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Gli outfit del primo digital draft

I migliori talenti NFL hanno mostrato il proprio stile anche da casa

Gli outfit del primo digital draft I migliori talenti NFL hanno mostrato il proprio stile anche da casa

La pandemia sta bloccando il mondo sportivo e tutto ciò che ruota attorno ad esso. L'unica cosa che non si può fermare è lo stile dei giocatori o neo-giocatori professionisti, come nel caso dei giovani giocatori di football che hanno ufficialmente un contratto NFL. Lo scorso 23 aprile, infatti, è andato in scena il Draft in versione "stay at home" e i nuovi pro hanno già dato prova di gran stile. Appuntamenti come il Draft - che sia NFL o NBA - assomigliano sempre di più a sfilate di moda, dove i talenti si mostrano al mondo con gli outfit più audaci e coraggiosi. Dagli abiti total-white di Lebron James nel 2003 e di Zion Williamson nel 2019 alla sobrietà di Cam Newton nel 2011, passando per le giacche a tema che ormai caratterizzano gli ultimi NBA Draft: eventi globali che fanno tendenza sportivamente e soprattutto stilisticamente.

La Generazione Z che sta per entrare nel mondo NFL non vuole essere da meno rispetto ai predecessori. Sul palcoscenico più luccicante del mondo (Las Vegas, NE) avrebbero sortito un effetto diverso, ma i completi scelti dalla classe 2020 del Draft sono tutt'altro che banali. Molti ormai si affidano a stilisti di prim'ordine per scegliere l'outfit giusto per una serata storica e anche in questo caso brand importanti hanno consigliato e in certi caso realizzato gli abiti che hanno indossato le pick. Joe Burrow, prima scelta assoluta dei Cincinnati Bengals, ha optato per una scelta classica, affidandosi ad una maglia Nike 90s personalizzata con "740", ovvero sia l'area code della sua Athens, OH.

Scelta diversa, invece, per Tua Tagovailoa, quarterback da Alabama, che segue il trend NBA e sfoggia una giacca Richards Bespoke al cui interno c'erano ricamate delle foto dei nonni. A casa Simmons, invece, si è deciso per un outfit condiviso: l'intera famiglia di Isaiah, ottava scelta assoluta degli Arizona Cardinals, vestiva una maglia KAWS. C'è chi, invece, ha deciso di non vestirsi: Henry Ruggs III, chiamato alla 12 dai Las Vegas Raiders, è apparso in diretta nazionale in un accappatoio per una collaborazione con Old Spice.

Chi è sembrato decisamente più pronto è Jeff Okudah, scelto alla 3 dai Detroit Lions. Il cornerback, infatti, ha indossato un abito Thom Browne, anche se non era l'outfit che aveva pianificato inizialmente con lo stilista. Okudah avrebbe dovuto indossare un abito che lo stilista aveva presentato alla Paris Fashion Week, ma la sua lavorazione è stata interrotta a casa del lockdown e il vestito è tuttora bloccato in atelier. Dopo l'ufficialità del "draft da casa" il giocatore ha optato per qualcosa di meno impegnativo e di più casual.