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Un brand che non sapevi avesse prodotto kit da calcio

Oltre le iconiche All Star, Converse ha avuto anche una brevissima e ormai dimenticata parentesi nel calcio

Un brand che non sapevi avesse prodotto kit da calcio Oltre le iconiche All Star, Converse ha avuto anche una brevissima e ormai dimenticata parentesi nel calcio

Converse e il calcio sarebbero dovute essere due rette parallele che non si incontrano mai giusto? Sbagliato. In realtà il brand nato dalla grande intuizione di Marquis M. Converse ha prodotto un kit da calcio alla fine dello scorso millennio, un episodio breve quanto curioso. Ma prima riavvolgiamo il nastro: nel 1908, in una piccola quanto sconosciuta cittadina nello stato del Massachusetts inizia la storia di un marchio che diventerà, anche grazie all'ex giocatore di basket Chuck Taylor, uno dei più iconici e riconosciuti al mondo. Converse è stato e in parte è ancora adesso più che un semplice brand di scarpe, un simbolo o uno stile di vita, mai scomparso e capace di sopravvivere nel tempo, stilisticamente ben distante dalle sfilate e dalle passerelle della fashion week, un cosiddetto evergreen.

Dai campi da basket degli anni 50 ai movimenti contro-culturali degli anni 70, Converse prima della fine del millennio aveva venduto oltre 600 milioni di scarpe. Ma in quello stesso periodo stava avendo grossi problemi finanziari, rischiando più volte la bancarotta fino ad essere acquistata da Nike nel 2003, che stravolse totalmente la sua strategia produttiva. E proprio nel tentativo di cercare una nuova strada Converse provò ad entrare nel mercato dei kit da calcio. Una parentesi parecchio insolita per un brand abituato fino agli anni '90 a monopolizzare o quasi l'NBA con le sue scarpe e che quindi risultava estremamente distante dall'universo calcistico. Nonostante la grossa influenza condivisa anche con adidas nel mondo cestistico, Converse nel 2001 realizzò due diversi kit per Club Atlético Nacional S. A., meglio nota come Atlético Nacional de Medellín. Non sembra esserci un nesso diretto tra il brand americano e la squadra colombiana, fatto sta alla fine del 1999 l'Atlético Nacional decise di mettere fine al sodalizio con PUMA per diventare il primo club sponsorizzato da Converse.

La maglia disegnata da Converse era molto semplice, lontana da quei pattern, design e colori che gli altri kit supplier proponevano ai loro club. Una semplicità forse troppo marcata per il campionato colombiano che ci ha abituati a tutta un'altra estetica, complessa e astratta per certi versi. Ma l'elemento più strano della jersey dell'Atlético Nacional riguarda la scelta dei loghi utilizzati. Diversamente dal logo adottato alla fine degli '90, l'azienda americana decise di apporre dalle spalle in giù una banda con il marchio disegnato nel 1970 dall'artista Jim Labadini, mentre al centro, esattamente sul petto Converse posizionò la stella che troviamo ancora oggi nelle iconiche All Star disegnate da Chuck Taylor

Dopo una sola stagione forse complici anche i risultati sportivi non troppo esaltanti dell'Atlético Nacional, Converse decise di abbandonare il club e conseguentemente il calcio. Un'esperienza brevissima ma che pose fine alla parentesi aperta nel mondo del calcio e che successivamente portò i colombiani a sostituirli con Umbro.