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Lewis Hamilton ha annunciato la creazione della sua fondazione benefica

"Mission 44" è l'ennesimo progetto di uno degli atleti più attivi per la difesa delle minoranze

Lewis Hamilton ha annunciato la creazione della sua fondazione benefica  Mission 44 è l'ennesimo progetto di uno degli atleti più attivi per la difesa delle minoranze

Lewis Hamilton non è mai stato un semplice pilota di Formula Uno. Il sette volte campione del mondo è sempre stato anche un grande attivista, sia quando è in pista sia quando lascia il casco nel suo box Mercedes. La sua ultima iniziativa è stata lanciata qualche ora fa e si chiama Mission 44, una fondazione benefica per tutelare e migliorare le condizioni delle minoranze nel mondo del lavoro e della scuola e alla quale Lewis Hamilton ha ufficializzato una prima donazione di venti milioni di sterline. Anche la scuderia Mercedes ha giocato un ruolo fondamentale in questo progetto e non solo. Il team di Toto Wolf ha sempre sostenuto le proteste e le battaglie sociali del pilota britannico. Lewis non si è mai nascosto e ha spesso fatto pesare agli organi che governano la F1 - definendo la federazione "razzista" in più di un'occasione - di essere l'unico pilota di colore per la quale si batte ogni giorno.

"Tutti i giovani, indipendentemente dal loro background, dovrebbero avere il potere di sognare l'impossibile. Con Mission 44 cercherò di dare il mio contributo per una società equa e inclusiva in cui ragazzi e ragazze possono raggiungere il loro pieno potenziale attraverso l'accesso a pari opportunità nell'istruzione, nel lavoro e nella società in generale"

Mission 44 - che si concentrerà soprattutto su istruzione e occupazione e includerà donazioni, ricerca, collaborazione e advocacy - arriva in un momento storico particolare, soprattutto per l'Inghilterra. Dopo le tremende conseguenze social dei rigori sbagliati da Rashford e Saka, le reazioni sono state confortanti ma non al punto da mettere la parola fine ad una lotta al razzismo che sembra irrisolvibile. Vedere schierati in prima fila grandi atleti come Lewis Hamilton, Marcus Rashford, LeBron James o Romelu Lukaku è il primo passo per un cambiamento che nel 2021 è più che necessario.

Mission 44 non è l'unica realtà creata o che coinvolge Hamilton sui sensibili temi sociali. La nuova fondazione benefica lavorerà a stretto contatto con Ignite, un'altra iniziativa benefica creata dal fulmine di Stevenage con l'appoggio di Mercedes che si propone di aiutare i giovani britannici a seguire la propria strada nei motori e promuovendo la diversità e l'incisività in questo sport, gli stessi obiettivi che sulla carta dimostra di avere anche la F1 con la campagna #WeRaceAsOne.