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Capire cos'è un vero successo

5 cose che abbiamo imparato nella quinta masterclass di The School of New Football

Capire cos'è un vero successo 5 cose che abbiamo imparato nella quinta masterclass di The School of New Football

Dopo aver parlato di benessere mentale, di pressione, di sconfitte e di rimonte, l'ultimo appuntamento della The School of New Football è stato incentrato sul successo e su tutte le sfumature che accompagnano una vittoria. Nella quinta masterclass, Ilaria Grande ha intervistato Marco Materazzi, Bianca Felicori e Federico Bertacchi (Sotto al 7) per raccontare gli incontri ravvicinati con successi sportivi di qualsiasi tipo, legati ad una singola partita o a traguardi storici. 

Spesso si sente dire che il successo va ben oltre il campo da gioco e coinvolge sfere emotive molto più ampie. Le forme che può assumere una vittoria sono quasi infinite e per questo motivo i nostri ospiti hanno ricordato che è di fondamentale importanza abbattere l'idea che ci si può godere il calcio solo quando si vince, perché il calcio è un luogo pieno di opportunità per essere felici, in ogni modo. 

Cos'è davvero un successo

"Credo che si può parlare di successo quando si fa del proprio sogno un lavoro. La gratificazione nell'inseguire quello che hai sempre desiderato è una delle parti essenziali del successo ed è forse la chiave per comprenderlo ed interiorizzarlo fino in fondo. Non conta quando il successo arriva - io ho iniziato a vincere quando stavo per smettere - ma l'importante è lavorare per arrivare quanto più vicino ad esso. Solo il lavoro e la passione ti fanno godere pienamente una vittoria".
Marco Materazzi


La bilancia tra insuccessi e successi

"Credo che i piccoli fallimenti siano parte del successo, non sono due concetti alternativi. Le sconfitte sono una parte del muro che si sta costruendo per arrivare in alto. Culturalmente noi italiani siamo educati male sotto questo punto di vista, demonizziamo il fallimento perché mossi da un orgoglio che ci domina. Ma le sconfitte vanno affrontate con tranquillità e devono essere la motivazione, la benzina per lavorare più duramente il giorno dopo. Questo lato oscuro si combatte solo eliminando l'orgoglio, perché è un ostacolo verso il successo".
Bianca Felicori


La vittoria come un processo

"L'allenamento mentale migliore per i giovani è disabituarsi a pensare che la vittoria è di tutti e la sconfitta è orfana. La sfrontatezza nell'affrontare gli insuccessi è l'arma che poi porta alla gioia e alla felicità. Il successo è un processo, non un punto d'arrivo e la felicità è centrale in questo percorso: se si lavora sempre in maniera felice, il successo sarà direttamente la beatitudine. E in questo processo, una volta raggiunta la cima, il segreto è guardare avanti e mai indietro".
Marco Materazzi

La chiave per il successo è la felicità

"Sembrerà quasi una cosa inversa, ma credo che l'errore che si tende a fare più spesso è pensare che la felicità sia lo scopo quando invece è la corsa al successo a renderci felici. La vittoria non è che la conseguenza di questo processo, perché è sempre il percorso che fa la differenza e mai solo l'arrivo. Per me felicità non è uguale al successo, ma è lo strumento che rende piacevole il processo che porta a grandi cose".
Federico Bertacchi

 

Il peso dei media nel successo e nelle sconfitte

"Io sono stato forse uno degli esempi più divisivi, uno che non ha mai avuto paura di dire la propria opinione anche a discapito mio in alcune situazioni. Ma, tanto nelle vittoria quanto nelle sconfitte, si deve far tesoro della critica costruttiva. Tutto ciò che non è costruttivo tende a demolirti e a farti del male, anche se spesso questo passa inosservato: "voi siete professionisti e dovete accettare tutto" ho sentito spesso, ma noi siamo pur sempre umani con un cuore, un cuore che come quello di tutti soffre. Bisogna avere spalle larghe e personalità per affrontare tutte le situazioni, sia quelle positive sia quelle negative".
Marco Materazzi

 

Le masterclass di The School of New Football sono terminate e vogliamo ringraziare Nike per l'incredibile opportunità e per il supporto, tutti coloro che hanno partecipato a questa full immersion di cinque giorni, i talent che hanno preso parte alle session, tutti gli ospiti che hanno arricchito questo nostro viaggio all'interno di un calcio che sta cambiando e che deve diventare un posto sicuro e aperto per tutti.