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Dress like Antonio Cassano

Gli outfit per cui verrà ricordato il talento di Bari Vecchia

Dress like Antonio Cassano Gli outfit per cui verrà ricordato il talento di Bari Vecchia

Antonio Cassano non è mai stato considerato un esempio di costanza e resilienza sul campo nonostante il suo immenso talento; può però vantare l'etimologia della parola ''cassanata'', termine che grossomodo indica un comportamento irriverente e sfacciato, stessi aggettivi che si potrebbero usare per definire il suo outfit il giorno della sua presentazione alla corte di Florentino Perez.

Antonio Cassano è comparso sulla cartina geografica del ''calcio che conta'' - e contemporaneamente sulla scouting list delle big d'Europa - la sera del 18 dicembre 1999, quando a 17 anni fece perdere la testa ai difensori dell'Inter segnando un gol che rimarrà per sempre nella memoria dei calciofili. Ma con un carattere così particolare ed una propensione al sacrificio così scarsa, l'unico aspetto della sua carriera che si può definire omogeneo è il suo modo di vestire, uno scenario talvolta raccapricciante che ha però segnato in maniera indelebile i trend di inizio anni 2000.

Talento di Bari Vecchia

All'inzio della propria carriera, ancora adolescente, il giovane di Bari Vecchia non aveva questo interesse a farsi notare se non per le proprie doti balistiche e le poche immagini di repertorio lo possono confermare: nessuna acconciatura particolare e nessuna giacca appariscente, ma un'estetica che richiama vagamente quella ultras, caratterizzata da piumini oversize anni '90 e colori sobri. Il gel non tarderà ad arrivare sui suoi capelli, ma sembra che in quel preciso momento storico preferisse mettersi in testa un accessorio: il casco.

Il calciatore

Nei cinque anni trascorsi nella capitale Fantantonio ha scoperto cosa voleva significare essere un calciatore professionista, cercando di recuperare in quei pochi anni tutti gli azzardi che aveva tenuto placati fino a quel momento. La sperimentazione è stata alla base dei suoi look ed i suoi outfit erano solo l'anticipo di quello che stava per succedere: si iniziano a vedere capelli con meches bionde, i primi brillanti en pendant con orologi vistosi, anelli sberluccicanti e catene d'oro che hanno ricominciato a vedersi solo sulle spalle dei trapper. E poi viene visto per la prima volta con l'item a cui rimarrà perennemente associato per tutta la vita: la pelliccia.

Galactico

In una recente intervista con Bobo Vieri, l'attenzione è stata focalizzata per l'ennesima volta su quel momento:''il giubbino che avevo addosso era di altissimo livello, costava tremila euro e solo io l'avevo. E ci credo, era un pellicciotto beige con tutta la pelle di non so quale animale, penso un daino''. Si sta ovviamente parlando della sua presentazione al Real Madrid, probabilmente unica vicissitudine per cui verrà ricordato il talento di Bari con la camiseta blanca. Era la stagione 2006/2007 ed i Galacticos avevano nella propria rosa dei veri e propri trend setter come David Beckham, Ronaldo, Raul ed un giovane Sergio Ramos. E Antonio ha voluto dimostrare di essere alla loro altezza, almeno fuori dal campo.

Cassanate

Il ritorno in Italia era stato annunciato come quello del figliol prodigo: tantissime aspettative, un campione in fuga che finalmente torna nel proprio paese con la speranza che avesse dimenticato in Spagna tutti gli eccessi per cui si era fatto conoscere. E invece no, in dieci anni trascorsi tra Sampdoria, Milan, Inter e Parma (e Verona) nessun lampo di genio ma le solite, recidive cassanate: calci alle bandierine, rapporti complicati con ogni suo presidente ed un outfit che ogni tanto tornava di moda, le mutande. Si perché oltre ai suoi marchi di fabbrica - vale a dire i brillanti ed i capelli stempiati ma insistentemente gellati - l'unico comun denominatore di questa lunga cavalcata agli insuccessi è stato il suo modo di festeggiare (o lamentarsi) durante le partite importanti, praticamente nudo.

Opinionista

Più si avvicinava il momento del ritiro, più aumentavano le sue apparizioni in TV. Un Antonio padre e marito si sente ormai obbligato a mantenere un look sobrio e, vivendo di glorie passate nonostante un palmares quasi spoglio, si sveste di tutti i ghingheri che l'hanno contraddistinto per prendere le parti dell'ex-eterna promessa saggia, in grado di dispensare consigli ai futuri astri nascenti sperando che almeno loro eviteranno tutte le sue ''cassanate''. Ed ecco quindi spuntare dei classicissimi denim scuri abbinati a polo o t-shirt in tinta unita, con la massima espressione di ''tamarraggine'' interpretata attraverso degli anelli o delle felpe monogram di Gucci. Ormai Fantantonio è maturo.