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The Hype French Generation: Valentin Rosier

Il difensore dello Sporting Lisbona racconta la sua passione per la moda a nss sports

The Hype French Generation: Valentin Rosier Il difensore dello Sporting Lisbona racconta la sua passione per la moda a nss sports

La ''new wave'' di calciatori contemporanei non si limita più a prestare il proprio volto per le campagne pubblicitarie o per qualche comparsata sui divanetti degli show televisivi, ma tende a voler costruire la propria immagine a seconda dei gusti personali, del proprio stile e della propria personalità, in modo da rendersi distinguibili uno dall'altro. 

Per fortuna - o per necessità - stiamo assistendo ad un periodo di svolta, dove giocatori come Hector BellerinDavid Alaba e Tom Davies stanno dando una prova della bidimensionalità dei calciatori moderni, che devono essere performanti in campo ma possono anche avere degli hobbies al di fuori del rettangolo verde. Si tratta di ragazzi che vogliono comunicare in maniera limpida la propria immagina, anche attraverso la loro più grande passione: la moda.

L'ondata francese segue questo trend, sfruttando un vantaggio dettato dal melting pot: si tratta infatti di un paese, la Francia, che più di tutti in Europa ha assorbito delle influenze tipicamente americane, dove il mix tra cultura, musica e moda sta alla base della propria quotidianità, rendendo l'approccio alla libertà d'espressione molto più facile rispetto ad altri contesti.

Sul filone dei giocatori trend-setter c'è anche Valentin Rosier, 23enne difensore francese dello Sporting Lisbona arrivato in Portogallo dopo tre anni al Dijon, a cui abbiamo fatto qualche domanda riguardo il suo rapporto con la sfera fashion.

''Penso che il mio look sia migliorato dai tempi di Digione, ma non è solo perché ora vivo a Lisbona. Sicuramente viaggiare porta una nuove ispirazioni e nuovi orizzonti da scoprire, ma il mio approccio alla moda è rimasto invariato. Sto trovando un nuovo interesse verso il mondo fashion e di conseguenza aumenta anche la mia passione per l'abbigliamento'' ci rivela quando gli facciamo notare un cambio di rotta negli ultimi anni, in cui Rosier è passato dall'essere un calciatore hypebeast ad avere un approccio molto più selettivo nei confronti degli items che indossa.

Nella sua carriera non ha avuto molto possibilità di confrontarsi sull'argomento con i suoi compagni di squadra: ''Non posso dire di poter parlare apertamente di moda con i miei compagni di squadra negli spogliatoi perché ridono di me (ride). L'unico con cui mi confronto a riguardo è Yannick Bolasie'', mentre per quanto riguarda il suo personale stile dice: ''Utilzzo per lo più uno stile classy-comfy con un pantalone che può essere di Stussy - vista la comodità - e una classica maglia bianca che penso sia essenziale. Dopo quello, scelgo il resto dell'outfit a seconda del tempo, ma mi piace indossare una giacca di Junya Watanabe. In generale non mi piace rischiare, l'item che ho fatto più fatica a portare è una maglia nera di Comme des Garçons con una rete, mi piaceva ma non ero così sicuro di indossarla (ride), ma alla fine mi son convinto e ne ho pure comprata una simile di Graig Green. Per quanto riguarda le scarpe sono super fan delle Air Jordan, in particolare della AJ1 e anche se vorrei mettere le mani sulle prossime Jordan di Dior so che sarà molto difficile''.

Difficile dargli torto, visto che gli items della prossima collaborazione tra Kim Jones e il team Jumpman saranno davvero inaccessibili. In più, se dovesse riuscire a concretizzare l'acquisto attirirebbe l'invidia dei suoi fans e followers, con cui ha un buon rapporto: ''E' difficile confrontare i tifosi del Digione con quelli dello Sporting, perchè i portoghesi hanno un background europeo molto più importante e anche l'aspettativa dei tifosi è diversa. E' per questo che tante volte ricevo commenti nei miei post, ma cerco di rispondere sempre con un sorriso. Essere un calciatore professionista non significa non poter avere altri interessi e che questi possano distrarmi dal dare sempre il 100% in campo''.