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Coca Cola, Pepsi ed altre bollicine sulle maglie da calcio

Spesso criticate per le loro calorie, le bibite gassate hanno definito l'estetica delle sponsorizzazioni sportive

Coca Cola, Pepsi ed altre bollicine sulle maglie da calcio Spesso criticate per le loro calorie, le bibite gassate hanno definito l'estetica delle sponsorizzazioni sportive

Le bibite gassate sono sempre state argomento di discussione nel mondo del calcio, o dello sport in generale, per il loro alto contenuto di zuccheri e dolcificanti vari, i peggiori nemici di un atleta. Lo sa bene Cristiano Ronaldo, che addirittura durante Euro 2020 allontanò dal palco della sua conferenza stampa due bottigliette di Coca Cola, tra i principali partner dell’Europeo. Da salutista qual è, il cinque volte Pallone d’oro non solo non volle mostrarsi con la Coca-Cola ma invitò anche tifosi e appassionati a bere acqua. Successivamente a questa azione dell’asso portoghese, l’azienda americana ebbe un incredibile calo in Borsa per qualche giorno. 

Tali sponsorizzazioni però si sono dimostrate fondamentali per il mondo del calcio, avendolo accompagnato negli ultimi decenni con i loro font a caratterizzare le maglie da gioco di tutto il pianeta, dall'Italia fino al Sudamerica. 

7Up sulla maglia della Fiorentina

Nella stagione 1992-93 sulla maglia della Fiorentina firmata Lotto arrivò dall'America una bevanda  gassata al gusto di limone e lime, con l’aggiunta di tracce di citrato di litio: la 7Up. Era la Viola di un certo Gabriel Omar Batistuta, che di lì a poco avrebbe trionfato in Copa America con l’Argentina. In quell’anno, Lotto disegnò una seconda maglia che scatenò una tale serie di controversie da passare alla storia ma non nel modo che l'azienda italiana avrebbe sperato. La seconda maglia era strutturata da un pattern ottenuto con un randomizzatore computerizzato partendo dal logo dello sponsor tecnico, che però creò dei reticolati simili a svastiche. E quando un lettore dell’Unità telefonò in redazione per avvertirli di aver notato le croci uncinate sulle maglie della viola, il quotidiano fece partire una campagna che costrinse Lotto a ritirare la maglia. La stagione della Fiorentina da lì in poi andò malissimo, sfociando con una clamorosa retrocessione che combacia anche con il primo anno della 7Up come sponsor della società. 

Negli anni Novanta la bibita americana compariva anche sulla maglie del Botafogo, che in quel periodo in Brasile conquistò diversi successi. Le prime divise bianconere bianconere sponsorizzate dalla bevanda avevano un grande logo con tanto di sfondo verde sulla parte anteriore e la scritta “SEVEN UP” posteriormente dove al giorno d’oggi vengono stampati i cognomi dei calciatori. Successivamente poi, lo sponsor perse il grosso quadrato colorato mostrando semplicemente il classico “7Up”. 

Roma e Pepsi per una notte

Nel 2007 la Roma non aveva sulla maglia alcuno sponsor ma per una notte ospitò il marchio della Pepsi. In occasione del lancio delle nuove lattine da collezione, nella partita del 31 marzo contro il Milan, la squadra giallorossa scese in campo non solo con il nome e il logo della bibita, ma anche con l’immagine dei barattoli che sarebbero stati immessi sul mercato. Il match terminò 1-1, con le reti di Mexes e Giardino, e la maglie furono poi autografate dai calciatori della Roma e messe all’asta su Ebay con il ricavato che andò a favore dell’Associazione Famiglie Italiane dei Sordi per il Bilinguismo Onlus. Una stranezza unica nel nostro campionato. 

Pepsi in Sudamerica, il Boca Juniors e il Corinthians

Dal 2001 al 2003 il marchio Pepsi fu associato in Argentina, e in generale in Sudamerica, con il Boca Juniors, che in quegli anni vinse due volte la Copa Libertadores con le maglie blu firmate Nike, una grossa banda gialla sul petto e la scritta “PEPSI” a caratteri cubitali. A indossarla un giovanissimo Carlitos Tevez che si mise in mostra in quegli anni nel grande calcio prima di sbarcare in Europa. 

E se in Argentina erano i Millonarios a portare per i campi la bevanda che da sempre fa concorrenza alla Coca-Cola, in Brasile fu il Corinthians, dal 2000 al 2004, ad essere sponsorizzato dalla Pepsi. Due campionati Paulisti e una Copa do Brasil i successi del club durante le stagioni che videro scendere in campo la squadra con il logo Pepsi, anche nella versione “PEPSI Twist” al limone. 

Il Cruzerio, Coca-Cola e un giovanissimo Ronaldo Nazario

Nei primi anni Novanta la Coca-Cola fece capolino sulle maglie del Cruzerio. Divise che ancora oggi sono ricercatissime dai collezionisti, principalmente perché nel 1993 a indossarla è un giovanissimo Ronaldo Luís Nazário de Lima. Azzurro cielo con le classiche cinque stelle da una parte e lo sponsor tecnico FINTA dall’altra, colletto e la scritta Coca-Cola sia sul petto che sul retro per una maglia che lo vide segnare in un anno e mezzo 44 gol in 47 presenze, prima di diventare per tutti il Fenomeno. 

Il Club Nacional e il “ghiaccio Pepsi”

Siamo sempre in Sudamerica, questa volta in Uruguay, dove nel 1998 il Club Nacional si presentò in campo con una maglia tanto insolita quanto originale. In virtù dell’accordo con Pepsi, lo sponsor tecnico FILA disegnò una divisa azzurro scuro con sfumature più chiare quasi a richiamare dei quadrati. Il tutto faceva sembrare che sulla maglia ci fossero disegnati dei veri e propri cubetti di ghiaccio, gli stessi presenti sulle lattine di Pepsi di quegli anni. Ovviamente al centro della maglia compariva sia il logo bianco-rosso-blu che il nome della bibita gassata, per una maglia rinfrescante. 

Una Nazionale con lo sponsor: il caso del Brasile

Il 1987 fu un anno particolare per il calcio brasiliano. Fu infatti l'anno nel quale tredici squadre si distaccarono dalla Federcalcio brasiliana, che aveva comunicato ai club di avere problemi economici, poi riunirsi ed organizzarsi in un proprio torneo senza la presenza della CBF. Nasce così la Copa Uniao, con le tredici società che misero a punto piano perfetto per auto-finanziare il loro progetto. E tra gli accordi trovati, c’era quello con Coca-Cola, che sarebbe stato main sponsor di tutte le squadre partecipanti alla manifestazione. Il famigerato logo con banda rossa apparve ovunque, riscuotendo un grandissimo successo, tanto di arrivare anche sulle maglie della Nazionale del Brasile. Era il 9 dicembre 1987 quando la Selecao scese in campo per una amichevole contro il Cile indossando la classica divisa verdeoro, ma con tanto di bandone rosso con la scritta Coca-Cola sul petto. La partita fu vinta dalla Roja e fu anche l’unica apparizione di un sponsor sulla maglia della Nazionale verdeoro.