Vedi tutti

Le migliori e le peggiori maglie della Copa América 2021

10 squadre, 5 brand e un'estetica tutta latina

Le migliori e le peggiori maglie della Copa América 2021 10 squadre, 5 brand e un'estetica tutta latina

La Copa América numero 47 è iniziata qualche giorno fa in Brasile, con le quattro sedi (Brasilia, Goiânia, Cuiabá e Rio de Janeiro) pronte ad ospitare la massima competizione del continente americano. Sui migliori palcoscenici brasiliani ci saranno le dieci nazionale che sono arrivate alla fase finale del torneo sudamericano: il Brasile, l'Argentina, il Venezuela, la Colombia, l'Uruguay, il Perù, il Cile, l'Ecuador, la Bolivia e il Paraguay. Cinque, invece, gli stadi scelti per ospitare i match: allo Stadio Maracanã, allo Stadio nazionale Mané Garrincha, all'Arena Pantanal, allo Stadio Olimpico Nilton Santos e allo Stadio Olimpico Pedro Ludovico Teixeira si combatteranno le battaglie per decidere chi è la squadra più forte d'America.

Cinque sono anche i brand presenti nella competizione: marathon sarà il marchio più presente grazie alle sponsorizzazioni di Ecuador, Bolivia e Perù, seguono adidas (Argentina e Bolivia), Nike (Brasile e Cile) e PUMA (Uruguay e Paraguay) con due squadre, chiude la classifica con un'unica squadra il marchio italiano GIVOVA. Il Brasile è la nazionale campione in carica ma è solo la terza nel palmares generale con 9 titoli dietro ad Argentina (14) e Uruguay (15). Ma l'estetica di un torneo che si concentra tutto al sud del continente è sinonimo di capolavori e disastri, di grandi maglie e di kit che invece rasentano l'orrido. Dopo le migliori e le peggiori jersey di EURO 2020, proviamo a fare lo stesso anche con la Copa América.

 

Top 3: Brasile, Argentina e Cile

Non è sempre scontato trovare i Carioca e l'Albiceleste tra le migliori maglie di una competizione, ma stavolta Nike e adidas hanno regalato ai brasiliani e agli argentini due kit davvero speciali. Da un lato ci sono i campioni in carica che con la maglia home omaggiano la nazionale del 1970, quella che in Messico vinse i mondiali contro l'Italia di Mazzola, Rivera e Ferruccio Valcareggi. Soliti colori, solita sobrietà ma grande applicazione del concetto "less is more". Dall'altro c'è l'Argentina che inverte la rotta rispetto agli storici rivali, ringiovanendo la maglia con un design in stile camouflage che prende ispirazione dalle regioni argentine.

Ragionamento diverso, invece, per la maglia che si guadagna un posto tra le migliori tre. L'home kit de La Roja è una celebrazione della cultura e del simbolismo Mapuche, i nativi cileni che costituiscono la colonna culturale del Paese, con le ali di un'aquila e con motivi geometrici a blocchi nella parte centrale. La divisa è magnificamente completata da calzettoni che riprendono il design a blocchi in blu su sfondo bianco. Stesso discorso per la versione away, prevalentemente rossa con inseriti blu e bianchi soprattutto nelle fasce laterali. Un eccellente lavoro di cultura all'interno della maglia da calcio. La away non è stata ancora indossata dalla nazionale maschile, ma ha esordito nelle partite della nazionale femminile.

 

Flop 3: Venezuela, Colombia e Bolivia

Prima di scoprire cosa si nasconde dietro le maglie flop della Copa América 2021, vale la pena dire che i kit di Venezuela, Colombia e Bolivia non sono esteticamente da cestinare ma vista la storia, la tradizione e lo stile a cui hanno abituato i tifosi di tutto il mondo, era lecito aspettarsi qualcosa in più. Per la Colombia, ad esempio, adidas si limita allo stretto necessario risultando, però, in ritardo sui tempi: il principio "less is more" è sano e adatto quando la maglia racconta qualcosa, ma nel caso della nazionale di Muriel, Cuadrado e Zapata c'è davvero ben poco. Un template che sembra di un decennio fa per una squadra che ci ha abituati ad altro (basti pensare agli esempi Umbro degli anni '90).

Non fanno un'ottima riuscita neanche gli esperimenti di marathon con la Bolivia e di GIVOVA con il Venezuela. Le maglie sembrano appartenere ad un'era stilistica diversa da quella attuale, così come il racconto che si costruisce attorno ad uno degli asset più importanti per l'identità della squadra. Il marchio italiano sembra aver unito un template adidas al design "pitturato" dell'ultima serie di kit PUMA, creando un mix per la Vinotinto tutt'altro che eccellente.