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Il dietro le quinte del rebranding dell'Inter

Mirko Borsche ci ha raccontato i dettagli del processo creativo del nuovo logo nerazzurro

Il dietro le quinte del rebranding dell'Inter Mirko Borsche ci ha raccontato i dettagli del processo creativo del nuovo logo nerazzurro

Il nuovo logo dell'Inter ha diviso la tifoseria, come da previsioni. Il "nuovo linguaggio" che il club nerazzurro ha lanciato è l'ultimo step - solo in ordine temporale - di un percorso di crescita che parte da lontano, proprio come la sua progettazione. Il rebranding è stato curato dallo studio di design Bureau Borsche, già autore di diversi rebranding nel mondo della moda come quello di Balenciaga e RINOWA. Lo studio di Monaco è uno dei più rinomati del settore e tra i brand che hanno collaborato con i designer di Bureau Borsche ci sono Supreme, Nike, Givenchy, COMME des GARÇONS,  Slam Jam, Études e Marcelo Burlon. Un team di 12 persone ha lavorato per un anno sotto la supervisione di Mirko Borsche, fondatore di BB, che ci ha raccontato i retroscena dell'intero processo creativo.

In passato, lo Studio Bureau Borsche è stato coinvolto in progetti di rebranding di marchi di moda come RIMOWA e Balenciaga. Quali sono le somiglianze e le differenze nella progettazione di un logo di moda rispetto a uno sportivo?

La ricezione del design di un marchio è soggettiva ed emotiva, sia che si tratti di una squadra di calcio, di un brand di moda o di un programma per l'opera. Ci siamo avvicinati a questo re-design con rispetto e ammirazione per tutto ciò che è l'Internazionale Milano. Fin dall'inizio abbiamo deciso di mantenere le caratteristiche visive storiche degli stemmi originali, rendendo contemporaneamente più semplici le forme. La maggior parte dei marchi e delle aziende contemporanee non ha una storia così ricca. Lavorare per una squadra di calcio con una storia così forte e fan così entusiasti è qualcosa di speciale e super stimolante! La maggior parte delle persone non è un grande fan del cambiamento, soprattutto quando si tratta di qualcosa che gli fa battere il cuore.

Qual è stato il primo passo dell'intero processo creativo?

Per ogni squadra di calcio lo stemma è il Santo Graal, adorato da milioni di fan in tutto il mondo. Quindi lavorare sul crest è stato il punto di partenza ma anche la parte più impegnativa del processo.

I loghi del calcio sono piuttosto tradizionali e difficili da ridisegnare a causa dell'heritage del club, dei tifosi e di molti altri motivi, ma c'è un percorso chiaro che è stato aperto dalla Juventus in Italia: cosa pensi che succederà nei prossimi 5-10 anni?

Per l'Inter, ma più in generale per il calcio europeo, ora è il momento di introdurre una nuova direzione. È tempo di affrontare le sfide del nostro mondo sempre più esigente, dentro e fuori dal campo e in tutto il mondo. Affinché una squadra di calcio vada oltre i cancelli degli stadi e le partite settimanali, deve presentarsi come un marchio globale. Non solo per essere presenti nella società e nel mondo dello sport ma per emergere nella più ampia sfera del consumo (di beni e contenuti), della comunicazione e diventare una vera e propria società di intrattenimento. 100 anni fa le squadre di calcio erano in grado di comunicare per soli 90+ minuti in campo, mentre ora deve farlo 24 ore su 24, 7 giorni su 7 sui social media. Il consumo di contenuti e i relativi requisiti di brand identity sono cambiati.

Dal punto di vista dei colori, il nuovo logo è passato dal pantone 2196 C ad un pantone 286 C, con un blu che è molto più vicino all'idea IKB di Yves Klein. Se dovessi misurare il peso specifico dell'impatto dei nuovi colori sul restyling generale dell'Inter, quale cifra sceglieresti?

I colori del club furono definiti da Giorgio Muggiani nel 1908, quando disegnò lo stemma originale la notte del 9 marzo. Ogni colore ha un determinato significato specifico. Da quando il club è stato fondato, l'Inter ha quasi sempre indossato le strisce nere e blu, guadagnandosi l'appellativo "nerazzurro". Negli ultimi 110 anni i colori dl'Inter sono cambiati solo nella loro gradazione. Abbiamo fatto lo stesso. L'azzurro è ora più intenso rispetto al precedente. La nuova saturazione porta un tocco moderno e digitale. Lo stesso vale per l'oro. Ora appare come un colore vibrante e potente, simile a quello usato nelle iconiche maglie degli anni '90.

L'Inter ha sempre mostrato una grande attenzione alla tradizione culturale della città e allo stesso tempo una grande spinta all'innovazione. Nell'ultimo anno un team di 12 persone è stata coinvolta nell'analisi dettagliata degli archivi del club, mettendo insieme più di 100 anni di storia. Quali elementi del nuovo logo rappresentano la tradizione e quali invece l'innovazione?

Tutto il processo di rebranding ruotava attorno al dualismo del club INTERNAZIONALE-MILANO. Il club è orgoglioso delle sue radici milanesi, ma anche della sua cultura internazionale e dei suoi tifosi in tutto il mondo. Questo orgoglio è esemplificato e amplificato nel nuovo stemma. INTERNAZIONALE "I" e MILANO "M" sono più importanti che mai. L' "I" rimane al centro del crest. Sebbene leggermente modificata, la "M" mantiene le sue estremità rialzate. La "M" simmetrica rimane dietro la "I". Anche le basi circolari degli anelli rimangono intatte. Nel complesso l'aspetto visivo del nuovo stemma richiama quello di prima. La relazione di spazio tra le lettere e lo spazio bianco in mezzo rimane quasi la stessa (circa il 90%).

Il logo è stato universalmente definito "digital friendly" per la sua tendenza a farsi notare maggiormente su un piccolo schermo. È qualcosa che definirà il design del logo nei prossimi anni?

Sicuramente. Le innovazioni tecniche hanno un grande impatto sulla società e sul consumo di contenuti. I requisiti di brand identity che accompagnano i media sono cambiati drasticamente. Allo stesso tempo, anche i limiti tecnici hanno un impatto: un buon esempio è il movimento quasi storico del design del "fax" friendly. Il design è un processo fluido come lo sono i cambiamenti nella società.

Un processo innovativo di cambiamento che ha visto la Juventus come capostipite del movimento e che vede l'Inter come secondo attore nella trasformazione totale da club sportivo a brand. Chi sarà la prossima squadra ad intraprendere questo percorso?