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La battaglia legale tra Nike e Kawhi Leonard

La controversia su "Klaw", il logo usato da Nike per le prime signature del giocatore dei Clippers

La battaglia legale tra Nike e Kawhi Leonard La controversia su Klaw, il logo usato da Nike per le prime signature del giocatore dei Clippers

*** AGGIORNAMENTO 23/4/2020 ***

Pare sia arrivata la fine di una lunga battaglia legale: da una parte la star dei Los Angeles Clippers Kawhi Leonard, dall'altra Nike, Inc. Al centro della causa la proprietà di "Klaw", il logo utilizzato da Nike la cui proprietà intellettuale è stata incerta fino a ieri. Leonard - con ogni probabilità sotto consiglio del nuovo sponsor New Balance - ha provato a rivendicare con ogni forza la proprietà del marchio ma si è visto respingere ancora una volta. Secondo Maxine Bernstein del The Oregonian, il giudice distrettuale Michael W. Mosman ha respinto l'ultima mossa dei legali di Leonard.

"Il logo che i designer Nike hanno contribuito a creare con Leonard rappresenta una parte di proprietà intellettuale considerata indipendente dallo schizzo originale che Kawhi la concepito originariamente e condiviso con Nike. Non è semplicemente un lavoro derivato dello schizzo stesso. Trovo che sia nuovo e significativamente diverso dal punto di vista del design"

Si è espresso in questi termini il giudice Mosman dopo un'ora di consultazione al telefono e dopo i diversi briefing che hanno preceduto questo giudizio. L'avvocato incaricato da Nike, Tamar Duvdevani, ha commentato la decisione del giudice affermando ancora una volta che la somiglianza tra le due immagini esiste, ma non sono uguali: "Semplicemente uno non è uguale all'altro. La paternità di un logo va oltre le semplici indicazioni e le semplici idee. Qui è chiaro che sono stati i designer Nike a mettere la penna sul foglio per avere qualcosa di tangibile".

 

 

***AGGIORNAMENTO 19/7/2019***: come prevedibile, ad un mese di distanza Nike ha replicato alle accuse del giocatore che ha appena firmato coi Los Angeles Clippers, presentando un contro-querela ai suoi danni depositato presso la Corte Distrettuale degli Stati Uniti. In sua difesa, il colosso americano ha affermato che Leonard ha sì condiviso uno schizzo del logo che ha realizzato al college, ma che dopo le nette modifiche apportate da un team di graphic designer il prodotto finito presenta differenze sostanziali, negando dunque qualsiasi illecito nei confronti del giocatore. Anzi, il brand statunitense, che ha anche allegato delle immagini a riguardo, ha addebitato a Leonard violazione del copyright, frode e violazione del contratto, chiedendo alla corte di impedire a Leonard di poter usare il logo.

Non ci sono soltanto le NBA Finals a tenere impegnato Kawhi Leonard: il numero 2 dei Toronto Raptors, infatti, dovrà risolvere un'altra battaglia, ma di tutt'altro genere. Leonard ha infatti fatto causa a Nike per via di un vecchio logo che l'azienda di Beaverton avrebbe fatto registrare senza il consenso dell'ideatore, proprio l'ex guardia dei San Antonio Spurs.

Ma facciamo un passo indietro per spiegare bene come sono andate le cose: nel 2011, appena draftato, Kahwi Leonard rivelò 'Klaw' o 'KL2', un logo raffigurante una mano composto dalle sue iniziali stilizzate e dal numero 2, nient'altro che uno schizzo che aveva già disegnato durante gli anni al college. Nel corso degli anni il logo è stato regolarmente utilizzato da Nike, sponsor tecnico di Leonard fino alla recente firma con New Balance, ma solamente grazie ad una concessione particolare riguardante il 'certain merchandise', ovvero una commercializzazione specifica che in taluni casi ha riguardato anche le collezioni Jordan, il brand che avrebbe 'ritoccato' il logo all'inizio del 2012.

In tempi recenti Leonard ha scoperto di non poter più sfruttare l'opera che egli stesso aveva ideato come logo da apporre su vestiti e scarpe da utilizzare ai camp ed alle opere di beneficenza che organizza solitamente, visto che Nike gli ha negato il consenso avendo registrato il marchio come proprio, violando il copyright.

La causa riguardante il logo 'conteso' del due volte NBA Defensive Player of the Year è giunta lo scorso lunedì presso la Corte distrettuale della California del Sud perché, come ha rivelato Marc Stein del New York Times, ci sarebbe stato un recente interessamento da parte dei Los Angeles Clippers, intenzionati ad acquisire i diritti del logo in modo da poter poi convincere, in un secondo momento, lo stesso Leonard a firmare per loro quando diventerà free-agent, alla fine della stagione.