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È l'anno delle maglie iridescenti

Dalla nuova concezione dei loghi all’influenza dei concept kit virtuali

È l'anno delle maglie iridescenti Dalla nuova concezione dei loghi all’influenza dei concept kit virtuali

Se lo scorso anno le maglie da calcio hanno seguito la via dell'architettura, nella stagione che è appena iniziata le maglie iridescenti si stanno affermando come trend più innovativo tra i design proposti dai brand sportivi. L'iridescenza è una proprietà ottica di alcune superfici che, illuminate, assumono un ventaglio di tonalità differenti in base all'angolo di osservazione. Nonostante i primi tentativi dal 2016 in poi targati PSG, Tottenham e Juventus, il kit away del Manchester City di PUMA, la seconda maglia del Barcellona e il pride kit del Nordsjaelland, le three stripes della maglia da trasferta della Juventus, la terza maglia autoprodotta del St. Pauli e la special edition del SK Brann sono alcuni degli esempi attuali di questa nuova ondata di jersey che sfruttano l'effetto dell'iridescenza.

Nonostante gli archivi stanno riconquistando terreno nella scena calcistica contemporanea - basti pensare a quante squadre hanno scelto di utilizzare versioni dei loghi retro - il trend iridescente sulle nuove maglie dà nuova linfa ad un settore che vive di costanti stimoli e continue influenze esterne. Tra le possibili spiegazioni dietro la crescita del trend ci sono la crescente influenza dei concept kit virtuali e quella dei videogiochi, sempre più al centro degli studi dei designer che realizzano i kit dei club. Quello che non più di cinque anni fa poteva sembrare complesso, adesso non solo è realtà ma sta pagando dividendi oltre le più ottimistiche stime. Come ricorda anche Phil Delves di Football Shirt Collective: "Nel corso degli anni abbiamo visto una serie di concept kit iridescenti, ma ora l'immaginazione e i sogni dei designer si stanno facendo strada sulle maglie da calcio reali".

Questa nuova tendenza è la prova più netta di un ribaltamento di prospettiva, con i kit che sembrano essere diventati più importanti per le visioni digitali e virtuali come quelle offerte da TV e videogame piuttosto che per il formato da campo. Quella che sta avanzando sempre di più nel mondo del calcio è l'estetica del virtuale e la fascinazione di tutto ciò che richiama il digital e che sembra essere apparentemente illusorio.

Il trend della stagione 2021-22 è stato pianificato dai designer almeno un paio di anni fa, quando anche in passerella l'effetto iridescente era tra i più frequenti. Le collezioni e gli show winter/fall del 2018 e del 2019 sono ricchi di esempi di come la moda anticipi influenze e tendenze che poi entrano nel mondo estetico del calcio. Da Balmain a Giorgio Armani, da Maison Margiela ad Arthur Arbesser, fino ad arrivare al primo show di Louis Vuitton firmato Virgil Abloh con tutte le bag che seguono l’effetto iridescente. In maniera quasi trasversale a tutte queste reference, ci sono gli item della Digi-couture, con The Fabricant che è tra i brand principali nella produzione di capi che seguono quello che è oggi è una delle influenze principali nel calcio.

L'utilizzo dell’effetto iridescente è molto diversificato al momento: la Juventus lo utilizza solo sulle stripes adidas, Barça e St. Pauli hanno stravolto il proprio logo per dare maggior carattere alle maglie, il City ha coinvolto anche lo sponsor "Etihad Airways" in questa trasformazione. Declinazioni diverse, effetto uguale: una maglia stilisticamente futuristica che possa rappresentare l’anello di congiunzione tra generazioni diverse e sfruttare il gancio sempre più dominante dello streetwear nel calcio. 

Tutti i brand stanno seguendo questa tendenza, con Nike che più di altri sta cavalcando l’onda avendo modo di sperimentare su squadre non di primissima fascia. I semisconosciuti dell'SK Brann - squadra dell'Eliteserien norvegese - hanno aperto la strada con uno dei kit più rivoluzionari degli ultimi anni: divisa total black con loghi e dettagli iridescenti, ufficialmente "ispirata ai riflettori dello stadio". Una maglia, quella lanciata da Nike il 7 maggio - che è stato il presagio e l’anticipazione di quello che è diventato il trend della kit summer.