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Belonging capitolo uno, Venezia

Alla scoperta del rapporto tra le squadre e le città attraverso le maglie di Kappa

Belonging capitolo uno, Venezia Alla scoperta del rapporto tra le squadre e le città attraverso le maglie di Kappa

Il calcio in Italia è molto più di uno sport, è un elemento essenziale della vita di una città. Segna il ritmo con cui passano le giornate, si separano gli amori dai dolori e si accavallano le celebrazioni e le delusioni, tutte affrontate indossando la maglia della propria squadra preferita. Negli anni le maglie, da divise utilizzate per distinguere i giocatori, sono diventate un simbolo viscerale di appartenenza ad una comunità, non più confinata ai canonici novanta minuti di gioco ma presente in ogni aspetto della quotidianità. Un sentimento che Kappa ha voluto celebrare nelle maglie realizzate per la stagione 2021/22


Il Venezia FC sta vivendo un periodo di rinascita, culminato lo scorso anno con il ritorno tanto atteso in Serie A, grazie alla nuova proprietà statunitense che ha imposto uno stile innovativo ed internazionale. Una rivoluzione che si è rivelata vincente e che ha trovato in Kappa un perfetto alleato nell’interpretare allo stesso tempo la voglia di tradizione e novità dei tifosi veneziani. “Le quattro maglie sono a mio avviso tutte fighe, che è diverso da belle, sono fighe perché c’è ricerca, esprimono venezianità proponendo dettagli non scontati, mi hanno colpito tutte, sarà il primo anno che le prenderò tutte e quattro” ci dice Daniele Reale, proprietario del Marciano Bar e primo protagonista di Belonging. Reale, dopo una lunga esperienza in varie realtà mestrine nel 2013, insieme al socio Federico Frassinelli, ha fondato a Marghera il Marciano, pub dal classico sapore british condito con spruzzate di colore che ci ricordano che siamo pur sempre in Italia.

“Pub etimologicamente vuol dire Public House, ed il Marciano lo è veramente, tutti al Marciano si sentono a casa, in una comune, in un luogo protetto e contenitore di sentimenti, origini, dettagli ed elegante venezianità, cosa che purtroppo in una Venezia sempre più mainstream intervallata da finta venezianità stereotipata in localini lugubri e approssimativi tradotti in “bacari tipici”, che di tipico hanno ben poco se non nulla, i luoghi come il nostro diventano cosa rara”. Il Marciano a Marghera ha avuto talmente successo da spingere Reale ad aprirne uno anche a Venezia, per la precisione in Calle Loredan, dove è d’obbligo ordinare un panino, prendere una birra e guardare il Venezia. Che è di casa al Marciano, diventato presto un punto fermo per tutti i tifosi della squadra della Serenissima, dove raccogliersi prima, durante e dopo per esultare e soffrire insieme per la stessa maglia. “Al Marciano si è costantemente in clima partita grazie anche alle assidue frequentazioni del Presidente Duncan, di Paolo Poggi, Alex Menta, Sonya Kondratenko, Ivan Cordoba, alcuni calciatori e le loro compagne, tantissimi ragazzi del giovanissimo staff media-foto-video-pr del Venezia Calcio che hanno fatto del Marciano Pub un punto d’incontro e di riferimento” ci spiega Reale.

Ma è soprattutto un porto sicuro dove attraccare dopo i religiosi novanta minuti di gioco al Penzo, dove ci si incontra per il post partita, “una sorta di Terzo Tempo per tutti gli interpreti, supporters, Società e addetti ai lavori e ai servizi, si arriva al Marciano in gruppo o per conto proprio, con il sorriso o incazzati neri, e ovviamente per questa sera di certo non si parla d’altro”. Una tradizione che ora si sta sempre più radicando, complici anche i buoni risultati della squadra di Paolo Zanetti che ha raccolto le simpatie e l’interesse anche di chi non vive nella laguna. Il brand Venezia infatti, contraddistinto da una comunicazione pulita e curata e da un’estetica più da studio d’arte che da club di calcio, ha superato i limiti dei canali veneziani.

Il lavoro svolto da Kappa per il ritorno in Serie A del Venezia è decisamente un passo avanti, "anche se richiede una mentalità di certo non alla portata di tutti visto che il pubblico più “tradizionalista” ha contestato le scelte, mentre chi più proiettato alle evoluzioni stilistiche, al gemellaggio sport-moda-musica, allo streetwear, non può che aver pensato “ohhh finalmente ci siamo arrivati anche noi”. Finalmente un passo avanti, uno studio, un progetto vero che ci toglie dal provincialismo e ci proietta alla totale internazionalità del brand VENEZIA”

Per la stagione 2021/22 Kappa ha realizzato quattro maglie di grande impatto, che hanno fatto breccia non soltanto nei cuori dei tifosi lagunari, come Daniele Reale, grazie a sottili quanto eleganti riferimenti alla storia della città e della squadra. La prima maglia presenta le stelle dorate della Basilica di San Marco disposte a "V", la seconda un pattern a triangoli che ricorda i bellissimi mosaici veneziani, la terza è ispirata ai colori della laguna mentre la quarta è forse quella più identitaria del lotto, come ci conferma anche Daniele Reale. "È la mia preferita, da Veneziano e amante succube di Venezia non può che essere quella rossa che richiama il Gonfalone, la bandiera di San Marco, il simbolo di Venezia".

Photographer: Eleonora D’Angelo
Stylist: Francesco Tizzano
Photographer Assistant: Danilo Cautero
Editorial Coordinator: Elisa Ambrosetti
Art Director: Alessandro Bigi / nss factory
Talent: Daniele Reale
Production: nss factory