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E se Champion tornasse a firmare maglie da calcio?

Dopo la rinascita del brand americano, non è impensabile un ritorno sui campi da calcio

E se Champion tornasse a firmare maglie da calcio? Dopo la rinascita del brand americano, non è impensabile un ritorno sui campi da calcio

C'era una volta, negli anni Novanta, il Parma di Crespo, Ortega, Thuram e Buffon, contraddistinto anche dalla sua storica maglia a righe firmata Champion. Il brand americano, insieme a questa divisa gialloblu, ha creato un binomio impresso nella memoria collettiva come simbolo dell'estetica oversize. Tanto che anni dopo quell'epoca, le maglie del Parma rimangono ancora oggi un oggetto di culto per l'estetica del campionato italiano, e il logo di Champion con loro. L'ultima maglia da calcio prodotta da Champion risale al 2010: allora, il marchio firmava le divise della nazionale del Galles. Prima, Wigan Athletic, Sochaux e ovviamente il Parma avevano collaborato col brand a stelle e strisce, tra gli anni '90 e la prima decade del 2000.


Le maglie di Champion erano un gold standard nell’apparel calcistico, ma soprattutto avevano una versatilità stilistica anche fuori dal campo. Ne sono un chiaro esempio le maglie da basket o da football americano. Pensiamo a Manu Ginobili: fra le tante, c'è una foto storica dell'ex San Antonio Spurs che lo ritrae sul parquet dell’Unipol Arena a inizio 2000, in cui è impossibile non ricordare la maglia della Virtus Bologna sponsorizzata da Champion e con Kinder come main sponsor. Anche le divise della Nazionale Italiana di basket firmate da Champion sono fra le reliquie più preziose per gli appassionati di pallacanestro, per non parlare delle canotte NBA degli anni '90 - in cui, purtroppo, il logo di Champion era solo sull'etichetta interna della maglia.

Come è successo che Champion lasciasse i campi sportivi? 

La causa è riconducibile al ciclo vitale di una tendenza. Per tutti gli anni '90, Champion è stato un capostipite dell'abbigliamento streetwear. Era indossato dai rapper, gli atleti giocavano con divise firmate dal marchio americano, e i ragazzi, ovviamente, si ispiravano a loro in tutto, specie nei vestiti da mettere. Poi il trend è semplicemente scemato e, con l'inizio del nuovo millennio, Champion ha perso il suo appeal. I gusti degli influencer hanno virato verso uno stile diverso, meno sportivo; la concorrenza si è fatta agguerrita anche sul lato della performance apparel - la rivoluzione portata da Kappa nel 2000 con la KOMBAT jersey ha snellito i fit delle divise e Champion non ha saputo omologarsi - e di conseguenza, il marchio ha smesso di essere richiesto per le sponsorizzazioni sportive. Champion, fondato dai fratelli Feinbloom nel 1919, ha continuato a produrre i suoi articoli, ma l’hype per il brand era ridotto a zero. Finché la moda non ha compiuto un nuovo giro.

Nel 2017, Champion ha registrato una crescita nelle vendite del 33%, diventato 40% un anno dopo. Il motivo di questa crescita è da ricercare nel ritorno dei tagli oversize fra gli sportivi - stimolato dalla nostalgia per gli anni ‘90 -, in un sapiente uso dei social network, che in quasi cinque anni ha visto Champion raggiungere quota 5,6 milioni di follower su Instagram partendo da poco più di 200 mila. Ma soprattutto, l'esplosione dello streetwear ha portato marchi come Champion, FILA e Kappa sugli scaffali virtuali di Farfetch e SSENSE e nelle vetrine di Instagram. In questo senso, Champion è stata agevolato anche da brand come Vetements, che ha portato il marchio in passerella nel 2016, e Supreme, che ha collaborato con Champion diverse volte, introiettandolo anche nel mercato di nicchia. Rapper, designer e influencer hanno ricominciato a vestire Champion e le quotazioni del brand sono risalite. Inoltre, la grande presenza di capi vintage del marchio strizza l’occhio all’interesse della Generazione Z per via dell’economia circolare. Infatti, il look confortevole che il brand aveva negli anni ‘90 è replicabile oggi dai figli di coloro che vestivano Champion trent’anni fa, proprio riutilizzando gli abiti dei genitori. 

In un periodo di transizione come quello che stiamo vivendo adesso, con la maglia da calcio ormai diventata un capostipite dello streetwear e con i fit delle divise che tendono verso l'oversize di metà anni 2000, un ritorno di Champion a firmare maglie potrebbe introdurre un nuovo stile per le divise da calcio.