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Da dove viene Castore?

Un brand fondato nel 2016 con progetti ambiziosi da Andy Murray fino Premier League

Da dove viene Castore?  Un brand fondato nel 2016 con progetti ambiziosi da Andy Murray fino Premier League

La notizia che sta riempiendo i tabloid britannici è quella di un nuovo accordo tra il Newcastle e Castore, già sponsor tecnico dei Rangers di Glasgow. La nuova firma pone fine alla partnership ultra decennale tra i Magpies e PUMA, ma apre anche le porte ad una ventata di freschezza che serviva al club, alla città e alla Premier League.

La storia di Castore, brand di sportwear di Liverpool, inizia da un concetto forte: "Walls are there to be climbed over", i muri sono lì per essere scavalcati. Quando nel 2015 Tom e Phil Beahon decidono di dedicare anima e corpo al loro sogno, abbandonando giovani carriere tra i professionisti di cricket e calcio, mai si sarebbero aspettati 5 anni dopo di avere tra i propri clienti squadre storiche della Premier e della Premiership. I muri a cui fa riferimento Tom, il fratello maggiore, non sono stati ancora scavalcati, ma il progetto e la direzione che sta prendendo consente al brand di scorgere un nuovo orizzonte.

È una storia che in qualche modo ha anche a che fare con l'Italia. Quando un 22enne e un 25enne - ambiziosi e preparati - decidono di creare un brand sportivo, la prima cosa che fanno è acquistare un biglietto per l'Italia. Il primo muro è stato il know-how e quale miglior destinazione per apprendere come realizzare tessuti di qualità? Le visite alle fabbriche italiane, poi svizzere e portoghesi nei mesi successivi, assomigliano alle folli idee di ragazzi a capo di una start-up. Eppure quel viaggio nel 2015 ha cambiato la percezione di tutto. L'idea di creare un brand sportivo di lusso inizia a prender forma. "Siamo andati in tanti stabilimenti e in tante fabbriche senza sapere praticamente nulla in materia di produzione di abbigliamento, ma eravamo appassionati di ciò che volevamo creare e le persone lo hanno percepito subito" ammette Tom ad un'intervista rilasciata nel 2019 alla BBC.

Superato l'ostacolo del know-how, restava quello economico. Nel 2013, Phil Beahon è all'ultimo anno di legge alla Newcastle University e in un incontro organizzato dalla facoltà incontra Sir Richard Branson, miliardario imprenditore britannico, fondatore del gruppo Virgin, che è lì per una lezione sul supporto delle start up. In quello stesso anno lancerà il Virgin StartUp program, che tornerà utile nel 2016 ai fondatori di Castore per lanciare il primo store online. 

Le prime linee sono dedicate a diversi sport e tra questi c'è anche il tennis. Dopo un paio di anni di stabilità e numeri positivi, nel marzo 2019 arriva la svolta. Come si intuisce, la storia di Castore non è lineare e nemmeno questo turning point lo è. La strategia di un brand, specie quando si tratta di espansione sul mercato, è entrare in contatto con un atleta che garantisca visibilità e credibilità. Castore si è sempre professato come produttore di "highest quality sportswear" e questo ha attirato l'attenzione di personalità "secondarie" come allenatori e trainer come Matt Little, storico fitness coach di Andy Murray. L'ex numero 1 del tennis mondiale si innamora immediatamente degli outfit e della qualità di ciò che indossa il suo trainer e va in prima persona a bussare alla porta di Tom e Phil. Dopo un paio di meeting, Castore è diventato il fornitore ufficiale (alla modica cifra di 1 milione di sterline fino al 2027) del due volte campione di Wimbledon. Oltre ad essere ambassador e primo grande atleta a credere nel progetto Castore - creando una la linea dedicata "AMC" - Murray è diventato azionista del brand.

La firma di Murray e gli accordi con Rangers e Newcastle - con quest'ultimo che entrerà in vigore solo a partire dalla stagione 2021-22 - sono strumenti che consento al marchio di stimare i 12.5 milioni di sterline di ricavi alla fine dl 2019, con oltre 8 milioni che arrivano da un e-commerce che sta salendo di colpi rapidamente. Nonostante il progetto nasca nel 2016 sul web, poco più di due settimane fa è stato inaugurato il primo flagship store al 31 di King's Road, nel quartiere di Chelsea di Londra. Ma nella strategia dei fratelli Beahon, una delle chiavi di volta è rappresentata dai pop-up store: "Vogliamo che le persone credano nella storia di Castore. In un popup possono sentire il prodotto, toccare e provarne la qualità, parlare con il nostro team e saperne di più su chi siamo. I primi test sono stati molto positivi e hanno contributo tanto ad incrementare le vendite".

Se ciò non bastasse a testimoniare la qualità del percorso e del prodotto, il brand firmato un accordo con i magazzini di lusso Harrods, pronti ad ospitare uno spazio dedicato a Castore. Dalle giovanili del Manchester City alle esperienze tra i pro in Spagna per Tom, fino all'esperienza di Phil che ha toccato con mano la "religione" del cricket inglese, passando per le sere passate a fare ricerche di mercato sul campo per capire come entrare in mercati diversi - ad oggi il brand vend in oltre 50 Paesi del mondo. Quei muri non sono stati ancora scavalcati, ma la strada intrapresa è giusta anche se unconventional