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'Unseen journey', il documentario su Hector Bellerin

Che spiega le difficoltà di un calciatore alle prese con un grave infortunio

'Unseen journey', il documentario su Hector Bellerin Che spiega le difficoltà di un calciatore alle prese con un grave infortunio

Oggi è uscito Unseen Journey, il documentario sull'infortunio al crociato anteriore di Hector Bellerin, disponibile sui canali Facebook e YouTube del calciatore. Sarà diviso in nove episodi, tutti dalla durata comrpesa fra i 18 e i 23 minuti, e racconterà il percorso che il terzino spagnolo dell'Arsenal ha dovuto seguire fra riabilitazione e recupero sul campo, con testimonianze e interviste (fra gli altri) dei compagni di squadra dell'Arsenal Rob Holding e Kieran Tierney, poi di Jon Toral di Hull City e del chirurgo Ramon Cugat, che lo ha operato e ne ha seguito la convalescenza. Il primo episodio (Home to Repair) racconta dei giorni successivi all'infortunio di Bellerin, analizzando l'impatto emotivo della situazione la scelta del giocatore di volersi operare a Barcellona, sua città d'origine.

Il regista Charles Hoare e la sua troupe hanno seguito Bellerin per un periodo di 18 mesi, e il documentario offre agli spettatori una visione unica delle difficoltà mentali, fisiche ed emotive del giocatore, spiegando come sia complicato per gli atleti uscire da un evento così traumatizzante. Dettagliando estenuanti interventi medici, programmi di recupero e il suo ritorno in campo - tra cui filmati inediti del trionfo dell'Arsenal in FA Cup 2019/20 -, Unseen Journey si concentra molto sull'aspetto psicologico del giocatore, alle prese con un infortunio che ha minacciato la continuazione della sua carriera da calciatore. 

Sul documentario Hector Bellerin ha spiegato: "Unseen Journey mostra alcuni dei momenti più difficili della mia vita, sia fisicamente che mentalmente. Spero davvero che (il documentario, ndr) sia in grado di ispirare gli altri e dimostrare che con la giusta mentalità e i compagni di squadra intorno a te, tutto è possibile". Bellerin è fra i terzini più forti nel mondo ed è un professionista attento non solo alla sua professione, ma anche alle dinamiche della sostenibilità e della moda: degli interessi personali che lo hanno reso più di un semplice giocatore di calcio.