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Loris Benito e l'equilibrio tra calcio, social e moda

Il giocatore del Bordeaux ci ha raccontato in esclusiva il suo approccio al mondo lontano dal campo

Loris Benito e l'equilibrio tra calcio, social e moda Il giocatore del Bordeaux ci ha raccontato in esclusiva il suo approccio al mondo lontano dal campo
Courtesy of SUPERVISION OFFICE // Ph: Maona Micoud
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"Sono cresciuto a Zurigo, la città più internazionale della Svizzera e lì la moda è un insieme di influenze provenienti dalle capitali della moda europee, le stesse che generano lo stile understated del mio Paese" ci ha detto Loris Benito, giocatore dei Girondins de Bordeaux e della nazionale elvetica che affronterà l'Italia ai prossimi Europei. L'imprinting di Loris è diverso da quello che hanno avuto i giocatori della new wave, quei talenti che sui social mostrano il loro modo di intendere la moda. L'essere estraneo a determinate dinamiche il più delle volte aiuta ad essere senza veli e senza filtri, esattamente come la chiacchierata che abbiamo fatto con il terzino della Svizzera impegnato ora in Ligue 1 ma con esperienza anche in Portogallo.

Ci ha raccontato i suoi gusti in termini di moda, il suo essere social e i rischi che può correre un professionista sulle piattaforme digitali se gestite senza criterio. Ma anche della sua Svizzera -  stilisticamente e calcisticamente parlando - e del modo in cui sceglie i suoi outfit, puntando solo sulle sue preferenze e non sui trend che seguono tutti. 

 

L'immagine e la percezione di un calciatore fuori dal campo stanno aumentando di valore e la moda è uno degli strumenti più utilizzati per mostrare la propria personalità. Come definiresti il tuo stile?

Penso sia difficile scegliere e definire il mio stile in un unico modo. Mi piace cambiare in base all’occasione: se esco con gli amici ho uno stile, quando vado a ballare ne ho un un altro e quando vado ad un evento un altro ancora. Quello che metto di più in questo periodo è lo smart casual. Mi piace moltissimo anche indossare gli abiti, anche se in questo momento ci sono pochissime occasioni - a meno che non si voglia andare all’allenamento con quello. Mi piace variare lo stile in base all’occasione.

Courtesy of SUPERVISION OFFICE // Ph: Maona Micoud
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La stessa immagine passa anche attraverso i social media e il tuo feed è molto pulito. In che modo pensi che i social media possano influenzare la vita di un calciatore professionista?

Ho iniziato a curare la parte social non da tantissimo tempo fa. A me piace vestire bene ogni tutti i giorni, ma non ho avuto tante occasioni per mostrarlo o per fare una foto che potesse farlo vedere. Quindi mi sono detto: visto che mi piace, perché non metterlo anche sui social?! Come giustamente hai detto, i social sono diventati una piattaforma enorme e danno la possibilità di mostrare un po’ della tua personalità a livello fashion. Oggi praticamente tutti li usano, chi più e chi meno, ma penso anche a come i club guardano questo aspetto: anche quando un giocatore cambia squadra, la società guarda i suoi profili perché può diventare un asset importante anche sui social.

Ci sono ovviamente dei rischi, perché tutto ciò che metti su internet rimane su internet ed è impossibile eliminarlo completamente. Ma credo che un buon plan si riescano a mostra i valori che un giocatore ha nella vita fuori dal campo.

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Ora sei in un Paese che vive di moda e per la moda. Quali sono i tuoi brand preferiti e in base a cosa scegli gli item che hai nell’armadio?

Ho cambiato tanto negli ultimi anni, soprattutto da quando ho iniziato ad interessarmi alla moda. Ad un certo punto arrivi a casa e ti rendi conto che hai l’armadio troppo piccolo per comprare tutto ciò che ti piace. Oggi le scelte che faccio sono verso item più particolari. Ho quei key items che credo non debbano mai mancare (t-shirt bianche, nere e grigie) e che mi permettono di fare abbinamenti con capi più estrosi, che danno più nell’occhio. L’abbinamento tra basic e particolare mi piace molto.

Uno dei miei brand preferiti è da sempre Saint Laurent: mi piace tantissimo perché riesce a creare quel perfetto mix tra rock e casual che io adoro. Poi sono un gran fan di Ermenegildo Zegna, Loro Piana e Tom Ford. Ma più in generale non sono attratto solo da ciò che è costoso: spesso anche gli item di Zara sono perfetti per i miei outfit.

La Svizzera ha sempre avuto un'estetica non convenzionale. Qual è la parte della moda e dello stile del tuo Paese che ti piace di più?

È una domanda un po’ difficile, perché la Svizzera non è conosciuta come un Paese che ha uno stile particolare. Io penso che Zurigo - sono cresciuto non lontano da lì - è la città più internazionale e lì si trovano le influenze di capitali della moda come Londra, Milano e Parigi. A Zurigo si trova quel mix di fashion internazionale senza mai trovare uno stile tradizionale e tipico. Quello paradossalmente non si trova nelle città ma nelle campagne. Per descrivere lo stile fashion svizzero userei la parola "understated": è uno stile semplice, essenziale, quasi come fosse da business visto che l’economia è una parte importante in Svizzera. Per tutto il resto ci sono le community degli hipster e degli skater che raccolgono gli stili più internazionali.

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Nei prossimi Europei affronterai la Nazionale italiana nel Girone A e la tua Svizzera ha grandi talenti. Quali sono le tue aspettative?

Credo che per la Svizzera non è sempre normale qualificarsi per un torneo grande. Negli ultimi 10 anni è diventata la normalità e questo perché il gruppo è ottimo come hai detto tu, con tanti talenti, con molta qualità: ogni giocatore ormai gioca in campionati importanti, in grandi squadre. Questo, però, aumenta anche la pressione. Vuol di che non ci siamo qualificati solo per partecipare ma per passare il turno.

Il gruppo A ha l’Italia che è nettamente la favorita, c’è la Turchia che ha una tantissima qualità e si vede nei giocatori che stanno facendo bene nelle loro squadre, poi c’è il Galles che è ostico perché combatte senza sosta sostenuto da un popolo intero. Il nostro obiettivo è chiaramente quello di passare la prima fase.

 

 

Credits 
Photography Maona Micoud
Stylist SUPERVISION OFFICE
Words by Alessandro Pagano
Player/Model Loris Benito

Brand 
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Dualist
J.M. Weston 
Bluemarble
City boys FC
Helas
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