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Il 2021 è stato l'anno del ritorno dei vecchi loghi sulle maglie

Dall'Italia all'Inghilterra fino all'Olanda, quasi tutti i club sono tornati nel passato

Il 2021 è stato l'anno del ritorno dei vecchi loghi sulle maglie Dall'Italia all'Inghilterra fino all'Olanda, quasi tutti i club sono tornati nel passato

Nel 2017 la Juventus presentava il suo modernissimo logo, una vera e proprio rivoluzione attuata con il principale intento di rappresentare con un solo simbolo il club in tutta la sua essenza, dalle strisce fino al vecchio Scudetto che da sempre ha caratterizzato il logo bianconero. Il nuovo simbolo ha segnato una cesura netta con il passato, una "J" stilizzata che vuole rappresentare non solo una squadra di calcio ma anche un’identità, un’appartenenza e una filosofia. Una scelta giustificata dal presidente Agnelli come: "frutto di un approccio audace e senza compromessi, che vuole superare gli schemi tipici della tradizione calcistica ed esprime il coraggio della discontinuità".

Da quel rebranding sembrava che tutto potesse cambiare e che la società bianconera fosse destinata a fare da apripista, aprendo un nuovo trend trai club. Una rivoluzione che si pensava potesse contagiare anche l'Inter che dopo aver rivoluzionato l'area sportiva con Marotta e Conte, due degli artefici dei grandi successi dei bianconeri degli ultimi anni nove anni, sembrava voler seguire anche fuori dal campo la via aperta dai bianconeri stilizzando in maniera più minimale possibile il suo logo, eliminando la forma sferica e lasciando solo la "I" e la "M". Così non è stato, lo Studio Bureau Borsche è rimasto fedele alla tradizione, semplificando alcuni elementi del logo e lasciandolo nella sua forma originale. Nonostante i vari rebranding attuati, nati principalmente da un’esigenza di marketing, visto che ormai la comunicazione dei club si svolge sempre più sulle piattaforme digitali e un logo troppo complesso e ricco di effetti visivi realistici perderebbe di distintività, sulle maglie si è invece registrata la tendenza opposta. Sette squadre su venti della Serie A hanno apposto nelle loro maglie i loghi retrò, utilizzati nella maggior parte dei casi prima degli anni '80, ma non solo in Italia anche all'estero molti club hanno fatto lo stesso.

Anche il mondo della moda ha subito questa influenza, molti brand hanno riaperto i loro archivi ripescando collezioni ed elementi vintage, riproponendoli in nuove collezioni. Jean-Paul Gaultier, ha annunciato un revamp del sito del brand su cui verranno messi in vendita i capi vintage e d'archivio dello stesso brand e sarà anche possibile noleggiare alcuni dei più iconici look delle sfilate. Lo stesso ha fatto Gucci con il suo Gucci Vault, che ha aperto le porte alla vendita dei propri pezzi vintage, una prima volta, assoluta. Un report di Lyst segnala un + 321% nelle ricerche di jeans riciclati e un 117% della domanda di articoli riciclati. Altro dato che conferma questa tendenza è l'hashtag #deadstock su TikTok ha generato 9,5 milioni di visualizzazioni a conferma di come il vintage abbia fortemente influenzato il 2021.

Dalla moda fino ai rettangoli di gioco, quest'anno solo in Italia Atalanta, Lazio, Roma, Fiorentina, Torino, Genoa e Udinese hanno apposto nelle loro maglie i loghi vintage. All'estero anche l'Arsenal ha fatto lo stesso, non limitandosi alla sola maglia da trasferta ma rilasciando una intera collezione ispirata ai colori e al pattern anni '90. Lo Swansea solo per questa stagione ha annunciato un rebranding temporaneo, il club gallese sta utilizzando il vecchio stemma del 1992 per celebrare il 40esimo anniversario dalla storica promozione in Premier League. In Olanda l'Ajax ha fatto lo stesso, apponendo sulla prima maglia il logo adottato nel 1928, giustificando così la sua scelta: "in una Johan Cruyff Arena senza tifosi per quasi tutta la stagione, il “vecchio logo” è stato uno dei pochi spettatori alle partite casalinghe dell’Ajax. Dopo una stagione così irreale, questo storico logo tornerà sulla maglia di casa, in quello che è un tributo unico ai tifosi. Questo logo non contiene le stelle del campionato, come in passato. Le tre stelle si mostrano come un dettaglio del collo, con una sottile aggiunta delle tre croci di Andrea."

Probabilmente la riapertura degli archivi, il ripescare elementi retrò può essere un tentativo di sopperire alla mancanza di creatività, puntando su storia e tradizione, una vera e propria confort zone nel mondo del calcio. Nonostante i vari rebranding vadano completamente nella direzione opposta per le maglie, i club hanno seguito la via delle varie maison, riportando i loro vecchi loghi nelle maglie, ricordando ai tifosi i vecchi fasti d'un tempo del cosiddetto "calcio romantico".