuovere la scultura conservata al Campidoglio non concedendo al club l'autorizzazione per utilizzarla. 

Durante la battaglia legale che ne conseguì, la Roma utilizzò il "Lupetto" disegnato ed ideato da Piero Gratton, che divenne per un ventennio - dal 1977 al 1997 - il simbolo del club fino appunto a quando il comune diede finalmente la possibilità di restaurare lo scudetto giallorosso con la lupa che allatta Romolo e Remo. Il logo ASR del 1997 quindi non solo rappresenta la Roma di Totti e Batistuta, ma soprattutto quella della riconquista della propria identità storica. Quella che secondo molti Pallotta cancellò nuovamente con il restyling che effettuò appena comprate le quote societarie dalla famiglia Sensi. 

“Quante persone vivono a Roma? Quattro milioni, qualcosa del genere? Io ne prendo 21 e nessuno capisce cosa significa AS e, alla fine, è una squadra di calcio a Roma. Roma è piuttosto semplice, a tutte le età” disse Pallotta a chi lo criticava per la scelta di rimuovere la sigla ASR e sostituirla con un più lineare ROMA. La leggibilità, specialmente per chi arrivava dall’estero, e la vendibilità furono le motivazioni più importanti tra quelle a spingere per questo cambiamento, che inserì anche l’anno di fondazione del club capitolino e sostituì l’immagine della lupa con una meno fotorealistica. Gli altri cambiamenti più sottili riguardano i font scelti, il Trajan Pro per il principale e l’Helvetica Neue Light per il complementare, e il colore complementare, un argento metallico integrato nel logo. Nel 2016 inoltre il Giallo Roma della parte superiore del logo fu schiarito con una tonalità più accesa.

La contestazione fu feroce, con striscioni, cori e comunicazioni delle curve, oltre a petizioni on-line e sit-in nei negozi in giro per la capitale. Una spaccatura che contribuì a complicare il rapporto tra tifoseria organizzata e presidenza americana, fino al punto di non ritorno che spinse alla fine Pallotta a cedere la società. Dan Friedkin e New Balance non vogliono commettere gli stessi errori dei loro predecessori, bilanciando le continue rivoluzioni per mantenere moderno e vendibile il brand della squadra giallorossa mantenendo allo stesso tempo viva la tradizione e i suoi simboli. Negli ultimi anni infatti abbiamo visto un ritorno prepotente sulla scena dei loghi tradizionali delle squadre, dopo un periodo di minimalismo e ristrutturazione, e pochi in Italia posseggono la profonda storia di quello ASR della Roma.