Vedi tutti

Perché Matic non ha indossato il poppy contro l'Arsenal?

Cioè il papavero rosso in memoria dell'esercito britannico: c'entra la guerra nei Balcani

Perché Matic non ha indossato il poppy contro l'Arsenal? Cioè il papavero rosso in memoria dell'esercito britannico: c'entra la guerra nei Balcani

Domenica sera in Inghilterra si è parlato molto del perché Neijmana Matic, centrocampista del Manchester United, non abbia vestito nella gara con l'Arsenal il poppy, il papavero indossato dalle squadre di Premier League per celebrare la Royal British Legion. Nella sfida ai Gunners, Matic è stato l'unico giocatore in campo a non avere il poppy sulla propria maglia, mentre tutti i giocatori lo hanno indossato: perfino alcuni allenatori, come Mourinho, hanno indossato il poppy in questo fine settimana. Già anno scorso, in occasione della gara contro il Bournemouth, il giocatore non aveva mostrato il papavero sulla divisa, e in quell'occasione spiegò il perché di questa scelta. 

Su Instagram Matic ha spiegato che a causa di eventi del suo passato non sente di poter indossare un simbolo del genere: a 12 anni, in piena Guerra dei Balcani, Matic assistette ai bombardamenti in corso in Serbia e quel simbolo, per lui, è un ricordo delle sofferenze della guerra. Per questo, come spiega Matic, pur rispettando il poppy e chi lo indossa e nel pieno rispetto anche di coloro che hanno servito l'esercito britannico, il giocatore ha scelto di non presentarlo sulla sua divisa. Come ha specificato su Instagram:

"siamo tutti un prodotto della nostra stessa educazione e questa è una scelta personale". 

Matic negli scorsi anni - gioca in Premier League da 8 stagioni - si era già rifiutato di esibire il poppy. Qualche anno fa anche il centrocampista nordirlandese dello Stoke City James McLean aveva deciso di non esporlo, essendo nato a Derry, cittadina nordirlandese teatro del Bloody Sunday durante la guerra anglo-irlandese, in cui l'esercito inglese fece molte vittime. Il poppy viene indossato sulle maglie dai giocatori inglesi che prima della partita effettuano un minuto di silenzio in ricordo dei soldati caduti. Le maglie vengono poi vendute all'asta, il cui ricavato è devoluto in beneficienza