La mappa dei brand sportswear italiani

L'estetica 2021-22 della Serie A è per il 60% targata Made in Italy, con brand italiani che vestono 12 dei 20 club della massima serie del calcio italiano. Questa tendenza, non confermata nel resto dei campionati europei che invece preferiscono sponsorizzazioni tecniche con brand stranieri, è sintomatica di una qualità sempre crescente dei marchi che riescono a conciliare la tradizione dello stile calcistico italiano i nuovi trend. Dopo anni di "dominio straniero" in termini di sponsorship, molte squadre - soprattutto di media caratura - hanno puntato sull'ascesa di Kappa e Macron, due realtà che si dividono mezza Serie A. 

I brand di sportswear italiani, più e meno recenti, sono diffusi sul territorio in maniera diversa rispetto alla divisione delle squadre di Serie A: le società si concentrano soprattutto al nord (Torino, Juventus, Genoa, Sampdoria, Inter, Milan, Verona, Udinese, Sassuolo, Bologna, Atalanta e Venezia) con una presenza al centro sud di sole sette squadre (Cagliari, Salernitana, Napoli, Lazio, Roma, Empoli e Fiorentina), mentre invece il ragionamento sui marchi sportivi cambia questa prospettiva. Sulla mappa dei 19 brand italiani, la suddivisione territoriale è molto più omogenea.

Così come molti brand dell'Alta Moda italiani sono da sempre associati a luoghi specifici - basti pensare ai binomi Armani-Milano, Stone Island-Modena, Gucci-Firenze e Fendi-Roma - anche nello sportwear l'abbinamento marchio-città ricopre un ruolo importante, soprattutto se si valuta l'heritage di un brand. Non tutti i brand, però, sono riusciti a convincere le squadre della città di appartenenza: eccetto gli esempi presenti e passati come Juventus-Kappa, come Bologna-Macron e Parma-Erreà, ancora non esiste un legame così forte tra squadra, brand e città.