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La strana storia delle nuove maglie della Macedonia del Nord

Dopo due giorni dalla release delle nuove maglie, la federazione ha cambiato la maglia per Euro 2020

La strana storia delle nuove maglie della Macedonia del Nord Dopo due giorni dalla release delle nuove maglie, la federazione ha cambiato la maglia per Euro 2020

La prima presenza della Macedonia del Nord ai prossimi europei è già storia e Goran Pandev, dopo il gol contro la Georgia che ha regalato la qualificazione alla fase finale di EURO 2020, è diventato ancor più leggenda di una nazionale che non ha mai partecipato ad un torneo così importante. Nel grande atlante degli sponsor del campionato europeo che prenderà il via l'11 giugno allo Stadio Olimpico di Roma, la Macedonia del Nord è targata Jako, un brand tedesco che dal 2014 è sponsor della nazionale allenata da Igor Angelovski. Dal 2016 la Macedonia del Nord - ribattezzata così nel 2019 dopo aver risolto le controversie politiche con la Grecia - utilizza gli stessi kit e per EURO 2020 ha deciso di rifarsi il look. Due giorni fa Jako ha lanciato i nuovi tre kit per la nazionale, con un design moderno che si ispira al nickname della nazionale: i Leoni Rossi. Ma le nuove maglie avranno una vita brevissima proprio per via del "rosso" scelto dal marchio tedesco. 

Dopo appena un giorno dalla release delle nuove maglie, i tifosi macedoni hanno protestato così a gran voce contro la Federazione per aver accettato maglie granata e non rosse come vuole la tradizione del Paese che il presidente Muamed Sejdini ha già comunicato di aver formalizzato la richiesta alla UEFA per ristabilire le divise del 2016.

Una storia che ha dell'incredibile ma che testimonia quanto i tifosi possono essere influenti nella scelta di una maglia o di un modello. Nel giro di 24 ore, la nazionale esordiente ad EURO 2020 è passata da avere kit tutt'altro che disprezzabili e con significati ben rappresentati a ristabilire l'ordine estetico che dal 2016 in poi ha caratterizzato la nazionale macedone. I kit 2021 erano stati realizzati da Rahila Iliev, designer della federazione che ha scelto la lince balcanica come parte fondamentale del pattern, da sempre uno dei simboli del Paese. Oltre ad essere un elemento decorativo, la lince era anche un modo per sensibilizzare il mondo sul pericolo critico che corre questa specie in via d'estinzione.