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Quando Lonsdale realizzava maglie da calcio

Dal pugilato fino al calcio, storia del brand londinese ormai scomparso dai campi di gioco

Quando Lonsdale realizzava maglie da calcio Dal pugilato fino al calcio, storia del brand londinese ormai scomparso dai campi di gioco

Le ultime fashion week di Milano e Parigi hanno ufficialmente riportato sulla scena della moda lo stile anni ‘00, trend con gli hashtag #Y2kAesthetic e #Y2kFashion ha totalizzato oltre 500 milioni di visualizzazioni su TikTok e anche su depop "Y2K" è diventato un hashtag popolare fra i più giovani. Uno stile ugly-glam che forse in Inghilterra - dove all’epoca il BritPop di Robbie Williams e gli outfit di David e Victoria Beckham dominavano la scena - ha trovato la sua massima espressione e ha creato degli strani e interessanti cortocircuiti estetici tra brand inglesi e maglie della Premier. Tra questi, il breve excursus di Lonsdale nel mondo del calcio britannico racconta meglio di tanti trattati quel genere di estetica brit-working class dove un brand popolare e nato dalla box era diventato lo sponsor di club di provincia, brutti tosti e che a breve - come Lonsdale - sarebbero stati travolti dalla svolta globalista della Premier.  

I club in questione - Sunderland, Birmingham City, Brentford, Swindon Town, Millwall, e Blackburn Rovers - non facevano parte dell'élite del calcio Inglese ma si sposavano perfettamente con l’estetica del brand. Lonsdale infatti non era il tipo di brand patinato e scintillante da poter sponsorizzare il Manchester United costellato dai suoi grandi campioni. Quanto piuttosto puntava su squadre e giocatori di provincia divisi a metà dall’essere ad un passo dall’affermazione al totale oblio. Esempio lampante su tutti, Craig Bellamy, capace sia di segnare in ogni stadio della Premier ma allo stesso tempo essere protagonista di clamorose vicende giudiziarie, molto pesanti, da cui qualsiasi brand oggi si terrebbe ben alla larga.

La storia del marchio nato nella grigia città di Londra affonda le sue radici nella storia e deve il suo nome a Hugh Cecil Lowther, 5º conte di Lonsdale. Il Lord era solito organizzare incontri di boxe, qualcosa che ricorda vagamente i match nei seminterrati di un bar macabri e sporchi come in Fight Club.

Ma Lonsdale prima ancora di entrare nel mondo del calcio e dopo essersi fatta conosocere attraverso i guantoni di Mike Tyson e Muhammad Ali e le maglie dei The Jam, era un vero e proprio colosso dell’estetica anni 2000, periodo che ha completamente colonnizato perlopiù con le sue iconiche felpe. Un brand rivalutato anche fuori dai verdi campi inglesi, simbolo di alcuni hooligans che in quel marchio si riconoscevano. Ma non solo, oltre la boxe, il calcio, gli hooligans, in quegli anni Lonsdale sembrava in grado di influenzare qualsiasi cosa avesse sotto mano, scivolando anche in complesse questioni politiche. Per diverso tempo il termine Lonsdale youth è stato ampiamente utilizzato per descrivere gli adolescenti con tendenze di estrema destra, e il marchio è stato vietato da alcune scuole nei Paesi Bassi e in Germania. Situazione aiutata sia dall’immaginario duro da cui nasce, come quello della boxe e dal combattimento e da una parte del nome del marchio, troppo simile a quello del NSDAP, le iniziali del Nationalsozialistische Deutsche Arbeiterpartei, un partito prettamente nazista. Situazione questa che ha lentamente fatto scivolare ancora una volta nell’oblio il marchio, come quelle felpe ormai finite negli scantinati e ormai scomparse dal mondo della moda.

Ma prima delle vicende extra calcistiche, Lonsdale era appunto uno dei pochi brand inglesi protagonisti in Premier League. Le sue sponsorizzazioni però nella maggior parte dei casi sono durate solamente per due stagioni, anche perché i design proposti non hanno mai davvero presentato qualcosa di particolarmente innovativo, a differenza dai capi proposti capaci di monopolizzare l’intero settore. La sua ultima apparizione nel mondo del calcio e in Premier League sarà con il Millwall nella stagione, abbandonando definitivamente il mondo del calcio con la società londinese. Ripercorrendo la sua breve storia nel mondo del calcio, abbiamo raccolto le cinque migliori maglie realizzate dal brand. londinese, in vista chissà di un suo ritorno in campo, presto o tardi. 

5. Brentford | Home 2005

4. Sunderland | Home 2006

3. Blackburn Rovers | Away 2004

2. Birmingham City FC | Away 2006


1. Blackburn Rovers | Home 2005