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Ma quindi Michael Jordan si veste bene o male?

His Airness a metà tra l'essere un'icona fashion e un esempio di cattivo gusto

Ma quindi Michael Jordan si veste bene o male? His Airness a metà tra l'essere un'icona fashion e un esempio di cattivo gusto

"The Last Dance" si è appena concluso e tutte le persone, appassionate o meno di pallacanestro, hanno notato che Michael Jordan non è stato solo il miglior giocatore di un'era, non è stato solo un uomo ossessionato dalla vittoria e dalla perfezione, ma è stato anche un'icona che ha influenzato quasi tutti i settori negli anni '90, soprattuto quello della moda. Essere un'icona fashion, però, non significa essere un modello da seguire in tutto e per tutto, anche perché MJ ha spesso lanciato trend e stili, ma altrettante volte ha commesso errori stilistici che hanno incrinato e non di poco la sua influenza sul mondo del fashion. Nella stessa misura in cui c'è chi lo ritiene il GOAT (Greatest Of All Time) in ambito cestistico e chi invece preferisce schierarsi con i vari LeBron James, Kobe Bryant et similia, lo stesso ragionamento viene traslato automaticamente lato fashion. La domanda è molto semplice: Michael Jordan si veste bene o male? Può essere considerato una vera icona della moda?

Le fazioni contrapposte sono chiare: c'è chi ritiene Jordan una vera icona della moda, una figura che ha cambiato il modo di concepire la fashion issue fuori dal campo; c'è chi ritiene, invece, che MJ si avvicini di più ad un'icona del cattivo gusto, più vicino al classico stereotipo di americano dai gusti stilistici piuttosto confusi e spesso inappropriati.


Icona della moda

Le tesi di chi ritiene che Jordan non abbia cambiato solo il basket ma anche la moda - a cavallo tra la fine degli anni '80 e l'intera decade degli anni '90 - sono molto interessanti. L'eleganza off-the-court non era una cosa che si vedeva così spesso alla fine degli anni Ottanta e vedere un giocatore arrivare all'arena in giacca e cravatta, con occhiali da sole e magari copricapi che nessuno aveva mai pensato di abbinare in quel modo la dice lunga sullo stile di "His Airness". I classici "oversized suit" rappresentano un must nella cultura americana degli anni Novanta, ma c'è una grande differenza in termini di moda dal modo in cui li indossava MJ e il resto del mondo.

Gli accessori di Jordan sono un'altra arma non indifferente di chi reputa Jordan un'icona fashion. Dagli occhiali da sole al basco, dagli orologi alle coloratissime cravatte, dalle bretelle alle cravatte firmate "Michael", sono tutti elementi che rendono il #23 un esempio da seguire anche quando si è lontani dal parquet. Per non parlare degli outfit che Jordan portava sul suo amato green e sulla passione per le giacche di pelle, tanto in gioventù quanto in età più avanzata. La sua influenza, dunque, ha portato migliaia di persone a trasferire il concetto di "Be like Mike" anche in una prospettiva fashion.

I cavalli di battaglia più importanti dello stile di Jordan sono l'abito con collo alla coreana e l'abbinamento grey suit (un grande classico di Jordan) e dolcevita nero, una novità per quei tempi. Se poi a tutto ciò abbiniamo due orecchini - neanche tanto piccoli - che spiccano su uno dei volti più fotogenici e telegenici della storia dello sport, il gioco è fatto. Peculiarità, dettagli, nuovi trend che esaltano la fazione di chi ritiene che Jordan sia tanto icona del basket quanto icona della moda.


Icona del cattivo gusto

Come ogni medaglia, c'è un lato che non va dimenticato. Non tutti considerano Michael Jordan un'icona di moda, ma anzi c'è chi ritiene che il 6 volte campione NBA non sia mai stato in grado di tramutare la sua grandezza in campo in altrettanta grandezza fuori dal campo. "The dark side of the fashion" di Jordan è molto spesso legato ad uno stile eccessivo, che va oltre l'oversized (sia giacche che pantaloni) e la scelta delle scarpe che non abbiano il suo logo impresso sopra.


Dalle giacche di pelle - che sembrano a tutti gli effetti essere uscite da Matrix dei fratelli Wachowski - a completi spesso improponibili, passando per messaggi subliminali neanche troppo velati e decisamente di cattivo gusto fino a look total jeans. Se da un lato, quindi, Jordan è autore di trend e nuovi stili, dall'altro ha dimostrato durante la sua carriera e successivamente di non essere al passo con i tempi, trasportando uno stile tipico degli anni 80-90 in un'era in cui stivali e pantaloni larghi non vengono più visti con gli stessi occhi di un tempo.


Gli abiti lucidi appartengono ad un Michael Jordan della seconda metà degli anni '90 e non sempre appassionano i fun. Anche se la componente lucida è stata per anni considerata chic, gli abbinamenti che Mike proponeva durante premiazioni e serate di gala risultavano spesso démodé. Altro cavallo di battaglia, stesso in negativo, di Jordan erano gli spezzati. Giacca chiara su pantalone scuro è una scelta audace e spesso paga ottimi dividendi; non nel caso di Michael, però, che ottiene il risultato quasi inverso.

Scegliere l'una o l'altra fazione non è così difficile, ma dipende naturalmente dai gusti stilistici di ogni singola persona. Non c'è una parte giusta e una parte sbagliata, non c'è uno stile in e uno stile out, c'è solo una leggenda che divide il mondo, anche quello della moda, in due metà esattamente uguali. È sempre una questione di gusti