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La maglia dell'Inter ispirata all'arte di Caravaggio

Dopo Ettore Sottsass e il collettivo Memphis, è il momento del trend delle allegorie

La maglia dell'Inter ispirata all'arte di Caravaggio Dopo Ettore Sottsass e il collettivo Memphis, è il momento del trend delle allegorie

La storia estetica dell'Inter ha vissuto tappe importanti, poche però del valore della campagna abbonamenti della stagione 2018-19. L'opera realizzata da Juan Garrigosa riprende l'ultimo verso dell'Inferno della Divina Commedia di Dante Alighieri e in quel claim "A riveder le stelle" c'è tutta l'essenza di una trasformazione che ha portato l'Inter ad alti livelli. L'arte ritorna ancora una volta al centro della storia nerazzurra, con maglie che provano a portare la cultura glocal - mixando quella milanese, italiana ed internazionale - sulle maglie da calcio, con risultati alterni ma sempre coraggiosi ed audaci.

L'Inter non ha ancora ufficializzato le nuove maglie - molto probabilmente per via dell'indecisione sul nuovo sponsor di maglia - ma i leak che rimbalzano negli ultimi venti giorni sono sempre più reali. Ma aspettando i nuovi kit 2021-22 che con ogni probabilità richiameranno la pelle del Biscione simbolo del club, Nike ha lanciato con i Campioni d'Italia una maglia che dà qualche indizio in più sulla direzione artistica dei nerazzurri. La t-shirt, disponibile da qualche ora sul sito dell'Inter, prende ispirazione dalla prima storica pubblicità (diretta da Mario Guay) che ufficializzava il passaggio dell'Inter a Nike nel 1997. La maglia mostra un enorme Biscione nero e azzurro che mette in fuga le figure allegoriche degli storici avversari dell'Inter come la Roma (lupa), il Milan (diavoli), la Juventus (zebre), la Lazio (aquila), il Torino (toro) e il Cagliari (con quattro ciechi come vuole il simbolo dei quattro mori).

La campagna che ne derivò fu un omaggio all'arte italiana e soprattutto a Caravaggio, ripercorrendo il suo stile e il suo entusiasmante utilizzo delle figure allegoriche. È proprio l'allegoria, come ricorda Alberto Mariani nell'ultimo approfondimento di Bauscia Cafè, ad essere l'elemento centrale nella rinnovata e per certi versi estrema estetica dell'Inter. Da Ettore Sottsass a Caravaggio, da Juan Garrigosa a Dominique Gaucher (disegnatore del poster del 1999) per un'Inter che sta tracciando nuovi sentieri e nuove strade, rispettando l'autenticità della propria storia e come ricorda @rupertgraphic "cercando di colmare la gravissima carenza di cultura che c'è sulle maglie da calcio".