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La storia dell'ultima - incredibile - partita di Diego Armando Maradona con il Toronto Italia

COPA90 racconta l'esperienza mistica dell'ultima amichevole del Pibe de Oro

La storia dell'ultima - incredibile - partita di Diego Armando Maradona con il Toronto Italia COPA90 racconta l'esperienza mistica dell'ultima amichevole del Pibe de Oro

Era il 2 settembre 1996 quando Diego Armando Maradona giocò quella che per tutti è stata la sua ultima partita di calcio al Birchmount Stadium di Scarborough, un sobborgo di Toronto. Non la maglia del Boca, del Napoli, del Barça o del Newell's Old Boys, bensì quella del Toronto Italia, una squadra semi-professionista della Canadian National Soccer League (CNSL) formata per lo più da immigrati italiani per la quale giocava Raúl - per tutti Lalo - fratello minore del Pibe de Oro. 

Nei video recuperati, digitalizzati e pubblicati da COPA90 (con la regia di Adrijan Assoufi) c'è tutta l'eccitazione di chi sta per giocare un'amichevole con il miglior giocatore di tutti tempi in uno stadio sì gremito ma da appena 6.000 posti, ma su tutti spiccano le emozioni del presidente Pasquale Fioccola e di mister Peter Pinizzotto.

Su un campo che mostrava ancora le righe da football e non da soccer, Maradona ha dato la possibilità ad una comunità intera di vivere un vero sogno. Il risultato della partita (2-1 per Toronto Italia) conta poco, perché quello che resta nella leggenda è il gol vittoria firmato proprio da Diego direttamente da calcio d'angolo, facendosi spazio tra la folla per una lunga rincorsa. Non fu un semplice show, fu una partita vera e il ricordo Fioccola - che ha abbracciato Diego un centinaio di volte quella sera - e dei suoi avversari è la testimonianza di quanto traversale fosse l'icona Maradona. 

Quelle 6.000 persone - che dai video sembrano decisamente di più - hanno assistito agli ultimi palleggi di un giocatore che ha coinvolto le masse ovunque andasse, ovunque si esibisse. Le storia che ha raccontato COPA90 è una delle più incredibili di sempre, svelate da Pablo Iglesias Maurer di The Athletic.