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L'architettura è di nuovo la fonte di ispirazione per le maglie da calcio

Una moda iniziata con Nike ed esplosa con PUMA

L'architettura è di nuovo la fonte di ispirazione per le maglie da calcio Una moda iniziata con Nike ed esplosa con PUMA

Anche in questa strana estate di gioco e non solo di mercato, di coppe e non di raduni, le release della maglie attraggono un pubblico sempre più ampio grazie alla contaminazioni di mondi solo apparentemente lontani dal calcio. I trend sono definiti e l'evoluzione delle football jersey sembra seguire un percorso molto lineare, con i 3 brand principali - Nike, adidas e PUMA - che si sfidano a colpi di design innovativi, pattern rivoluzionari e riferimenti culturali stravaganti.

Una delle tendenze più visibili dopo l'ondata di kit 2020/21 - alla quale mancano mostri sacri come Manchester United, Liverpool e Real Madrid - è quella relativa all'architettura e ai simboli che rendono diverse ed uniche le città. Le reference grafiche e le fonti di ispirazioni visive sono indispensabili per creare un kit che possa avere impatto sul merchandising e un risvolto positivo in termini di branding.

Per arrivare a comprendere fino in fondo come e perché l'architettura sta avendo un forte impatto sui kit della prossima stagione, bisogna tornare indietro di qualche anno. Nel 2017 Nike progetta le divise per la stagione 2018-19 e per la prima volta il motivo preponderante è l'urbanistica. Sulle terze maglie di Barcellona, Roma e Tottenham lo swoosh sceglie di omaggiare gli elementi urbanistici che caratterizzano le metropoli di riferimento come Avinguda Diagonal, l'area di Borough of Haringey e la mappa della Città Eterna. In quello stesso anno, il brand di Beaverton approccia con l'architettura e con i materiali iconici che la rendono universale: indimenticabile l'omaggio al marmo del Duomo di Milano sulla terza maglia dell'Inter.

Dopo aver cavalcato l'onda, Nike si concentra su altri concept e lascia spazio a PUMA che percorre il sentiero aperto dal marchio americano e lo trasforma in un motivo su cui puntare. Tutti i kit della stagione 2020-21 firmati PUMA Football, infatti, hanno un chiarissimo riferimento architettonico. Il Borussia Dortmund celebra la metropolitana "Westfalenhalle", punto di passaggio obbligatorio per i tifosi del Borussia che si dirigono al Signal Iduna Park. L'Olympique di Marsiglia omaggi l'opera straordinaria - la Cité Radieuse, la prima Unité d’Habitation - di Le Corbusier. Il Manchester City esporta in tutto il mondo l'arte dei mosaici che rende North Manchester uno dei punti artistici più importanti della città. Stessa idea vale per la maglia del Rennais, con il pattern dei mosaici di Odorico che domina. Lo Slavia Praga punta tutto su una doppia reference, con lo stemma araldico di Praga ed i segni zodiacali dell'Orologio Astronomico. Il Borussia Mönchengladbach festeggia i suoi 120 anni di storia con l'architettura della facciata della nuova sede. Il Lorient, invece, riprende gli elementi del porto, a differenza del Nancy che si ispira al pavimento di Piazza Stanislas. Il PSV, invece, declina l'architettura in maniera più velata, facendo rientrare il tema delle famose luci della città olandese nella campagna marketing "City of Lights".

L'ultimo esempio arrivato è quello del Milan, con una delle maglie più belle degli ultimi 10 anni. Il "bringing eternal architecture onto the pitch" che campeggia sui social al momento del lancio non richiede ulteriori spiegazioni. Il pattern richiama il design della pavimentazione della Galleria Vittorio Emanuele II di Milano, uno degli elementi più iconici del centro di Milano. L'ultima squadra che manca è il Valencia, ma anche in questo caso dai leak - che mai come quest'anno si sono rivelati fedeli ai kit poi presentati - si intravede un altro chiaro riferimento dedicato alla Llotja de la Seda.

Il trend architettonico di PUMA Football è iniziato con il lancio della terza maglia dell'Italia, ispirata al movimento rinascimentale. La "Rinascimento" declina un unconventional colore verde che all'inizio ha fatto discutere, ma che è stata apprezzata e venduta tantissimo.  Dalla relazione di attività 2019 redatta dalla FIFC, infatti si legge che "ha prodotto in termini commerciali dei risultati di alto livello, incidendo da sola per il 35% delle vendite delle maglie ufficiali delle Nazionale nell’anno solare 2019".