Nike è pronta a rilanciare dopo cinquant'anni i suoi primi scarpini da calcio

Proprio sul finire dell’anno Nike sfrutta la ricorrenza del cinquantesimo anniversario per annunciare uno dei ritorni più attesi tra gli appassionati di calcio e sneakers, ovvero il primo scarpino mai realizzato dall’azienda dell’Oregon. Fu la prima scarpa ad avere sul suo lato lo swoosh che diventerà uno dei simboli più iconici del nostro tempo mentre la forma della tomaia riprende quella di un’altro grandissimo successo di quel periodo di Nike, ovvero le Cortez.

Lanciata sul mercato con un prezzo molto popolare, appena 17 dollari, diventò rapidamente lo scarpino che definì un’epoca di calcio mondiale con il suo stile classico ma elegante. In pelle nera con lo swoosh bianco a contrasto, inizialmente fu messa in commercio senza alcuna protezione contro le intemperie del tempo. Scelta che si rivelò fallimentare, provocando non pochi problemi specialmente durante partite in condizioni di freddo e pioggia. Tali problemi strutturali e la scelta di Nike di focalizzarsi soprattutto sul running, tennis e sul basket contribuirono al ritiro della scarpa dal mercato, e per alcuni decenni l’azienda di Beaverton non si occupò più di scarpini da calcio.

Ora Nike è diventato il più grande fornitore di materiale tecnico per calciatori e ha deciso di omaggiare i suoi più umili inizi rieditando la scarpa dalla quale tutto è cominciato. Fedele all’originale, la Nike 1971 riprende la struttura in pelle nera con il baffo bianco alla quale aggiunge in dettaglio il logo del Mondiale di Messico 70 sulla linguetta e sulla soletta interna. A completare la scarpa 13 tacchetti conici bianchi come quelli usati dai calciatori cinquant’anni fa, in un altro mondo e un altro calcio.