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L'atlante degli sponsor della prossima Serie A

Nike e adidas resistono ma regna il Made in Italy

L'atlante degli sponsor della prossima Serie A  Nike e adidas resistono ma regna il Made in Italy

Sabato 19, ore 18:00, stadio Franchi: con Fiorentina-Torino ricomincerà la Serie A, appena 47 giorni dopo la conclusione dello scorso torneo. Un campionato che riprenderà nuovamente con gli stadi vuoti, e quindi, con un'atmosfera a cui gli sportivi - in parte - si sono abituati: in televisione riecheggerà ancora l'eco dei portieri che sistemano la barriera e le indicazioni degli allenatori. Forse, fra ottobre e novembre, i tifosi potranno tornare a occupare parzialmente il proprio posto sugli spalti. Ma per ora, il paesaggio della Serie A non sarà molto diverso da quello scorso, così come il contesto degli sponsor tecnici di questa stagione. Infatti, non ci sono state particolari svolte nelle varie partnership - se non in un caso particolare.

Le big continuano i loro contratti della scorsa stagione - Milan con Puma, Juventus con adidas, Napoli con Kappa, Inter e Roma con Nike - mentre le novità più sensibili sono in provincia e, più in generale, nel ceto medio-alto del campionato di Serie A. C'è quella dello Spezia, per la prima volta in Serie A, così come il suo sponsor tecnico Acerbis. O per la prima, storica, volta di adidas a Cagliari. La partnership fra la squadra sarda e adidas è un un'ulteriore testimonianza della volontà societaria di costruire un brand forte, associando agli investimenti in campo anche un'impalcatura estetica di prima fascia. Dopo Cesena e il Brescia, per adidas un'altra avventura nella provincia italiana. 

Altre novità fra i prossimi completi di Serie A sono quelli di Fiorentina e Sampdoria. La squadra di Commisso, da quest'anno - fino al 2026 - sarà rifornita da Kappa, lasciando Le Coq Sportif; la Fiorentina dunque raggiungerà il Napoli, il Genoa e il Benevento. Anche la Sampdoria anno scorso vestiva il brand torinese, ma quest'anno, i blucerchiati saranno firmati Macron come anche Bologna, Udinese, Hellas Verona e Lazio. Il marchio emiliano si sta ritagliando uno spazio importante nel calcio professionistico: in Serie A conta cinque club, uno in meno rispetto all'anno scorso, a cui si aggiungono anche Reggiana, Reggina e Spal di Serie B. Non c'è un grande sperimentalismo nei pattern di Macron - per questo, molto spesso, vengono giudicati molto asettici e senza particolari forme di originalità - ma allo stesso tempo, negli ultimi otto anni ha vestito la Lazio, più altri club di livello internazionale quali Real Sociedad, Nizza, Sporting Lisbona, Club Brugge e Stella Rossa fra le altre. Una dimensione di rilievo per il brand che, da tre anni, risulta essere il più scelto dalle squadre in Serie A. Solo Kappa riesce a stare dietro alla scuderia del marchio bolognese con quattro società sponsorizzate. A differenza di altri tornei europei, però, in Italia c'è un grande utilizzo di sponsor tecnici nazionali. Negli altri quattro grandi campionati europei, nessun torneo ha lo stesso numero di squadre vestito da uno sponsor tecnico nazionale: solo la Germania, patria di Puma e adidas, ha otto club con partner sportivi tedeschi.

Il panorama italiano rimane molto simile a quello dell'ultimo campionato, considerando che diversi club - Genoa, Benevento, Torino e Atalanta - anno scorso avevano appena firmato i contratti con i rispettivi partner tecnici, e per quest'anno, non c'era esigenza di cambiare. Il Parma ha alimentato la continuità con il (local) brand Errea, lo stesso il Crotone, firmato Zeus dopo 15 anni dalla prima partnership con il marchio di Torre Annunziata. 

Come detto, le big non hanno cambiato il rapporto con i propri partner tecnici. Il Milan è uscito con dei pattern molto originali legati al rapporto fra il club e la città di Milano, ultima la terza maglia uscita due giorni fa. La Juventus - ancora con adidas - ha visto il ritorno delle strisce, accompagnate da un font color in oro; il Napoli ha dovuto salutare - per via delle nuove regole della Lega sull'inserimento degli sponsor sulla maglia - il riquadro dello storico main partner Lete, così da avere la scritta rosso su uno sfondo interamente azzurro, mentre sulle maniche sono stati messi dei bordi blu scuro.

Questo sarà, invece, l'ultimo anno di Nike nella Capitale. La Roma ha già annunciato l'interruzione anticipata con il partner americano e, tutt'ora, è caccia a quale sarà il prossimo sponsor della nuova squadra dell'americano Friedkin; ma intanto, le divise per questa nuova stagione sono un grande tributo di Nike alla storia del club. L'Inter, invece, continua il suo legame inossidabile con lo Swoosh tramite un set di maglie molto sperimentale, anche se è palese che nel cuore dei tifosi entrerà la terza, quella ispirata alla Coppa UEFA del '98